FOJANESI, Giselda
Riccardo D'Anna
Nacque il 28 ag. 1851 presso Foiano della Chiana (Arezzo), da Pietro, patriota, piccolo proprietario terriero, e da Teresa Fossi. Nel 1861, al fine di avviare le figlie [...] femminili.
Cessò l'attività nel 1923; morì a Lodi il 3 febbr. 1946.
Donna colta, intelligente, evoluta, "premontessoriana" addirittura nelle riflessioni che andava maturando sui criteri educativi nei collegi, femminista ante litterant nella ...
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Branagh, Kenneth (propr. Kenneth Charles)
Luigi Guarnieri
Attore e regista teatrale e cinematografico irlandese, nato a Belfast il 10 dicembre 1960. Attore di solida formazione teatrale, suggestivamente [...] . Lungo (quattro ore) e felice viaggio nell'immaginario shakespeariano, è l'opera più riuscita e matura di B., evoluta e raffinata nel linguaggio, incisiva nell'evocazione dei personaggi e visivamente lussuosa. Nei film successivi B. si è limitato ...
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de Havilland, Olivia (propr. de Beauvoir de Havilland Olivia Mary)
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica inglese, naturalizzata statunitense nel 1941, nata a To-kyo il 1° luglio 1916. Da interprete [...] aspirare da potenziale zitella. Come se la mediocre, accomodante e opaca Melania di Gone with the wind si fosse a un tratto evoluta, per istinto o per reazione, in una più implacabile e tragica Rossella, in The heiress la de H. scioglie, infatti, nel ...
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FONTANINI, Giusto
Dario Busolini
Nacque il 30 ott. 1666 a San Daniele del Friuli, figlio di Francesco, discendente da una famiglia di piccola nobiltà locale, e di Ludovica Manzoni di Sacile.
Avviato [...] maturata la sua visione teologica che, in sintonia con le esperienze giovanili e le amicizie romane, si era evoluta in senso nettamente e pregiudizialmente antigesuitico: membro a pieno titolo del circolo del Tamburini e assiduo frequentatore di ...
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FERRARIS, Amalia
Roberto Staccioli
Nata a Voghera (prov. di Pavia) nel 1828 (o nel 1832, secondo i dati dell'Ufficio dello stato civile di Firenze), da Luigi e da Giuseppina Fontanella, palesò sin da [...] e nell'estate 1857 ballò ancora in Orfa (già cavallo di battaglia di F. Cerrito, ma che la F. interpretò con una tecnica più evoluta) e in Le Cheval de bronze di L. Petipa su musiche di D. Auber.
Nel settembre 1857 fu al teatro Comunale di Bologna ne ...
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GALEAZZI, Francesco
Carlo Tamassia
Della sua vita si hanno scarse e imprecise notizie: nacque nel 1758 a Torino dove, compiuti i primi studi musicali, diede presto prova, di fronte alla corte, di straordinaria [...] sono le sue teorie - fra le prime a esserci pervenute - sulla forma-sonata: una forma-sonata già notevolmente evoluta, tripartita e basata sul contrasto di due distinti temi).
Conseguentemente, il G. attribuisce minor importanza e meno si sofferma ...
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CAPONE, Filippo
Francesco Barra
Nacque a Montella (Avellino) il 25 maggio 1821 da Andrea, avvocato, e da Petronilla Terribile.
Antica ed agiata, la famiglia apparteneva a quella operosa e vivace borghesia [...] di restaurazione murattiana nel Mezzogiorno, di cui si era fatto propugnatore il Saliceti - si era intanto decisamente evoluta verso una convinta adesione all'orientamento unitario e liberal-moderato di ispirazione cavouriana. Nell'estate del 1860 ...
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CHIESI, Luigi
Marina De Marinis
Nacque a Reggio Emilia il 23 luglio 1811 da Giuseppe e Beatrice Muzzarini. Dopo aver frequentato le scuole rette dai padri gesuiti, intraprese gli studi giuridici, dapprima [...] come trattata nel tit. 18 del libro III, "Dei privilegi e delle ipoteche", analizzava come la materia si era difformemente evoluta nella normativa dei vari Stati italiani e nel diritto francese, del quale ultimo egli fu sempre convinto estimatore e ...
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CORTESI, Antonio
Alessandra Ascarelli
Nacque a Pavia nel dicembre dell'anno 1796 da Giuseppe e da Margherita Reggini ma questa data potrebbe essere di molto anticipata se, sempre che si tratti della [...] tradizione della danza d'azione che, sulla base dell'impostazione naturalistica e spontaneistica di J. G. Noverre, si era evoluta fino ai grandiosi tentativi drammaturgici di S. Viganò, continuava a farsi sentire in Italia nella sua forma più antica ...
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LEVI, David
Fulvio Conti
Figlio di Salomone Vita e di Milca Pugliese, nacque a Chieri (presso Torino) il 6 nov. 1816, anche se in un suo scritto autobiografico (Ausonia. Vita d'azione, dal 1848 al 1870, [...] borghese" (Un utopista ebreo: D. L., in Id., Socialismo risorgimentale, Torino 1949, p. 95) e definisce la fase più evoluta del pensiero politico del L. come "ebraismo liberale" (ibid., p. 101), a differenza di D. Cantimori che parla di "liberalismo ...
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evoluta
s. f. [femm. sostantivato del part. pass. di evolvere]. – In geometria, la curva luogo geometrico dei centri di curvatura di una curva piana data, a sua volta detta evolvente (o sviluppante) dell’evoluta. In marina, e. metacentrica...
-evole
-évole [lat. -ĭbĭlis]. – Suffisso derivativo di aggettivi che hanno per lo più senso attivo, benché non manchino esempî di senso passivo, ed esprimono l’attitudine, la capacità, la possibilità o la necessità di quanto predicato dal...