fortificazione
Opera o insieme di opere che mirano a diminuire l’efficacia offensiva degli avversari. Col fissarsi degli abitati sorsero le prime cinte murarie di pietre a secco, che si perfezionarono [...] della Siria, della Palestina, degli ittiti, e dall’architettura militare ittita e assira derivò la forma di quella più evoluta dei persiani. In Grecia particolare sviluppo assunsero le f. delle cittadelle micenee, ma in età storica le città si ...
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TEPE YĀḤYĀ
Maurizio Tosi
. Importante sito archeologico nella valle di Soghūn, Iran meridionale. Scoperto nel 1967 da C. C. Lamberg-Karlovsky, è stato scavato dallo stesso per conto dell'università [...] muta invece con il successivo periodo IV C, quando Y. rimane l'unico insediamento con una cultura materiale evoluta, tra cui ricordiamo 27 tavolette redatte in caratteri protoelamici, le più orientali finora rinvenute. L'importanza del sito ...
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(gr. Κυκλάδες) Arcipelago del Mare Egeo (circa 220 isole; superficie 2572 km2 con 110.497 ab. nel 2006), fra Peloponneso e Dodecaneso (le isole principali sono Andro, Tino, Nasso, Amorgo, Paro). Appartengono [...] A partire dal 3° millennio a.C. nelle C. si sviluppò una fiorente civiltà, di ispirazione anatolica, che si è poi evoluta in forme proprie, le cui fasi sono rintracciabili in particolare a Melo, dove sono state messe in luce tre cittadelle successive ...
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CATTEDRA (καϑέδρα, cathědra)
G. Matthiae
P. Pisani
Tipo di antico sedile, distinto presso i Greci in tre ùpi: thrònos, klismòs (o klisìe o khntèr) e dìphros. Mentre quest'ultimo è un semplice sgabello [...] le braccia alle estremità dello schienale. Cosicché la c. costituisce un sedile più comodo, e di una forma praticamente più evoluta dello stesso thrònos. I morbidi cuscini, che si usava collocare sul sedile, ne aumentavano la comodità.
Perciò la c ...
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NIKOMACHOS (Νικόμαχος, o Nicomachus)
Red.
1°. - Pittore greco di Tebe, forse nipote di Aristeides, 1° e figlio di Ariston, 1° attivo durante la prima metà del IV sec. a. C., e perciò di quasi una generazione [...] . pittura). Cicerone (Brutus, xviii, 70) include, al contrario, N. fra i pittori che, perfettamente padroni della tecnica più evoluta, impiegavano tutti i colori. Lo stesso autore attribuisce a N. la priorità nell'aver dipinto il pileo come attributo ...
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DIONISIACO, Pittore
A. Stenico
Ceramografo proto-italiota del gruppo B (protoàpulo) detto anche Pittore della Nascita di Dioniso al quale sono attribuiti vasi, soprattutto crateri, di grandi dimensioni. [...] a. C.
Per qualche studioso (Watzinger, Oakeshott) i prodotti della prima fase del Pittore D. sarebbero, da ritenersi come opera evoluta del Pittore di Sisifo stesso.
Bibl.: C. Watzinger, in Furtwängler-Reichhold, III, 1932, p. 348, nota 13; N. R ...
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(lat. Venĕti, gr. Οὐένετοι o Βένετοι) Popolo italico, detto anche Paleoveneto, stanziato in età preromana nella pianura veneta e nelle zone collinari prospicienti. Per la maggior parte degli autori classici, [...] adriatico (Piceno, Greci) e centro-europeo (civiltà di Hallstatt). Dai dati archeologici emerge l’immagine di una società evoluta e articolata, con un’economia fondata sull’agricoltura, sull’allevamento (celebre quello dei cavalli), sui commerci (per ...
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COMACCHIO, Pittore di
P. E. Arias
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, le cui forme preferite sono le kölikes con e senza piede, alcune lèkythoi e pissidi, alcune kelèbai; unici invece il [...] circondate da una zona risparmiata nell'argilla. La trattazione dei chitoni e degli himàtia risente di una tecnica tuttavia evoluta; per questo il nostro pittore non sembrerebbe da collocarsi prima del 460-50 a. C. Certi residui lievemente arcaici ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] stratificazione sociale si colgono già nel I sec. a.C. Tuttavia, solo il contatto diretto e più intenso con l’evoluta cultura romana di età augustea introdusse presso i Germani differenziazioni sempre più nette nella struttura sociale; da un punto di ...
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Il Paleolitico. Le origini del comportamento umano e le più antiche tecnologie
Marcello Piperno
L'origine dell'attività strumentale, con la progressiva scoperta delle sequenze di gesti necessari per [...] compresa tra 1,6 e 0,2 m.a., con giacimenti riferibili all'Olduvaiano (Karré, Gomboré IB: 1,6/1,7 m.a.), all'Olduvaiano evoluto (Garba IVC e D: 1,5/1,3 m.a.), alle fasi iniziali (Simbiro III), medie (Gomboré II: 800.000 anni) e superiori (Garba I ...
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evoluta
s. f. [femm. sostantivato del part. pass. di evolvere]. – In geometria, la curva luogo geometrico dei centri di curvatura di una curva piana data, a sua volta detta evolvente (o sviluppante) dell’evoluta. In marina, e. metacentrica...
-evole
-évole [lat. -ĭbĭlis]. – Suffisso derivativo di aggettivi che hanno per lo più senso attivo, benché non manchino esempî di senso passivo, ed esprimono l’attitudine, la capacità, la possibilità o la necessità di quanto predicato dal...