ERWIN von Steinbach
V. Ascani
Architetto, capocantiere del duomo di Strasburgo per alcuni decenni, fino alla morte nel 1318.Perduta l'iscrizione - peraltro con buona probabilità apocrifa - su uno dei [...] 16°, oltre che nella problematica e perduta epigrafe di facciata, ed è stato perlopiù rigettato dalla critica del nostro secolo (Kunze, evoluzione. Si arrivò a un ridimensionamento persino eccessivo dell'attività di E., che ha però permesso di ...
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Vedi ORDONA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
ORDONA (v. vol. v, p. 725 ss.)
J. Mertens
Dall'anno 1962 il Centro Belga per la Ricerca Archeologica nell'Italia Centrale e Meridionale ha intrapreso scavi nel [...] daunio non sono senza importanza. L'interesse di O. come centro indigeno è stato confermato dagli scavi recenti.
1. L'abitato di questo secolo, ha restituito un numero imponente di tombe, i cui corredi funerarî permettono di seguire l'evoluzione ...
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FORTE, Luca
Matteo Lafranconi
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore attivo a Napoli nella prima metà del XVII secolo. Sulla base dei dipinti a lui ascritti il F. può essere considerato [...] in stretto contatto con Falcone, sono stati datati i due pendants del Museo della ceramica Duca di Martina, Natura morta con ciliege, decorative. Di tale evoluzione sarebbero esempio, oltre alla già citata opera del Ringling Museum di Sarasota, ...
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CHEIRONOMIA (χερονομία)
I. Jucker
Fonte principale per l'identificazione del significato sono le menzioni letterarie, di cui quella nell'Onomastikon di Polluce (2, 153) offre la definizione più esatta: [...] orchestra di Eschilo, sarebbe stato un danzatore così straordinario da riuscire con le mani a rendere le parole completamente chiare: ἄρκως ταῖς χερσὶ τὰ λεγόμενα δεικνύς. Ciò preannuncia già la successiva evoluzione della danza nel pantomimus romano ...
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BARTOLOMEO di Tommaso (B. da Foligno)
Federico Zeri
Nacque a Foligno alla fine del sec. XIV o agli inizi del XV, dato che l'8 dic. 1425 era già in età da testimoniare ad Ancona dove risiedeva con la [...] alla chiesa (questa è distrutta e il dipinto di B. è stato ipoteticamente identificato con quello raffigurante la Madonna col certamente le novità importate da Arcangelo di Cola. Tutta l'evoluzione successiva di B. resta così radicata in quella ...
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CARELLI, Raffaele
Oreste Ferrari
Quintogenito del pittore Gabriele Settimio Carella, nacque a Monopoli il 24 sett. 1795, e fu il primo, della famiglia ad avere veramente notevole statura artistica. [...] Achille).
Intorno al 1809 entrò nello studio di W. Huber (noto per essere stato il primo a introdurre a Napoli la pittura 1877 e 1880. A questo periodo risale anche una certa evoluzione del gusto del pittore, che non restò insensibile all'insegnamento ...
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CAMETTI, Bernardino
Robert Enggass
Figlio di Pietro, nacque intorno al 1669 a Roma, (Pio, Mariette, vedi anche Pericoli) da famiglia originaria di Gattinara in Piemonte, località famosa nel Seicento [...] influenza che ebbe sulla sua evoluzione artistica la scultura francese, e specialmente l'arte di P. E. Monnot e di Pierre Le Gros il fama del C. si era ormai diffusa in tutto lo Stato pontificio. Attorno al 1714 fu chiamato a Orvieto dalla Fabbrica ...
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BEAUNEVEU, André
L. Castelfranchi Vegas
Scultore, pittore e miniatore francese, attivo nella seconda metà del 14° secolo. La vastità e la varietà della sua attività artistica sono attestate da numerosi [...] carnoso e ben delineato, il franco realismo di B., mentre il panneggio rifletterebbe l'evoluzione del suo plasticismo verso esiti più pittorici , degli atteggiamenti, dei troni. Certamente, come è stato più volte notato, la prospettiva dei troni e dei ...
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MAGNANI, Luigi
Giorgio Pangaro
Nacque a Reggio nell'Emilia il 29 genn. 1906 da Giuseppe, imprenditore agricolo, titolare di una prospera industria casearia, ed Eugenia Rocca, di nobile famiglia ligure.
L'infanzia [...] autore". Per il M. le opere d'arte figurativa di cui si circondò sono state parte di un mondo che si è dispiegato in relazioni sincroniche e di Ivrea, Pavone Canavese 1990); Note sui disegni del Correggio, Parma 1934; L'evoluzione artistica di ...
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BONO, Pietro (Piero; Petrus Bonus)
Raoul Meloncelli
Ignota è l'origine di questa artista, che, nato nel 1417 da "mastro Batista et Margareta del fu Biagio, tedesco" (van der Straeten), fu celebrato ai [...] nipote Ludovico Manzone, dichiarava di essere stato "fidel servitor de la casa Gonzate" (Bertolotti) e aggiungeva di trovarsi presso il re e e costituisce forse l'origine della progressiva evoluzione della forma sonata (Haraszti).
Ricordato ancora da ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
soffitto di cristallo loc. s.le m. L’insieme di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone come un ostacolo insormontabile, ma all’apparenza invisibile, al conseguimento della parità dei diritti e alla concreta possibilità...