PSICOMETRIA (XXVIII, p. 464; App. II, 11, p. 629)
Pio Scilligo
La p. affronta scientificamente il problema della misurazione delle variabili psicologiche e delle relative tecniche d'indagine. In questa [...] ricavare qualche informazione. Lo scaling è la tecnica per dare struttura alle osservazioni e individuarne le dimensioni. La teoria più evoluta per trasformare le osservazioni in dati è la teoria dei dati di Coombs (1964). Ottenuti i dati si procede ...
Leggi Tutto
Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] e dell’unità statale, e delle aspirazioni e le avvenute conquiste di una borghesia ormai economicamente evoluta e socialmente più allargata, da salvaguardare anzitutto contro i sovversivi, ma anche contro eventuali reazioni legittimiste ...
Leggi Tutto
INSULARE, Arte
J. Higgit
L'espressione arte i. in senso letterale è riferita all'arte della Britannia e dell'Irlanda nel corso dell'Alto Medioevo. Trattandosi di una definizione dal carattere sovranazionale, [...] simile a quella presente a Sutton Hoo, e potrebbe essere stata disegnata da un artista orafo anglosassone. Compare in forma evoluta in questo codice anche un altro motivo peculiare dell'arte i., ovvero l'iniziale espansa con terminazioni decorative e ...
Leggi Tutto
VITALIANO, santo
Umberto Longo
Secondo il biografo del Liber pontificalis, V. era originario di Segni e figlio di un certo Anastasio. Non si possiedono notizie che lo riguardino precedenti alla sua [...] dovuto risolvere la controversia dottrinale minante l'unità della Chiesa. La conferenza indetta dall'imperatore si sarebbe evoluta nel VI concilio ecumenico, nel cui corso venne solennemente condannato il monotelismo. L'importante concilio si svolse ...
Leggi Tutto
FIESCHI, Bonifacio
Thérèse Boespflug
Nato in data imprecisata nella prima metà del sec. XIII da Ugolino, apparteneva al ramo parmense della famiglia dei conti di Lavagna, meno conosciuto di quello genovese [...] , è attestata solo nell'ottobre 1289.
La situazione che il F. trovò al suo ritorno in Romagna si era molto evoluta: i rapporti tra gli ufficiali pontifici e i loro amministrati erano andati sempre più deteriorandosi sotto l'effetto del rinforzarsi ...
Leggi Tutto
Nacque da una famiglia di mercanti lucchesi intorno al 1240. Secondo un'affermazione di Guglielmo di Tocco fatta nel corso del processo di canonizzazione di s. Tommaso d'Aquino, il F. nel 1318 aveva ottantadue [...] il 1314.
Di testi propriamente filosofico-teologici è giunto sino a noi soltanto il cosiddetto Exaemeron, in cui è notevole l'evoluta psicologia. In quest'opera il F. si riferisce soprattutto ad Alberto Magno e a Tommaso d'Aquino.
Nei suoi scritti il ...
Leggi Tutto
Buddhismo
Heinz Bechert
Introduzione
Il termine 'buddhismo' sta a indicare sinteticamente tutte le forme di religiosità che si richiamano in qualche modo all'autorità di Gautama Buddha. Come il cristianesimo, [...] in Cambogia il Theravāda tradizionale è stato annientato dall'avvento dei Khmer rossi.Mentre nello Sri Lanka il Saṅgha si è evoluto in una specie di sacerdozio professionale, nel senso che di norma chi è stato ordinato monaco rimane tale per tutta la ...
Leggi Tutto
L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] , in quanto ad Antiochia, in Asia e altrove ormai la struttura di governo delle comunità cristiane si era evoluta in senso episcopale monarchico, in quanto supremo reggitore della comunità era il vescovo, assistito dal Collegio dei presbiteri ...
Leggi Tutto
Cattolicesimo
Luigi Sartori
sommario: 1. Ecumenismo: sfida per una nuova cattolicità: a) cammino comune con le altre confessioni; b) dentro la storia generale; c) assunzione della prospettiva escatologica. [...] riflessioni svolte soltanto nei circoli della cosiddetta teologia accademica, per rispondere solo alle domande della soggettività borghese ed evoluta; la provocazione si fa sentire anche lontano, dentro i luoghi del confronto con ciò che appena nasce ...
Leggi Tutto
Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] al di fuori dell'ordine morale, ossia a una stregoneria esterna.
Mito, rito ed escatologia
La religione, sia essa 'primitiva' o 'evoluta', naturalmente non si propone solo di spiegare la sofferenza e di offrire rimedi al male. Essa cerca anche di ...
Leggi Tutto
evoluta
s. f. [femm. sostantivato del part. pass. di evolvere]. – In geometria, la curva luogo geometrico dei centri di curvatura di una curva piana data, a sua volta detta evolvente (o sviluppante) dell’evoluta. In marina, e. metacentrica...
-evole
-évole [lat. -ĭbĭlis]. – Suffisso derivativo di aggettivi che hanno per lo più senso attivo, benché non manchino esempî di senso passivo, ed esprimono l’attitudine, la capacità, la possibilità o la necessità di quanto predicato dal...