Non è facile trovare una collocazione precisa del linguaggio militare nell’ambito dei ➔ linguaggi settoriali. Meglio sarebbe parlare di un linguaggio settoriale composito poiché, come avviene anche per [...] come la lingua sia centrale per il funzionamento di un esercito, e che lo diventi sempre più con l’evoluzione delle tecniche militari, fino a diventare fondamentale negli eserciti moderni. Spesso nei trattati militari, ma persino nelle prefazioni dei ...
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FONOLOGIA NATURALE
Leonardo M. Savoia
(v. fonologia, App. IV, I, p. 837)
La questione della naturalezza in f. ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo dei modelli fonologici che sono correlati alla [...] struttura sillabica e metrica, i tipi di processi, più frequenti nelle lingue naturali, favoriti dai meccanismi dell'evoluzione nel tempo e acquisiti per primi dal bambino che sviluppa il linguaggio.
Per quanto i modelli strutturalisti presuppongano ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] dal libretto francese e del quale esistono due versioni alquanto diverse risalenti al 1867 e al 1884) testimoniano un’evoluzione ancora lontana dalla vera e propria rivoluzione che si consumerà con Otello e Falstaff e con l’abbandono dei pezzi ...
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Il termine graffiti si riferisce tanto a immagini quanto a parole, dato che fa riferimento piuttosto alla tecnica che sta alla base della realizzazione del risultato (si ‘graffia’ la parete o la pietra con uno strumento appuntito). Del resto, fin dall’antichità sono documentati graffiti ibridi, con sigle o parole a didascalia di un’immagine.
Sin dagli albori della civiltà l’uomo ha lasciato impronta ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] si parla di diverse culture, la tendenza è di disporle sull'asse diacronico in un continuo e lentissimo processo di evoluzione formale. Inoltre non si è alieni dal ritenere che le singole culture facciano capo a specifici centri d'irradiazione, siano ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] scientifico era stato compiuto già a partire dal Rinascimento, quando si cominciò a intuire la centralità del concetto di evoluzione storica nell'ambito dei volgari romanzi. In Italia, in particolare, grazie a personalità quali L. Valla e C. Tolomei ...
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VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] caso i Venetulani del Lazio si possono considerare una probabile propaggine di veneti). Si noti l'importante parallelismo latino-venetico nell'evoluzione delle consonanti sonore aspirate bh e dh che hanno dato all'iniziale f- e all'interno b e d; una ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] dire stupidaggini!
(2) praticamente sei un drago
(3) un filo invadente, diciamo
(4) l’occhio è per così dire l’evoluzione biologica di una lagrima
Caratteristica cruciale dei segnali discorsivi è la multifunzionalità, che si presenta in due forme.
(a ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] , né regolati dall'arbitrio individuale" (p. XXIII); sottolinea gradualità e regolarità (pur nella varietà) dell'evoluzione linguistica, in particolare dell'evoluzione dal "latino rustico" alle "lingue romane" (p. XXVII) e, di conseguenza, il primato ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] fondamentale svolto dallo ‛ud (liuto). Dopo il 10° sec. fu la scuola dei Sistematici a dare un decisivo apporto all’evoluzione musicale araba, anche attraverso una nuova teoria della scala. Con il 16° sec. l’arte musicale trovò spazio soprattutto in ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...