Naturalista (Londra 1827 - ivi 1900); professore di biologia a Londra e poi di filosofia della biologia all'univ. di Lovanio. Convertito al cattolicesimo nel 1844, sostenne un'interpretazione dell'evoluzione [...] che si concilia con l'ortodossia cattolica, ammettendo, per l'uomo, che il corpo è il risultato dell'evoluzione, mentre l'anima è creata direttamente da Dio. Eseguì molte ricerche anatomiche sui Mammiferi e sugli Uccelli, intese a fornire la base per ...
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SIMBIOSI (XXXI, p. 791)
Michele Sarà
Il fenomeno della s. è oggi generalmente definito come un'associazione costante, intima e di mutuo vantaggio fra specie diverse. Anche se vi sono biologi che v'includono [...] reciproco di due specie, il risultato di un'evoluzione progressiva dalle normali relazioni biocenotiche attraverso le condizioni mediante le uova. Anche i batteri della flora intestinale dell'uomo, che secernono fra l'altro vitamine del complesso B, ...
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Fecondazione assistita
Carlo Flamigni
La storia
L'era dei grandi progressi nel campo della biologia della riproduzione si è aperta negli anni Sessanta del 20° sec., con la messa a punto di metodi utili [...] giorni (con trasferimento di blastocisti). Nell'evoluzione dello sviluppo preembrionale la blastocisti è una struttura in altre avviene in modo intermittente. Che esista anche nell'uomo la possibilità di una riproduzione che si verifichi per lo ...
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IMMUNITA'
Gino Doria
. Medicina (XVIII, p. 893; App. II, 11, p. 8; III, 1, p. 844). - Durante gli ultimi vent'anni, l'immunologia ha molto beneficiato dell'esplosivo sviluppo della biologia molecolare, [...] di altre catene H della stessa classe e di altre classi nell'uomo e in altre specie ha rivelato l'esistenza di una parte 110 aminoacidi suggerisce che le Ig possono essere derivate dall'evoluzione di un gene ancestrale per una sequenza di 110 ...
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PSICOBIOLOGIA
Daniele Bovet
. Definizione. - Fra ìe scienze naturali la p. ha come oggetto lo studio delle strutture biologiche sulle quali riposano il comportamento animale e umano. Definita recentemente [...] . Con l'apparizione della coscienza pervengono al successo rappresentato dalla conoscenza che l'uomo è in grado di avere di sé stesso.
Stabilire l'unità dell'evoluzione psichica com'è stato fatto per quella morfologica è stata una delle maggiori ...
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NEUROENDOCRINOLOGIA
Eugenio E. Müller
Col termine n. si definiva tradizionalmente lo studio delle relazioni esistenti fra il sistema nervoso e il sistema endocrino. Questi due sistemi, agendo di concerto, [...] 'ipotesi di una comune, parallela evoluzione dei due principali sistemi regolatori, e GHRH 1-37 OH, e sono state identificate anche nell'ipotalamo umano. Nell'uomo le due forme a più elevato peso molecolare sono equiattive, la più piccola è meno ...
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SENESCENZA E SENILITÀ
Massimo Aloisi
Claudio Massenti
(XXXI, p. 378; App. II, II, p. 807)
Il fenomeno della senescenza riguarda chiaramente soltanto gli organismi viventi. Ogni altra accezione del [...] generale, non si può non riconoscere che tutto nell'universo ha un'evoluzione, tutto si trasforma e decade (ma forse anche si rinnova) nel modo peculiare agli organismi viventi, dai batteri fino all'uomo, anche se non per tutte le specie si manifesta ...
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NATURA, Conservazione della
Giuseppe Montalenti
Fino a pochi decenni orsono predominava nell'opinione corrente la concezione tradizionale dell'uomo che, signore della terra e di tutte le creature, può [...] alle singolari capacità di cui è dotato, che gli hanno consentito d'intraprendere l'evoluzione culturale, diversa e assai più rapida dell'evoluzione biologica, l'uomo è senza dubbio il più efficace modificatore degli equilibri naturali. E poiché egli ...
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Staminali, cellule
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Generalità, funzioni, definizione e proprietà
Le c. s. sono cellule altamente immature, capaci di autorinnovarsi e differenziarsi dando origine a uno o più tipi di cellule strutturalmente [...] marcatori sono comunemente usati per arricchire le HSC nel topo; nell'uomo vengono comunemente usati CD34, Thy-1, CD38 e c-kit, c. s. siano i meccanismi che modulano la finale evoluzione di tipo tumorale (Clarke, Fuller 2006). Da queste indagini ...
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Transgenico
Elisabetta Mattei
Si definiscono organismi transgenici quegli organismi in cui un gene estraneo è presente in tutte le cellule, inclusa la linea germinale, e può quindi essere trasmesso [...] specie all'altra che avvengono spontaneamente oppure tramite incroci effettuati dall'uomo. Il termine transgenico fu usato per la prima volta nel (knockout genico).
La transgenesi naturale e l'evoluzione
Lo spostamento di geni tra specie e specie, ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
triggerare v. tr. 1. In numerosi àmbiti disciplinari e settoriali, innescare, attivare, far scattare; nella musica elettronica, rendere campionabile il suono di uno strumento. 2. Produrre, attivare (detto di una dinamica psicologica); come forma...