La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] di escludere (Molinelli 1998).
Fenomeni di grammaticalizzazione agiscono anche a livello interfrasale: un esempio è costituito dall’evoluzione dall’avverbio di coordinazione però, dal latino per hoc (Giacalone Ramat & Mauri 2008). Nell’italiano ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] apparentemente irregolare, per sincope vocalica e successiva assimilazione (pórre < ponĕre, condùrre < conducĕre). Tuttavia, l’evoluzione sopra descritta ammette eccezioni; nel passaggio dal latino classico al latino volgare e poi all’italiano ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] e stilistiche. Con la parziale eccezione del telegiornale (tra i contenitori televisivi, quello forse meno soggetto all’evoluzione linguistica, nonostante l’epocale passaggio dalla presenza dello speaker a quella del giornalista, quale lettore della ...
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I verbi modali (tradizionalmente detti verbi servili) sono quei verbi che fanno parte dell’ampia classe dei verbi ausiliari (➔ ausiliari, verbi) e che, collegandosi direttamente a un verbo all’infinito, [...] che caratterizza, a livello sintattico, i tre verbi può essere osservato, in diacronia, anche a livello morfologico. Nella loro evoluzione dal latino all’italiano, infatti, si può notare una tendenza dei verbi latini possum «potere» e volo «volere» a ...
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Nella vecchia nomenclatura delle parti della linguistica, ramo della scienza linguistica che studia i suoni, o fonemi, articolati dall’apparato di fonazione umano allo scopo di significare.
La f. si distingue [...] , del gruppo di sonora aspirata più sorda al gruppo di sonora più sonora aspirata; la legge di Darmesteter, per cui le vocali intertoniche originarie presentano, nel passaggio dal latino al francese, la stessa evoluzione delle vocali finali atone. ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a N con il Perù, a E con la Bolivia e l’Argentina; a S e a O è bagnato dall’Oceano Pacifico. Il territorio si allunga per 4200 km circa nel senso della latitudine [...] guidata dal democristiano P. Aylwin Azócar.
Costituito un governo di centrosinistra, Aylwin cercò di promuovere una graduale evoluzione in senso democratico, tentando di far fronte ai vincoli connessi con la continuità istituzionale, la permanenza di ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] plur. di Land) non arricchisce la flessione nominale dell’italiano del morfema plurale -er.
La storia dell’evoluzione del ➔ lessico italiano può essere letta come il risultato della progressiva sedimentazione e stratificazione di apporti dalle lingue ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] erano descrizioni motivate del significato: si veda, ad es., l’avverbio italiano fa nell’espressione due mesi fa; sapendo che deriva dall’evoluzione di or fa (voce del verbo fare) due mesi, nel senso di «sono passati due mesi da ora», se ne comprende ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] e i ➔ calchi (grattacielo dall’ingl. skyscraper, retroterra dal ted. Hinterland; ➔ forestierismi). Le opere lessicografiche seguono l’evoluzione del lessico di una lingua sia tramite gli aggiornamenti dei dizionari dell’uso con l’inclusione periodica ...
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CAMPUS, Giovanni
Massimo Pittau
Nacque a Osilo (prov. di Sassari) il 2 dic. 1875; fu professore di scuole medie in diverse località della Sardegna e in seguito professore di liceo a Torino. Qui pubblicò [...] soltanto in seguito nel centro della Sardegna (ed anche in Dalmazia, nel dialetto veglioto), con un processo fortuito di evoluzione fonetica, si sarebbe giunti a "ricostruire" la originaria condizione fonetica del latino.
Il C. combatté questa tesi e ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...