Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le scienze del cervello
Stefano Canali
Tra il 1836 e il 1844 Carlo Matteucci, che nel 1862 sarà il quarto ministro dell’Istruzione pubblica del Regno d’Italia, dimostrò la natura biologica delle correnti [...] le conosciamo.
Per quanto nel secolo e mezzo successivo non siano mancati risultati straordinari che hanno indirizzato l’evoluzione e l’articolazione dell’intero settore di studi, la ricerca italiana nel complesso non ha tuttavia saputo valorizzare ...
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Rilevamento e interpretazione dei biosegnali
Carlo Marchesi
Lo sviluppo della conoscenza della fisiopatologia del corpo umano, si fonda sull'analisi di segni, nel significato estensivo di quantità numeriche, [...] , tra gli altri, dal Medical record institute, che propone delle definizioni di cartella clinica, tenendo conto della sua evoluzione nell'arco degli anni, con particolare riferimento al livello di automazione articolato su una scala di 5 livelli (tab ...
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LUSSANA, Filippo
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 17 sett. 1820 a Cenate San Leone (oggi Cenate Sopra), presso Bergamo, da Felice e da Barbara Epis. Superati gli studi ginnasiali a Clusone e quelli liceali [...] in relazione alla loro attualità e all'apporto di nuove, rilevanti conoscenze che fornirono, e alla luce dell'evoluzione delle scienze mediche, oggi appaiono fondamentali i suoi contributi allo studio della pellagra e del sistema nervoso centrale.
L ...
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CALVI, Giovanni
Ugo Baldini
Nato a Cremona il 19 luglio 1721, parente da parte materna di Francesco Arisi, animatore della vita accademica cremonese, iniziò gli studi nella città natale, coltivando [...] , ma rivelando un interesse storico, che gli sarà poi sempre consueto, traccia le grandi linee dell'evoluzione della medicina pratica in Toscana, dandone una valutazione nettamente positiva.
Frattanto nella pratica ospedaliera egli compiva molte ...
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LTNP (Long-term non-progressor)
Guido Poli
(Long-term non-progressor)
Individui che presentano infezione da HIV ma sono lungo-sopravviventi. L’infezione da HIV tipicamente sfocia nella sindrome da immunodeficienza [...] ’1:2%. Sebbene esigui numericamente, gli individui LTNP rappresentano un importante modello naturale di controllo spontaneo dell’evoluzione della malattia. Le cause di questa relativamente fortunata condizione sono classificabili in tre categorie: (a ...
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MHC (Major histocompatibility complex)
Guido Poli
Insieme di proteine codificate da un’ampia regione del genoma dei Vertebrati (nell’uomo presente sul cromosoma 6 per 3,6 megabasi) essenziali per la [...] della vita sulla Terra e nel differenziamento delle diverse razze umane. Tale diversità ha suggerito un modello di ‘co-evoluzione’ dei Vertebrati (incluso l’uomo) con l’ambiente circostante e, in particolare, con la flora microbica; questa teoria è ...
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In anatomia umana, l’orifizio per cui lo stomaco comunica col duodeno; è caratterizzato dalla presenza di un anello muscolare (sfintere pilorico), e dalla disposizione a valvola della mucosa. Per la sua [...] mucosa antropilorica, con conseguente squilibrio sensitivo-motorio. Si manifesta sin dai primi giorni di vita e presenta evoluzione variabile nello stesso soggetto; è la causa del cosiddetto vomito abituale del lattante. La pilorostenosi può essere ...
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ZINCO (fr. zinc; sp. zinc; ted. Zink; ingl. zinc)
Paolo AGOSTINI
Livio CAMBI
Alberico BENEDICENTI
Leonardo MANFREDI
Elemento chimico di simbolo Zn; peso atomico 65,38; numero atomico 30.
Non sembra [...] suoi forni, ma già allora l'impiego della blenda è predominante, e da quell'epoca può datarsi l'inizio effettivo dell'evoluzione che ha condotto ai risultati che può vantare l'attuale metallurgia dello zinco.
Due ordini di problemi s'imposero: l'uno ...
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REUMATICHE, MALATTIE
Giuido DAGNINI
. Col nome di malattie reumatiche si designa un gruppo di affezioni morbose le quali presentano un sintoma comune, e cioè il fenomeno reuma o reumatismo. Il reuma [...] , o a trasformarsi in cicatrici fibrose. Oggi si sa inoltre che il nodulo di Aschoff è preceduto nella sua evoluzione da uno stadio cosiddetto dell'infiltrato precoce reumatico ("Frühinfiltrat") di Klinge), già presente nella seconda settimana di ...
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Neuropsicologo statunitense, nato a New York il 16 ottobre 1909. Ha conseguito la laurea in psicologia (1933) e il dottorato in psicologia clinica (1935) presso la Columbia University. Dopo un periodo [...] Da ricordare infine i numerosi contributi sulla storia dell'afasia, dell'aprassia, del pensiero spaziale e sulla evoluzione del concetto di dominanza emisferica.
B. ha esercitato grande influenza sulla neuropsicologia moderna con la pubblicazione di ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...