Ramo delle scienze biologiche che si occupa dello studio e dell’identificazione delle relazioni tra esseri viventi e fossili e rappresenta tali relazioni in sistemi gerarchici che, a loro volta, ne costituiscono [...] descrizione, a diversi livelli evolutivi, dell’albero della vita che lega, a partire da risultati spesso il frutto di evoluzioni convergenti, vale a dire di 1970, come proteine e acidi nucleici di uomo e scimpanzé divergano in modo analogo a quanto ...
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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] la nuova scienza della sua prima fondamentale ipotesi di lavoro, la teoria dell'evoluzione, concepita intorno al anche all'uomo, probabile discendente, come egli precisò, dello scimpanzé. Piuttosto che l'ultimo erede della tradizione illuministica, ...
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Sigla di polymerase chain reaction («reazione a catena della polimerasi»), metodologia utilizzata per ottenere quantità che ammontano a μg di copie di segmenti specifici di DNA o di RNA, partendo da quantità [...] evolutivo. Nell’ambito dell’analisi filogenetica la PCR è inoltre applicata negli studi sull’evoluzione di popolazioni umane, in la costruzione di contigui. Gli RH sono cellule ibride uomo-roditore, ottenute in vitro dalla fusione di cellule umane ...
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La componente proteica dell’emoglobina. Tutti i geni funzionali delle g. hanno sia la stessa struttura generale, divisa in 3 esoni, sia sequenze nucleotidiche molto simili; è lecito pertanto ipotizzare [...] derivati da un singolo gene ancestrale che si è duplicato e poi modificato nel corso dell’evoluzione per formare emoglobine adatte alla diversa complessità degli organismi. Nell’uomo i geni globinici fanno parte di due clusters di geni chiamati α e β ...
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Scrittore e divulgatore scientifico statunitense (n. Cincinnati 1948). Collaboratore del periodico Outside, inviato di National Geographic e autore di saggi naturalistici che indagano aspetti quali la [...] .it. Spillover. L'evoluzionedelle pandemie, 2014). Nel testo - accurata ricostruzione della genesi e dell’andamento di pandemie quali ) propagatasi dagli animali, verosimilmente pipistrelli, all'uomo, come effettivamente verificatosi nel 2019 con la ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] , nel 1949, che un g. mutante, che provoca nell'uomo l'anemia falciforme, specifica una forma modificata di emoglobina. V. dei parassiti.
Prospettive. - L'evoluzione del concetto di g. è veramente un prodotto della scienza del 20° secolo. Dai ...
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Nel corso degli ultimi quindici anni le conoscenze sulla struttura e sulle funzioni della cellula, grazie agli sviluppi di nuove discipline quali la microscopia elettronica applicata ai materiali biologici [...] quale materiale di riserva per un'ulteriore evoluzionedella specie, mentre per altri rivestirebbe funzioni associate XX (femminile) e metà di tipo XO (maschile).
Anche nell'uomo sono stati descritti casi di mosaicismo, per es. per il cromosoma ...
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(IX, p. 666; App. II, i, p. 550; V, i, p. 546)
La fine del 20° sec. registra un netto progresso nella conoscenza dei meccanismi molecolari alla base delle più diverse funzioni delle cellule. La ricerca [...] processo che è rimasto fondamentalmente conservato, attraverso l'evoluzione, dai nematodi fino all'uomo. Il termine apoptosi, derivato dalla parola greca che indica distacco, caduta (in particolare delle foglie di un albero), viene spesso usato per ...
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Gli organismi pluricellulari hanno la necessità di specificare numero e caratteristiche funzionali delle singole cellule che li compongono, organizzarle in tessuti e organi, e orchestrarne la funzione. [...] proteine che nell'uomo è costituita da 10 membri), e a uno dei due corecettori LRP5 e LRP6, la degradazione della β catenina viene a revisione in tempi brevi: 1) nel corso dell'evoluzione duplicazioni e diversificazioni dei geni che codificano per i ...
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Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] delle anomalie cromosomiche delle cellule tumorali, nonché fornisce un'ipotesi suggestiva per i meccanismi implicati in numerosi casi di evoluzione veramente accurate con bande G, Q, R, C per l'uomo, il topo, il ratto, l'hamster cinese, la Drosophila, ...
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triggerare v. tr. 1. In numerosi àmbiti disciplinari e settoriali, innescare, attivare, far scattare; nella musica elettronica, rendere campionabile il suono di uno strumento. 2. Produrre, attivare (detto di una dinamica psicologica); come forma...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...