DE AMICIS, Edmondo
Lucia Strappini
Nacque a Oneglia (Imperia Levante) il 21 ott. 1846 da Francesco, "banchiere regio dei sali" e Teresa Busseti. A Cuneo, dove la famiglia si era trasferita nel 1848, [...] la evoluzione storica del gioco, tratta della "psicologia sferistica", della " estetica dei gioco", e così via; Le tre capitali Torino-Firenze-Roma (Catania 1898); La carrozza di tutti (Milano 1899), "una specie ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] specie..., di indicar i mezzi per renderla [la nostra lingua] più ricca, più disinvolta, più vegeta, più atta a reggere in ogni maniera di soggetto e di stile al paragone delledelle teorie del C. sull'origine del linguaggio e sulla sua evoluzione, ...
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BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] che, specie nell'Inno, si avverte sotto la superficie dilettantesca dell'ornato formalistico.
Il rinvio dell'inserimento dell'arte), che si differenzia e necessariamente si qualifica nel corso dei tempi e di fronte ai diversi livelli dellaevoluzione ...
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CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] ed evoluzionedelle forme d'arte alle caratteristiche climatiche e ambientali delle varie, nazioni.
Le ore del giorno si presenta esteriormente come pariniano ma, assieme a ricordi arcadici, vi trovano spazio echi delle poetiche preromantiche, specie ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] dell'hegeliano A. C. De Meis, dove apprese le linee generali della teoria dellaevoluzione e morte dei generi artistici, e della 1969, cui, nonostante qualche incertezza e lacuna, si rimanda specie per le indicazioni degli scritti del C. dispersi in ...
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BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] nell'ambito dei dissensi del Comune (e insolitamente impegnata, specie se si tien conto del giudizio sempre equanime e cui notevole sviluppo economico avrebbe richiesto un'adeguata evoluzionedelle forme costituzionali nei confronti con la monarchia. ...
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CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] contraddittorio - sia pure nel senso di un'evoluzione - con la lezione dell'ultima e grande poesia italiana di Carducci e D in questo modo manifestato "la coscienza... di essere una specie di barbaro capitato sulle rive del Mediterraneo"; ma anche ...
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GIOVANNI Fiorentino (da Firenze)
Franco Pignatti
A un ser Giovanni è ascritta una raccolta di novelle, conservata adespota e anepigrafa dai manoscritti, e attribuita sulla base di un sonetto, forse apocrifo [...] oltre ad affinità con diversi fabliaux. Particolare attenzione ha ricevuto, specie dalla critica anglosassone, la novella IV, 1, che contiene la dell'autore nel 1376.
L'insieme di queste caratteristiche stilistiche consente di tracciare un'evoluzione ...
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BETTI, Ugo
Ferdinando Taviani
Nato a Camerino il 4 febbr. 1892 da Tullio, medico, e da Emilia Mannucci, trascorse l'infanzia e la giovinezza a Parma. Qui si laureò in legge nel 1914 con una tesi di [...] di dar vita ad un teatro di idee - "una specie di comizio" secondo quanto dichiarava in un'intervista del 1928 ".
Questo allargarsi dell'attività del B. ad ambiti ed esperienze più vasti dovette influire non poco a maturare l'evoluzione del suo teatro ...
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BENIVIENI, Girolamo
Cesare Vasoli
Da Paolo Benivieni nacque a Firenze il 6 febbr. 1453 (stile fiorentino 1452), fratello di Antonio e di Domenico, entrambi personaggi di notevole rilievo nella cultura [...] stretti rapporti di amicizia con il ramo cadetto dei Medici, e, in specie, con Giovanni detto il Popolano.
Alla sua morte, avvenuta tra il Pico Mirandulano, documento assai interessante della sua evoluzione spirituale.
Curata e compiuta questa ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...