Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] di là del mare”» (Mancini 1992: 30).
L’Europa ha guardato per secoli all’Oriente come a un mondo ; hindī śalvār kamīz «pantalone camicetta»; tola (p. 21) < hindī tolā «unità di misura per metalli preziosi»; gunah (p. 24) < hindī gunāha «colpa, ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] non solo nel mondo anglosassone, ma anche nell'Europa continentale, soprattutto in Germania, e nella stessa Italia, anche l'altro" (v. Duranti, 1992, p. 66). L'unità di analisi fondamentale diventa qui l'evento linguistico, vale a dire un fatto ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] Nondimeno, il termine sintagma è riservato di solito a unità più piccole della frase, sicché l’ordine di complessità è con la funzione di segnalare il rema:
(66) Lo zimbello d’Europa eravamo (Pennacchi, Canale Mussolini, p. 40)
(67) Nudi come vermi ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] , secondo l’orientamento mai celato di una parte degli Stati membri, primo fra tutti il Regno Unito (Ugo Draetta & Andrea Santini, Europa, quali prospettive per l’integrazione?, «Vita e Pensiero» 92, 2, 2009, pp. 24 seg.).
Altre caratteristiche ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] pensi a euro-, prima usato nel senso di «relativo all’Europa», poi anche come «proprio dell’Unione Europea», infine pure nel Angeli.
De Mauro, Tullio (1963), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (2a ed. 1970).
Ferrari, Angela (2003 ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] secoli V e VI non mostra di aver perso la sua sostanziale unità.
In Italia una vera e propria frattura si ebbe, più tardi sottovalutarne gli effetti sulla cultura e le lingue dell’Europa occidentale, oggi si ritiene che quell’evento vada interpretato ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] questioni generali, Dante restringe il quadro d’osservazione all’Europa, poi si concentra sull’obiettivo primario della sua indagine, lingue mutano nello spazio e nel tempo, e che l’unità linguistica non si realizza nemmeno in una stessa città, visto ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] questo frame è viaggiare:
(26) Elena ha viaggiato tutta l’Europa in treno in tre settimane con un’unica valigia.
Alle posizioni (Simone 1997; ➔ sintagmatici, verbi). Questi sono unità lessicali formate da una base verbale (semplice o pronominale ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] ha un ruolo non referenziale e, di conseguenza, forma un'unità semantica con il verbo. L'elemento nominale sá di sá-dug4 Garbini
Le diverse forme di scrittura alfabetica attualmente usate in Europa (latina, cirillica e greca; le prime due derivate ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] di prestigio indiscusso: in un secolo e mezzo di Italia unita si è tuttavia verificato uno spostamento del centro irradiatore di per successive applicazioni fono-didattiche, München, Lincom Europa.
Castellani, Arrigo (1980), Fonotipi e fonemi ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
spacca-Italia (spaccaItalia) s. m. inv. Nella polemica politica, soggetto, evento e, in partic., provvedimento legislativo che attenta all’unità d’Italia, minacciando di dividerla in due o più parti. | Usato anche in funzione di agg. inv. sempre...