Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] , poco frequentemente prima di Dante, col valore di quando. Etimologicamente deriva dal latino quomo(do) + et, con un’evoluzione che, non seguita dai dialetti meridionali (commo, comu) e settentrionali (com; co nel veneziano e friulano), si trova ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] del 1896 (sia pure in parte italianizzata) relativa all’area dei Castelli romani, trae elementi utili per l’evoluzione della forma linguistica e per la fonetica dialettale: Ciambelletta rispetto a Ciammelletta della tradizione orale, il Rosso per ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...]
Malagoli, Giuseppe (1905), Ortoepia e ortografia italiana moderna, Milano, Hoepli.
Maraschio, Nicoletta (1994), Grafia e ortografia: evoluzione e codificazione, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] uso delle scuole. Con nozioni di metrica, esercizi e suggerimenti didattici, 1918).
Maraschio, Nicoletta (1994), Grafia e ortografia: evoluzione e codificazione, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] ’ che, preposto al passato e al futuro, ne scambia i valori.
Nell’età post-biblica l’ebraico subisce un’evoluzione legata anche al fatto che rimane prevalentemente nell’uso liturgico, consolidandosi come lingua dotta. A partire dall’età moderna il ...
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Stato dell’Asia sudorientale. Posta al centro dell’Indocina, è limitata a O e a N dal Myanmar, a N e a E dal Laos, a SE dalla Cambogia; a S tocca la Malaysia peninsulare (Penisola di Malacca) sull’Istmo [...] tradizione, si ispirarono alle nuove esperienze sociali, presentando un vivace ritratto di una società in via di evoluzione e fortemente assimilatrice. Espressione significativa del rinnovamento letterario thai fu la nascita del romanzo, genere che ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] . 11° e 15° centri come Berat, Scutari, Argirocastro, Canina e i grandi castelli (Petrele) si trasformano, con l’evoluzione delle tecniche di fortificazione.
La tradizione pittorica cristiana prosegue anche dopo l’occupazione ottomana; nel sec. 16° è ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] laconicità delle quartine di J. Skácel, nell’ironico distacco e nel violento sarcasmo del fantasioso I. Wernisch. Anche l’evoluzione della prosa è segnata da interventi esterni, che bloccano scrittori come J. Fried, J. Šotola (1924-1989), il ...
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sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] contro esser lodato, populi contro del popolo). In generale, nelle lingue indoeuropee, almeno da quando possiamo seguirne l’evoluzione, si nota una tendenza al passaggio da fasi sintetiche a fasi sempre più accentuatamente analitiche, poco o niente ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] fra le singole varietà zingare non sono molto notevoli.
I dialetti zingari sono indubbiamente neo-ariani: rappresentano dunque un'evoluzione dell'indoario, uno dei grandi rami della famiglia indoeuropea (v. india, XIX, p. 52). L'origine indiana dei ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...