Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] dopo /n/ (plen); l’esito /ʧ/ > /z/ (grafia x) in contesto intervocalico in paxe < pacem, plaxe < placet; l’evoluzione /ʧ/ > /ʦ/ a inizio di parola (e più in generale in contesto non intervocalico) in ço < (ec)ce hoc; la conservazione ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] bassa di foggia moderna ‹,›» (Coluccia 2008: 89). Domenico Maria Manni (Lezioni di lingua toscana, 1737) farà dipendere l’evoluzione dell’aspetto grafico, da linea dritta a curva, dall’atto stesso dello scrivere: «dapprima della figura di una ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] cambiamenti vanno analizzati su tre assi: «uno è quello delle aree semantiche colpite, un altro è quello dell’evoluzione dei sostituti linguistici […] e infine il terzo è quello della forza repressiva dell’interdizione».
Le trasformazioni più vistose ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] .
I processi di spirantizzazione in Italia, sia in diacronia che in sincronia, sono numerosi. In diacronia, nell’evoluzione dal latino, /b/ intervocalica si è spirantizzata realizzandosi prima come fricativa [β], poi come [v]. Questo mutamento ...
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Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] Summae, della fine del 13° sec. e dei primi del 14°, proposero metodi che si scostavano dal tipo consueto.
L’evoluzione del sistema interpuntivo appare completa nel commentario (14° sec.) all’Ars di Giovanni di Bonandrea, dove i punti sono divisi in ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] è vero, allora i bambini italiani e inglesi dovrebbero conoscere la stessa proporzione di grammatica bersaglio in ogni fase della loro evoluzione (per esempio, 10% a 20 mesi, 30% a 24 mesi, e così via) e i bambini italiani dovrebbero controllare una ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] figli, p. 27)
come anche un futuro remoto:
(12) La sfida per il futuro è quella di continuare a seguire l’evoluzione del web: «Tra dieci anni internet sarà diverso da qualunque cosa possiamo immaginare» («La Repubblica» 21 maggio 2010)
Tuttavia, nel ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] ) con vari suffissi, specialmente -anus. Così un nome di luogo come Mariano o Marano (a seconda dell’evoluzione fonetica) ha all’origine Marius attraverso un praedium Marianum che designa la proprietà fondiaria assegnata a Marius. Formazioni di ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] ridotte a formule le strutture assolute col participio presente (il cui valore verbale si è progressivamente ridotto nell’evoluzione dell’italiano; ➔ participio):
(11) Stanti così le cose, non c’è paragone alcuno con gli obiettivi originali dell ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] ), forma ignota sia ai dialetti sinti (som / hom), sia ai dialetti ‘danubiani’ (sem / sim);
(c) hanno un’evoluzione simile, con differenze regionali, dovute all’influenza dei dialetti italiani: perdita delle declinazioni nominali, una particolare ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...