UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] nell'attuale depressione egiziana di Fayum, i generi Propliopithecus e Aegyptopithecus (fig. 2) lasciano apprezzare una dentizione di formula evoluta e di carattere ominoideo (2.1.2.3), accanto a uno sviluppo ponderale variabile di 4-6 kg, dimorfismo ...
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Movimento
Rosadele Cicchetti
Mariapaola Lanti
Marco Bussagli
Per movimento s'intende l'atto e l'effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un'altra, da un luogo a un [...] oppure l'emù, potrebbe dare sostegno alla seconda. Quale sia stato il modo in cui il movimento mediante volo si è evoluto, è certo che le strutture anatomiche degli Uccelli hanno subito eccezionali modificazioni; si può dire anzi che sia la loro ...
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VERTEBRATI (XXXV, p. 204)
Pasquale Pasquini
L'origine dei Vertebrati. - Uno dei maggiori e più intricati problemi dell'anatomia comparata (v. morfologia, XXIII, p. 823) è quello della filogenesi dei [...] , la ricerca, cioè, del capostipite comune di tutti i Cordati dei quali i Vertebrati, rappresentano il sottotipo più evoluto.
Il fatto che i Vertebrati hanno in comune con molti Invertebrati alcuni fondamentali caratteri, come la segmentalità del ...
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Sistemi riproduttivi
John D. Reynolds
(School of Biological Sciences, University of East Anglia Norwich, Gran Bretagna)
I sistemi riproduttivi sono caratterizzati dai comportamenti riguardanti le relazioni [...] di essere alimentata da entrambi i genitori ed effettivamente è stato dimostrato che legami di coppia non monogami negli uccelli si sono evoluti più spesso in quelle specie in cui i giovani sono in grado di nutrirsi da soli, come i tetraonidi e gran ...
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chiocciole e cipree
Marco Oliverio
Molluschi dalle artistiche case
Chiocciole e cipree appartengono ai Gasteropodi, il gruppo più numeroso dei Molluschi, con decine di migliaia di specie che vivono [...] in cosa consista tale adattabilità e modificabilità: la cavità del loro mantello, per esempio, ha perso le branchie e si è evoluta in un sacco quasi completamente chiuso, in cui viene fatta circolare aria e non acqua da cui estrarre l'ossigeno, come ...
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Nome comune degli Insetti Imenotteri Apocriti Aculeati Vespoidei appartenenti alla famiglia Formicidi. Conducono vita sociale, con un complesso differenziamento in caste ( eusocialità).
Anatomia e morfologia
Gli [...] complessi (cladi) dei: Formicomorfi, Mirmeciomorfi, Dorilomorfi, Leptanillomorfi, Poneromorfi e Mirmicomorfi. La famiglia si è evoluta nel Cretacico, da vespe non sociali (Tifidi). La sottofamiglia Sphecomyrmecinae, estinta, rappresenta l’anello di ...
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Clima e ambiente nel Quaternario
Antonio Longinelli
Mauro Cremaschi
Lanfredo Castelletti
Lucia Caloi - Maria Rita Palombo - Antonio Tagliacozzo
Lo studio dei paleoclimi
di Antonio Longinelli
In questo [...] è molto ricca di specie, ma presenta elementi innovativi tra i Roditori, quali Pliomys lenki e una forma evoluta di Microtus (Allophaiomys). Perdurarono forme ad affinità villafranchiana, tra le quali Carnivori, rinoceronti e cervi. In Europa sono ...
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Etologia
Patrick P. G. Bateson
sommario: 1. Introduzione. 2. Relazioni tra etologia e sociobiologia. 3. L'organizzazione del comportamento. 4. Le origini del comportamento adattativo. 5. Conclusioni. □ [...] ; 4) l'evoluzione del comportamento, relativa alla storia ancestrale e ai modi in cui un modulo comportamentale si è evoluto. Queste quattro aree di ricerca sono distinte. Le prime due si occupano di meccanismi e sollevano interrogativi sul ‛come ...
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Evoluzione della socialità
Stefano Turillazzi
Mary Jane West-Eberhard
Gli Insetti sociali hanno un'importanza rilevante negli studi etologici e in quelli sull'evoluzione del comportamento sociale. [...] : difesa, raccolta del nutrimento, cura delle larve, ecc. Invece tra le vespe e le api troviamo, accanto a specie estremamente evolute dal punto di vista sociale, altre che soddisfano i tre criteri di eusocialità solo in alcune fasi del loro ciclo ...
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Denti
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
I denti sono strutture mineralizzate del cavo orale, dotate di funzioni di presa e riduzione meccanica del cibo (v. vol. 1°, II, cap. 4: Testa, Cavità orale). [...] vi è una linea di separazione tra il tessuto del dente e l'osso; nella dentatura tecodonte, che rappresenta la forma più evoluta di impianto, il dente è contenuto all'interno di un alveolo, separato dall'osso di sostegno. In alcuni Mammiferi i denti ...
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evoluta
s. f. [femm. sostantivato del part. pass. di evolvere]. – In geometria, la curva luogo geometrico dei centri di curvatura di una curva piana data, a sua volta detta evolvente (o sviluppante) dell’evoluta. In marina, e. metacentrica...
-evole
-évole [lat. -ĭbĭlis]. – Suffisso derivativo di aggettivi che hanno per lo più senso attivo, benché non manchino esempî di senso passivo, ed esprimono l’attitudine, la capacità, la possibilità o la necessità di quanto predicato dal...