Stato di completa perdita della coscienza, della motilità volontaria e della sensibilità, con conservazione, parziale o totale, delle funzioni vegetative (circolazione, respirazione ecc.). In base alla [...] nel caso di pazienti in stato vegetativo persistente – che pertanto non sono terminali – la sospensione di essa può equivalere a eutanasia.
Nella bioetica, in relazione alle situazioni di fine vita e di malattia grave, si sono configurate due diverse ...
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Rifiuto di sottostare a una norma dell’ordinamento giuridico, ritenuta ingiusta, perché in contrasto inconciliabile con un’altra legge fondamentale della vita umana, così come percepita dalla coscienza, [...] biomediche di recente emerse all’attenzione del legislatore per le evidenti implicazioni etiche che comportano sono l’eutanasia e il suicidio assistita, la fecondazione artificiale e le manipolazioni genetiche, la sperimentazione su embrioni umani e ...
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MORTE
Maurice Bloch e Carlo Alberto Defanti
Antropologia
di Maurice Bloch
Cenni storici
Tutte le culture attribuiscono un'importanza centrale all'interpretazione dei processi dell'esistenza umana. [...] , sono per la bioetica di rilievo capitale (si pensi solo alla questione delle cure palliative, dell'accanimento terapeutico e dell'eutanasia), non è altrettanto evidente l'importanza dell'analisi del concetto di morte per la disciplina. In realtà la ...
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Rianimazione
Enrico Ciocatto
di Enrico Ciocatto
Rianimazione
sommario: 1. Introduzione: a) generalità e cenni storici; b) definizione; c) fini della rianimazione: ‛morte clinica' e ‛morte biologica'. [...] moralisti cattolici, così come la maggior parte degli ebrei ortodossi e dei protestanti ortodossi, si oppongono decisamente all'eutanasia, considerano cioè immorale ogni metodo diretto che, allo scopo di porre termine a sofferenze e a inutili sprechi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biomedicina
Gilberto Corbellini
Daniel Kevles
La biomedicina
La nascita e l'affermazione della biomedicina ha rappresentato uno [...] genetico, che era stato compiuto all'inizio del XX sec. e che era stato utilizzato per giustificare il razzismo, l'eutanasia e, infine, l'Olocausto.
Negli anni Sessanta, sulla scia della democratizzazione e delle lotte per i diritti delle donne ...
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La brevettabilità del vivente
Alessandro Palmieri
(Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, Roma, Italia)
Roberto Pardolesi
(Libera Università Internazionale degli Studi Sociali, Roma, Italia)
La [...] tematiche che impongono di effettuare altrettante scelte 'tragiche': dalla fecondazione in vitro al trapianto di organi, dall'eutanasia all'ingegneria genetica. È chiaro che la bioetica può suggerire soluzioni agli operatori del diritto, e in ...
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eutanasia
eutanaṡìa s. f. [dal gr. εὐϑανασία, comp. di εὖ «bene1» e tema di ϑάνατος «morte»]. – 1. Nel pensiero filosofico antico, la morte bella, tranquilla e naturale, accettata con spirito sereno e intesa come il perfetto compimento della...
pro-eutanasia
(pro eutanasia), agg. inv. Favorevole all’eutanasia, che promuove il diritto all’eutanasia. ◆ ieri sera, terz’ultima puntata di «125 milioni di caz...te» – puntata ad alto rischio, a ridosso delle elezioni e con Marco Pannella...