La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] letterarie, annettendo così, di fianco al proprio passato, il passato e il presente della nazione vicina e più evoluta.
Scorcio estremamente audace dei volumi storici, mitici e teoretici: tale il risultato di una vorace acquisizione dei precedenti ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA
P. Gros; H. Brandenburg
Basilica pagana (v. vol. II, p. 2). - Nessun altro elemento della panoplia monumentale delle città romane è stato oggetto, nel corso [...] che la b. cristiana, sulla base di un'originaria duttilità spaziale semplice e variabile, si è sempre più evoluta fino a diventare un tipo edilizio strutturato in modo complesso, che supera i presupposti dell'architettura antica nelle soluzioni ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] , configurandosi come l'esempio più prossimo alla trave in cemento armato. Si tratta di una versione altamente evoluta della normale piattabanda detta "all'italiana", attestata su pulvini di pietra posti sulla verticale di colonne o pilastri ...
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Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (ν. vol. VII, p. 433)
S. M. Cecchini
G. Sassatelli
I. Iannaccone
Egitto. - I molti esemplari e l'abbondante documentazione figurata di s. metallici egiziani [...] inevitabilmente da ciò derivava l'opportunità di creare nuove forme. Soltanto la produzione di un disco più leggero e una evoluta tecnica di saldatura consentirono, negli s. con piede, il libero sviluppo della cornice di sostegno, quale si osserva in ...
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Ecosistema tra città e regione
Gabriella Corona
Metabolismo urbano
Dopo la Seconda guerra mondiale si è affermata una realtà urbana che ha conosciuto una straordinaria espansione e ha portato all’avvento [...] urbanistica almeno fino ai primi anni Ottanta in Italia. E, d’altra parte, è la legislazione stessa che non è sembrata essersi evoluta rispetto alle norme previste dalla l. 29 giugno 1939 nr. 1497 per la protezione delle bellezze naturali e l’art. 9 ...
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L'architettura: caratteri e modelli. America Meridionale
Luis Guillermo Lumbreras
Duccio Bonavia
Carlos Williams León
Peter Kaulicke
Caratteri generali
di Luis Guillermo Lumbreras
Tranne che nell'area [...] frontale e con una decorazione in argilla. Nel XV sec. d.C. si svilupparono numerose culture regionali, la più evoluta delle quali fu quella Inca. Gli Inca non costruirono grandi piramidi o vasti complessi, né utilizzarono le complesse e ricche ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Subcontinente indiano
Giuseppe De Marco
George Michell
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Giuseppe De Marco
In India scopo principale dell'attività costruttiva [...] troppo da quello del tumulo funerario vedico (samadhī). In effetti, lo stūpa ci è noto in una forma già evoluta che, rispetto al prototipo funerario, denota i peculiari elementi simbolici che ne fanno un vero e proprio monumento di culto ...
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SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] risolvere il problema mediante gli schiavi neri che essi già acquistavano in gran copia sulle coste africane. I neri erano assai evoluti (la loro civiltà era all'età del ferro), docili e avvezzi al clima tropicale. In effetti, solo recentemente si è ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] risorgimentale una specificità che appare irriducibile a una ‘normalità’. Non è questo il luogo per descrivere come si è evoluta, e dove è arrivata, la ‘questione cattolica’ che si presentò molto presto come tale, appena caduto il potere temporale ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] si ricollega, anche per il tramite della miniatura, a esempi romani (Scarpellini, 1987; in corso di stampa).Un'arte nuova più evoluta e moderna giunse nell'ottavo decennio da Assisi. Il Maestro di S. Francesco dipinse per S. Francesco al Prato una ...
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evoluta
s. f. [femm. sostantivato del part. pass. di evolvere]. – In geometria, la curva luogo geometrico dei centri di curvatura di una curva piana data, a sua volta detta evolvente (o sviluppante) dell’evoluta. In marina, e. metacentrica...
-evole
-évole [lat. -ĭbĭlis]. – Suffisso derivativo di aggettivi che hanno per lo più senso attivo, benché non manchino esempî di senso passivo, ed esprimono l’attitudine, la capacità, la possibilità o la necessità di quanto predicato dal...