L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] ai fini di una presa di coscienza delle potenzialità di uno strumento peculiare dell’uomo (in ciò distinto dagli animali bruti), studio dello sviluppo storico, Celso Cittadini fu attento all’evoluzione del latino e per questo riesumò le età della ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] dell'uomo. Una delle componenti ricorrenti dell'azione dell'A. fu quella relativa all'essersi formato nell'alveo della tradizione dell ed anche dell'evoluzione che in questo senso cominciò a manifestarsi nella parte più avvertita dell'ambiente curiale ...
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Semiotica
Thomas A. Sebeok
Introduzione
Tutti gli esseri viventi, sia gli organismi interi sia le parti che li compongono, sono interrelati in un modo altamente organizzato. Quest'ordine, o organizzazione, [...] della semiotica, che studia i processi attraverso i quali essi vengono codificati, trasmessi, decodificati e interpretati.
La semiotica studia altresì l'evoluzione un discendente che ha le caratteristiche dell'uomo moderno, Homo sapiens (circa 100. ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] suggerisce che i prestiti – semanticamente legati alle necessità elementari dell’uomo – siano stati introdotti e diffusi per via orale ruolo dei media accanto a quello dei letterati nell’evoluzionedella lingua» (Morgana 1994: 706). In particolare, ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] quale le lingue sono «ministre affatto indifferenti dell’uomo» e il «cangiarsi» delle parole «dal natural’ordine […] e l .
Un buon punto di osservazione dell’evoluzionedella prosa è quello della scrittura autobiografica, che ha grande sviluppo ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] necessario e costante tra l’evoluzionedella mente umana e del linguaggio. Ne consegue il riconoscimento della naturalità delle lingue, nate non per caso, né per convenzione, ma come risposta ai bisogni espressivi dell’uomo e in rapporto alle ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...]
tiene ~ tenete
uomo ~ ometto
uovo ~ ovale
vuole ~ volontà
Come si evince anche dagli esempi, il fenomeno interessa sia la flessione che la derivazione ed è regolato dalla presenza o assenza dell’accento di parola.
Nell’evoluzionedell’italiano si ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] e ideologiche dell’opera, e di pari passo all’evoluzione riscontrabile nell’uso scrittorio dell’epistolario, e rimaneggiamenti, è testimoniata dalla sterminata trattatistica comportamentale dell’uomo di corte, in ogni suo possibile aspetto culturale, ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] non già quando è femminino; poiché si può tanto scrivere un uomo, quanto un diamante […], ma non già un stella […]: laonde Maraschio, Nicoletta (1994), Grafia e ortografia: evoluzione e codificazione, in Storia della lingua italiana, a cura di L. ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] delle aree semantiche colpite, un altro è quello dell’evoluzione dei sostituti linguistici […] e infine il terzo è quello della forza repressiva dell Poligrafico e Zecca dello Stato, 1995-, vol. 7º (La famiglia e le età dell’uomo. Carte 615-724 ...
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triggerare v. tr. 1. In numerosi àmbiti disciplinari e settoriali, innescare, attivare, far scattare; nella musica elettronica, rendere campionabile il suono di uno strumento. 2. Produrre, attivare (detto di una dinamica psicologica); come forma...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...