Pääbo, Svante. - Biologo svedese (n. Stoccolma 1955). Uno dei più importanti esperti di paleogenetica, di cui è considerato tra i fondatori, dirige il Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology [...] ominidi estinti, forniscono la base per esplorare ciò che ci rende umani e le sue scoperte sono utilizzate per comprendere meglio l'evoluzioneumana. Lo scienziato è riuscito a sequenziare il genoma del Neanderthal e di un ominide precedentemente ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] quello di p. dall’altro. Le due nozioni appaiono oggi sovrapposte, perché l’idea di ‘p. umana’ costituisce l’esito finale dell’evoluzione della nostra tradizione culturale, connesso in maniera diretta alle forme sociali e politiche dell’Occidente. M ...
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(XIV, p. 402; App. IV, i, p. 725)
La ricerca filosofica in ambito estetico presenta, nella seconda metà del Novecento, connotati vari e diversificati. Fenomenologia, ermeneutica e filosofia analitica ne [...] che estetico, di quei fenomeni stessi e cioè al rilievo di un loro possibile contributo all'evoluzione e alla maturazione della societas umana.
Infine, si deve qui far riferimento alla prospettiva estetica di E. Garroni (n. 1925). Tralasciando la ...
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(IX, p. 829)
I vari aspetti evolutivi nell'organizzazione del sistema nervoso sono stati ampiamente trattati nella Enciclopedia Italiana (XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. [...] c. molto più grande di quello di uno scimpanzé, ma non solo a quello (Bradshaw 1997; Corballis 1998). Nell'evoluzioneumana l'aumento dimensionale del c. è stato preceduto da una profonda riorganizzazione della struttura cerebrale primitiva avvenuta ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] a collezionare materiali etnografici (soprattutto armi) con l'intenzione di contribuire allo studio comparativo dell'evoluzioneumana (Cardarelli, Pulini 1986). Il materiale etnografico guadagnava in quegli anni un'attenzione talmente rilevante da ...
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NAVARRO BALDEWEG, Juan
Paola Gregory
Architetto spagnolo, nato a Santander l’11 giugno 1939. Fra gli architetti più originali del panorama contemporaneo spagnolo, conduce la propria attività parallelamente [...] Pompeu Fabra (1996-2008) a Barcellona, il Teatro del Canal (2000-08) a Madrid, il Centro nazionale di ricerca sull’evoluzioneumana, il Museo e il Palazzo dei congressi (2000-12) a Burgos, l’Istituto nazionale dei beni culturali (2003-09) ad ...
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Biologo americano vivente, nato a Waldo (Ohio) il 24 novembre 1863. Si laureò alla Johns Hopkins University nel 1891; è dottore honoris causa dell'università di Pennsylvania. Fu professore di biologia [...] germe. Più di recente il C. si è occupato di questioni generali riguardanti il meccanismo dei fenomeni ereditarî e dell'evoluzione, trattando più specialmente alcune questioni dell'evoluzioneumana, e portando nuovi argomenti contro il darwinismo. ...
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Località della Tanzania nord-orientale costituita da una grande forra di origine tettonica che intaglia antichi depositi lacustri. Profonda in alcuni tratti un centinaio di metri, si estende per circa [...] e piroclastici. Esse hanno fornito una successione di resti di scheletri e industrie litiche che documentano quasi 2 milioni di anni di evoluzioneumana. Il livello I (datato a 1,9-1,7 milioni di anni fa) ha fornito i resti di Paranthropus boisei e ...
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Antropologo, paleontologo e sacerdote italiano (n. Porretta Terme, Bologna, 1929). Formatosi nei Seminari bolognesi e ordinato sacerdote nel 1952, ha poi conseguito la laurea in Scienze Naturali e ha intrapreso [...] preistoria e nel mondo contemporaneo. F. è autore di circa quattrocento pubblicazioni, tra cui si ricordano Il cammino dell’evoluzioneumana (1985), Le origini dell’uomo e l’evoluzione culturale (2006). Nel 2011 ha curato l’edizione di Complessità ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] delle popolazioni è la base della scienza che studia l’evoluzione genetica e, soprattutto, la speciazione o la microevoluzione. La parte di essa che si occupa della popolazione umana si è rivolta alla formulazione di ipotesi ragionevoli riguardo alla ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...