La grande scienza. La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Gilberto Corbellini
La biomedicina e le sue basi epistemologiche
Dagli anni Settanta del Novecento la riflessione epistemologica sulla [...] un handicap residuo (Scriver 1984; Childs 1994). Alla base di questa definizione c'è la concezione popolazionistica dell'evoluzionismo neodarwiniano, che riconosce quale realtà ultima la variazione individuale, per cui il medico ha a che fare con ...
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SANITÀ
Alfons Labisch
Giorgio Cosmacini e Francesco Carnevale
Medicina e società
di Alfons Labisch
Medicina e società: delineazione della problematica
Nei confronti della medicina domina un atteggiamento [...] , il 1892, nel Partito Socialista dei Lavoratori Italiani. Si crea un'area ideologica composita fondata su evoluzionismo, positivismo, marxismo e spesso con ulteriori connotazioni date dall'appartenenza a una determinata corrente politica. È ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] diverso ruolo attribuito da Darwin alla casualità delle variazioni e all'azione della selezione, riduceva il senso dell'evoluzionismo all'introduzione del caso come motore dell'evoluzione biologica e lo contestava vivamente: "Questo è uno sproposito ...
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evoluzionismo
s. m. [der. di evoluzione]. – Dottrina filosofica e naturalistica sorta nel sec. 19° (e principalmente elaborata e difesa da H. Spencer e E. Haeckel), la quale, escludendo ogni intervento metafisico nel processo di formazione...
evoluzionista
s. m. e f. [der. di evoluzione] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’evoluzionismo, in senso filosofico e scientifico. 2. Nel linguaggio polit., chi tende a realizzare riforme attraverso la graduale evoluzione degli istituti.