GORGONE (Γοργώ - Γοργών, tardo Γοργόνη; Gorgo - Gorgon, tardo Gorgona)
A. Giuliano
Mostro terrificante più volte descritto nelle fonti letterarie e figurative dell'antichità classica.
Esiodo (Theog., [...] 1), o una specie di capra selvatica (Alex. Myndius, apud Athen., v, 221, 3).
Omero descrive il solo capo della G. come immagine della Atena Parthènos di Fidia (v.).
Attraverso numerosissime copie e varianti è possibile seguire l'evoluzione ...
Leggi Tutto
L'Italia preromana. I siti etruschi: Bologna
Giovanna Bermond Montanari
Bologna
Città (etr. felzna; lat. Felsina, Bononia) sorta nella pianura delimitata dai fiumi Reno e Savena. Ebbe un notevole sviluppo [...] a nord e a est dell’abitato, segnandone i confini.
Una consistente evoluzione socio-economica avvenne col Villanoviano lontano da resti di fonderia, e dallo sviluppo del commercio specie con l’Etruria. Il deposito conteneva 14.838 manufatti di ...
Leggi Tutto
THIASOS (ϑίασος, thiăsua)
P. E. Arias
La parola è usata da Nonno (Dionys., xiv, 105 ss.) in senso mitico per indicare colui che guidò il corteo di satiri che accompagnarono la spedizione di Dioniso in [...] e licenzioso; nel IV sec. a. C., organizzato in base ad una specie di rituale che sta intorno alle nozze di Arianna col dio, si fa più 1942. Sul problema del th. marino e la storia della sua evoluzione figurativa: A. Rumpf, op. cit. in bibl. ...
Leggi Tutto
LETTISTERNIO (lectisternium)
S. de Marinis
Il termine l. (da lectum sternere) sta ad indicare, limitatamente all'uso sacrale, una particolare cerimonia propiziatoria, praticata nell'antica Roma, che [...] l., considerandolo l'evoluzione di cerimonie simili, come l'epulum Iovis (banchetto in onore della Triade Capitolina): a , Selene, Helios rappresentati a mezzo busto, seduti su una specie di letto. Resta perciò dubbia anche l'iconografia esatta del ...
Leggi Tutto
ROCOCÒ
L. Vlad Borrelli
Secondo una terminologia analogica, mirante ad istituire delle equipollenze fra fenomeni artistici e culturali in epoche diverse, tale termine fu riferito da W. Klein ad una [...] fase dell'ellenismo cronologicamente collocabile fra il III e il I sec. a. C. Ulteriore evoluzione del barocco il r. e caratterizzato da un linguaggio decorativo ed ornamentale e rappresenta quindi, per questo suo aspetto, una specie di manierismo (v ...
Leggi Tutto
SUBEITA
M. Avi-Yonah
Città antica nel Negev, 50 km circa a S di Bersabea. Centro di origine nabatea, S. raggiunse il massimo della sua evoluzione nel periodo bizantino.
In quel tempo era una città aperta, [...] muri delle case che sorgevano ai limiti della città formassero una specie di linea di protezione. Uno stabilimento termale all'esterno del centro abitato serviva come luogo di bivacco per le carovane di passaggio. Grazie al clima asciutto della zona ...
Leggi Tutto
evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...