Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] sua individuata evoluzione, ciò in quanto pur nel piano universale di sviluppo rimane preponderante in lui l'interesse per il singolo popolo quale irripetibile unità organica. Una specie di continuazione delle Ideen sono i Briefe zur Beförderung ...
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Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] dell'evoluzione sociale del mondo occidentale, una sorta di teoria tecnologica della storia, sia la sua discutibile interpretazione della economisti, sociologi, giuristi e pubblici amministratori, specie nell'epoca del New Deal rooseveltiano.
Opere
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Fabio Garbari
Botanico italiano (Spalato 1911 - Roma 1970). Figlio di Giovanni Martinolich e Caterina Morin, trascorsa l'infanzia a Lussino (isola del Quarnero) nel 1925 entrò in seminario a Zara, dove [...] è stata riservata allo sviluppo e all’evoluzione del gametofito femminile delle spermatofite, sia gimnosperme che angiosperme. Tra le molte entità studiate da M. meritano citazione le specie Hyacinthus (=Brimeura) fastigiatus, Morisia monanthos ...
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Filosofo (Derby 1820 - Brighton 1903); prima ingegnere ferroviario, poi (1848) viceredattore dell'Economist, pubblicò nel 1850 la sua prima opera, la Social statics, cui seguirono varî saggi, alcuni pubblicati [...] continuità, esemplificata nella storia evolutiva dellaspecie. Di rilievo anche le sue teorie sulla società, sempre legate all'idea base dell'evoluzione trasposta all'ambito del sociale, in specie la distinzione tra società "militare", tipica ...
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principio dell’handicap Si tratta di un’ipotesi formulata per la prima volta dal biologo Amotz Zahavi per cercare di chiarire in quale modo il processo evolutivo intervenga nella selezione di comportamenti [...] ragione molte specie presentino tratti o comportamenti che sembrerebbero contrari alla teoria darwiniana di evoluzione del più adatto. L’handicap (ovvero un comportamento o una caratteristica fisica che tendono ad abbassare la fitness dell’individuo ...
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Romanziere e drammaturgo inglese (Kingston Hill, Surrey, 1867 - Londra 1933). Esordì con una raccolta di racconti, From the four winds (1897), pubblicata con lo pseudonimo John Sinjohn, di cui si servì [...] fatto storico dell'evoluzione psicologica dell'alta borghesia inglese dall'epoca vittoriana in poi. La critica della società, sistema carcerario, Loyalties (1922). Scrittore sempre sorvegliato, tese, specie nei romanzi, a cadere in un realismo un po' ...
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Naturalista inglese (Kingston, Canada, 1848 - Oxford 1894); si occupò di fisiologia del sistema nervoso e locomotore degli Echinodermi e dei Celenterati, riassumendo i risultati delle sue ricerche nel [...] on instinct, 1883). Si occupò anche dei problemi dell'evoluzione organica e formulò una teoria della "selezione fisiologica" (o dell'isolamento fisiologico) fra gruppi originatisi da un'unica specie e divenuti poi incapaci di dare ibridi fecondi, e ...
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Ingegnere francese (Objat, Corrèze, 1879 - Saint-Martin-Vésubie, Alpi Marittime, 1962), progettista e costruttore di importanti opere in cemento armato specie nel campo dei ponti; pioniere della tecnica [...] cemento armato precompresso e artefice principale della sua evoluzione, fino alle più recenti applicazioni. È l'ideatore del primo e tuttora più diffuso sistema di ancoraggio per i cavi metallici delle strutture precompresse ad armature scorrevoli ...
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Filosofo e scienziato (Northampton, Massachusetts, 1830 - Cambridge, Massachusetts, 1875). Dal 1863 al 1870 segretario dell'American academy of arts and sciences, insegnò occasionalmente psicologia e fisica [...] , particolarmente critica delle grandi sintesi speculative dell'epoca, in speciedell'evoluzionismo di Spencer dell'utilitarismo ai problemi della sopravvivenza biologica e sviluppando dal canto suo una teoria naturalistica dell'evoluzionedell ...
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Scrittore uruguaiano (Montevideo 1868 - ivi 1938), mise a profitto nelle sue opere di narratore le esperienze umane e sociali tratte dai viaggi e dai lunghi soggiorni in Europa, specie in Francia e in [...] cisne (1911), El terruño (1916), El gaucho florido (1932), romanzo gauchesco. Nella sua produzione si coglie un'evoluzione dall'estetica decadentista delle prime opere al realismo dei romanzi della maturità, in cui rivela una concezione pessimistica ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...