adattamento animale
Roberto Argano
Il costante adeguarsi della vita ai cambiamenti dell'ambiente
Ogni singolo organismo, che sia un protozoo o un insetto, una medusa o un elefante, ha la capacità di [...] le proprie strutture e funzioni ‒ anche nell'uomo. Per esempio gli sportivi, specialmente i professionisti che adatti. Così, nel corso del tempo, l'intera specie evolverà (evoluzione) e risulterà costantemente idonea all'ambiente in cui vive, anche ...
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Faccia
Patrizia Vernole
La faccia (dal latino facies, "aspetto, forma") è la parte della testa dell'uomo situata inferiormente alla parte anteriore del cranio e denominata anche viso. Si trova in rapporto [...] alla bocca e della zona perioculare.
Durante l'evoluzione dagli Ominidi all'Homo sapiens, la faccia diventò più la faccia si è spostata all'indietro sotto la fronte, cosicché l'uomo moderno, in contrasto con le facce del gorilla e dello scimpanzé e, ...
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CARAZZI, Davide
Baccio Baccetti
Nacque a San Bonifacio (Verona) il 27 genn. 1858 da Bartolommeo e Giulia Grassi. Si laureò in scienze matematiche fisiche e naturali a Padova nel 1883. Fu dapprima professore [...] soluzioni ai più impellenti problemi pratici. Come uomo di scuola, vivendo in un periodo in del protoplasma e strutture cellulari,ibid., pp. 116-26; Il dogma dell'evoluzione. Discorso inaugurale per l'anno accad. 1919-1920, in Annuario d. R ...
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DNA, riparazione del
Nicoletta Landsberger
Charlotte Kiltrup-Nielsen
Insieme dei meccanismi che rimuovono le lesioni dal genoma. Il DNA è una molecola facilmente suscettibile di modificazioni chimiche; [...] ca. 100.000.000 miliardi al giorno per individuo). L’evoluzione ha però dotato le cellule di sistemi molto efficienti capaci di identificati in tutti gli organismi viventi, dai batteri all’uomo.
→ La cromatina e il controllo dell’espressione genica ...
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protezione ambientale
protezióne ambientale locuz. sost. f. – Il tema della p. a. è stato al centro di una profonda evoluzione in questi ultimi anni. Alla base dei nuovi orientamenti vi è un ripensamento [...] complessivo circa il ruolo della natura nella vita dell’uomo, con l’abbandono definitivo della concezione che la considerava come semplice risorsa a disposizione. Da questo passaggio decisivo è derivata la convinzione, particolarmente sentita presso ...
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microarray
Vetrini sui quali vengono deposti campioni di cDNA (DNA complementare) o sintetizzati oligonucleotidi disposti in file ordinate. I microarray (o chip a DNA, o biochip) permettono di studiare [...] genetica che si vuole esaminare, oppure oligonucleotidi complementari a tutte le mutazioni conosciute di un gene umano e osservare l’espressione di questo. (*)
→ Biologia dei sistemi; Evoluzione genetica dell’uomo; Farmacologia clinica; Oncologia ...
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divergenza interspecifica
Mauro Capocci
Processo evolutivo che tende a rendere due specie sempre più diverse rispetto a un determinato tratto. Il carattere che va incontro a divergenza evolutiva tra [...] divergenza. Per distinguere i due processi, possono essere molto utili informazioni evolutive aggiuntive, che permettano di valutare appieno se il risultato sia dovuto o no a spinte selettive verso un unico risultato.
→ Evoluzione genetica dell’uomo ...
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cambiamento eterocronico
Saverio Forestiero
Qualunque cambiamento evolutivo della regolazione temporale dello sviluppo di una specie animale o vegetale. Viene anche chiamato eterocronia. Il termine [...] lo sviluppo ha subito un rallentamento (neotenia) e si è protratto oltre l’età puberale (ipermorfosi). L’eterocronia di tipo neotenico che caratterizza la nostra specie rappresenta quindi un caso tipico di pedomorfosi.
→ Evoluzione genetica dell’uomo ...
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DNA mitocondriale
Franco Rollo
DNA costituito da una serie di molecole circolari a doppia elica. I due filamenti dell’elica differiscono nella composizione: il filamento cosiddetto pesante H è ricco [...] e codifica per 37 geni il cui ordine sequenziale è identico nell’uomo, nel topo, nel ratto e nel bovino. Vi sono 2 geni non per alcune mutazioni casuali.
→ DNA antico; Evoluzione del comportamento; Genetica. Analisi genetica della durata della ...
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fenotipo
Maurizio Chiurazzi
Insieme delle caratteristiche fisiche degli organismi viventi, ossia manifestazione esteriore di un organismo. Il termine fenotipo può essere usato sia per indicare la manifestazione [...] contributo del genotipo si può considerare, per es., che nell’uomo, in media, due individui differiscono fra di loro per tre differenze fenotipiche, per es., nel comportamento.
→ Evoluzione; Gene; Genetica. Screening genetico; Genetica medica; ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
triggerare v. tr. 1. In numerosi àmbiti disciplinari e settoriali, innescare, attivare, far scattare; nella musica elettronica, rendere campionabile il suono di uno strumento. 2. Produrre, attivare (detto di una dinamica psicologica); come forma...