MAJORANO, Gaetano, detto Caffarelli (Caffarello, Caffariello, Caffarellino, Gaffarello)
Leonella Grasso Caprioli
Nacque a Bitonto il 12 apr. 1710, da Vito e Anna Fornella. Un maestro di musica di nome [...] (da cui il nome d'arte Caffarelli preso in seguito dal M.) si incaricò di seguirne i progressi musicali, di provvedere all'evirazione e di indirizzarlo dodicenne a Napoli. Si tratta probabilmente di Domenico Cafaro che, tra il 1722 e il 1738, mandò a ...
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MARCHESI (Marchesini), Luigi
Laura Spreti
Nacque a Milano l'8 ag. 1754 da Giovanni e da Isabella Rossi, originari di Modena. Il padre, trombonista, gli insegnò molto presto a suonare il corno da caccia [...] e gli garantì una formazione musicale, facendolo studiare presso il tenore O. Albuzzi e con un cantante evirato, il maestro Caironi. Nel 1765, dopo l'evirazione, il M. entrò nel coro della cappella del duomo di Milano diretto da G.A. Fioroni, con il ...
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MILLICO, Vito Giuseppe (detto il Moscovita). – Nacque a Terlizzi (presso Bari) il 19 genn. 1737 da Francesco e Angela Domenica Di Chirico. Non ci sono giunte notizie relative all’infanzia e alla giovinezza [...] con una famiglia numerosa, a destinare il figlio allo studio del canto, acconsentendo che a tal fine gli fosse praticata l’evirazione in età prepuberale. Secondo quanto il M. stesso ricorda nella prefazione a La pietà d’amore (Napoli 1782)
Leonella ...
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identificazione
In psicologia, il processo psicologico per cui un individuo si sente o si considera uguale a un altro, o tutt’uno con esso; le prime i. avvengono in età infantile e riguardano i genitori [...] ‘mangiarlo’) o vuole essere come il padre. Nel complesso edipico ribaltato (l’i. con la madre), con la paura dell’evirazione, va visto l’inizio del dissolvimento di tale complesso. Secondo la psicoanalisi l’i. (come la rimozione) appartiene a quei ...
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MORESCHI, Alessandro Nilo Angelo
Salvatore de Salvo Fattor
MORESCHI, Alessandro Nilo Angelo. – Nacque a Montecompatri (Roma) l’11 novembre 1858 da Luigi e da Rosa Pitolli.
Nulla si sa di preciso dei [...] dei mutamenti in corso nella Cappella Pontificia, rivolse i propri interessi verso la Cappella Giulia, dove la presenza degli evirati era ancora tollerata; fece parte del Collegio dei cantori pontifici fino al 22 marzo 1913 quando, trascorsi i 30 ...
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Filologo e storico. Nacque a Firenze il 29 ottobre 1515, vestì l'abito benedettino il 20 giugno 1531 e fece professione un anno dopo; nel 1538 fu posto a insegnar grammatica; priore del suo monastero in [...] questa correzione tanto famosa, che i posteri hanno così severamente giudicato e che si risolse in un'arbitraria manomissione ed evirazione del capolavoro boccaccesco, egli stesso capì del resto l'inutilità. Il B. curò anche l'edizione giuntina del ...
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ATTIS (῎Αττις, anche ῎Αττης, Attis)
A. Brelich
Dio oriundo dell'Asia Minore, venerato insieme con la Grande Madre degli dèi (Cibele) nel mondo greco-romano.
Il suo mito, nella forma meno letteraria e [...] tardo, A., il pastore, è amato dalla Madre degli dèi; volendo sposare una mortale, è colpito da follia per opera della dea, si evira e muore. Pentitasi, la dea ottiene da Zeus, se non la resurrezione, almeno che il corpo di A. non marcisca e il suo ...
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feticismo
Anomalia del comportamento sessuale (facente parte del più ampio raggruppamento delle cosiddette parafilie) descritta per la prima volta dallo psichiatra tedesco Richard von Krafft-Ebing nel [...] e ostilità nell’atteggiamento verso il feticcio, che vanno di pari passo con il rinnegamento e con il riconoscimento dell’evirazione, si combinano in vari casi in proporzioni diverse e in modo tale che uno o l’altro dei due sentimenti risulta ...
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ANATHEMA (ἀνάϑημα)
S. Ferri
Nell'uso omerico il vocabolo vale "ornamento"; solo nel V sec. a. C. è documentato il significato di "offerta votiva" per grazia ricevuta o per impetrare protezione. Sinonimi: [...] per delitto commesso; e inoltre la hierodoulìa (ἱεροδουλία) o servizio personale presso il tempio, spesso con prostituzione ed evirazione sacra; ed infine l'emancipazione dello schiavo che pagava al dio il prezzo di se stesso divenendo de facto ...
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(o transessualità) Termine con il quale si indica la non coincidenza tra appartenenza sessuale biologicamente determinata e identità di genere soggettivamente percepita; con tale definizione si intende [...] e/o morte e rinascita, come nel culto di Cibele e di suo figlio Attis, il cui punto centrale era l’evirazione; fenomeni che possono essere parzialmente ricondotti al t. sono stati riscontrati in molte culture. In Louisiana e in Florida i transessuali ...
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evirare
v. tr. [dal lat. evirare, der. di vir «uomo, maschio», col pref. e-1]. – Privare degli orga-
ni della virilità mediante castrazione. In senso fig., letter., rendere fiacco, debole, privare di energia: fan dello stile una faccenda separata...