(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] .
Nicola (nato al principio del 1200 e morto circa il 1280) segna il periodo di transizione fra l'età romanica e l'evomoderno. Educato dagli artisti che lavorarono per Federico II in Puglia, egli porta in Toscana, a Lucca, a Prato, a Pisa, a Siena ...
Leggi Tutto
SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] prima dell'introduzione del Rinascimento italiano (1473-1491). - Se si volesse indicare una data per fissare il principio dell'evomoderno nella Spagna, non si potrebbe segnare altra che quella dell'anno 1472, in cui furono proclamati i re cattolici ...
Leggi Tutto
INDUSTRIA (lat. industria)
Francesco COPPOLA D'ANNA
George MONTANDON
Ugo Enrico PAOLI
Carlo RODANO
Gino OLIVETTI
Giuseppe Menotti DE FRANCESCO
Mario ROTONDI
Sta a significare propriamente l'abilità [...] uno aboliti nel corso del sec. XVII.
L'invenzione della stampa con i caratteri mobili fece sorgere, fin dall'inizio dell'evomoderno, un'industria la quale applicava i metodi che, alcuni secoli più tardi, sono stati chiamati di produzione in massa. È ...
Leggi Tutto
Finanza, in senso lato, può dirsi il modo in cui lo stato-nazione utilizza la propria potenza di lavoro umana e strumentale. Potenza di lavoro che può essere utilizzata in combinazioni umane-strumentali, [...] la ricchezza viene chiamata a contribuire. L'imposta è generalmente proporzionale, talvolta progressiva.
Al principio dell'Evomoderno, al raccogliersi e consolidarsi del potere nel sovrano, anche le finanze si accentrano nelle mani del principe ...
Leggi Tutto
CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] invano profondità di riflessioni o larghezza di vedute, anche se vi sono toccate due delle dottrine più rivoluzionarie dell'evomoderno, quella copernicana e quella luterana.
A. De Ferrari
La personalità letteraria del C. è tipicamente quella di un ...
Leggi Tutto
INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] G. Lutz, L'esercito pontificio nel 1677. Camera apostolica, bilancio militare dello Stato della Chiesa e nepotismo nel primo evomoderno, in Miscellanea in onore di monsignor Martino Giusti, II, Città del Vaticano 1978, pp. 39-95; B. Neveu, Episcopus ...
Leggi Tutto
Politica e giustizia
Guido Ruggiero
La cronaca trecentesca del doge veneziano Andrea Dandolo contiene una lunga e importante analisi del ruolo di mediazione, già allora mitico, svolto da Venezia [...] è spesso più problematico di quanto appaia. L'evoluzione della giurisprudenza penale veneziana nel tardo medioevo e nel primo evomoderno è un ottimo esempio di questa complessità. La legge e la pratica si tenevano generalmente, e intenzionalmente ...
Leggi Tutto
(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] i e 2; III, 1 e 2, Halle 1873 segg.
Per l'età moderna: l'opera decisamente cattolica di J. Janssen, Gesch. d. deutschen Volkes seit dem ; il clero e il monacato rimangono, come durante l'evo carolingio, i soli cultori e custodi delle lettere, ma la ...
Leggi Tutto
(XII, p. 983; App. I, I, p. 517; II, I, p. 788; IV, I, p. 594)
Filosofia e teorie generali. − Il lungo dibattito tra giuspositivismo e giusnaturalismo che nei primi due decenni del dopoguerra ha impegnato [...] deve constatare il crescente interesse per la storia del d. moderno che si è manifestato negli ultimi decenni. Astuti vi dedicò on. di G. Ermini, Perugia 1980 (ora in Studi sul medio evo giuridico, ii, Roma 1987, pp. 1009 ss.); Id., Notes critiques ...
Leggi Tutto
evo
èvo s. m. [dal lat. aevum, che è dal gr. αἰών]. – Età, tempo: negli e. remoti. Più com., lungo spazio di tempo, spec. con riferimento ai tre grandi periodi in cui si suol dividere la storia dell’umanità: e. antico, e. medio o di mezzo...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...