Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] dell’antichità classica e della sua riscoperta moderna, nella storiografia artistica il termine g. architettura g. si diffonde in tutte le province della Francia e dell’Europa, unendosi alle forme locali e assumendo vario carattere.
Dall’inizio del 15 ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] il 1862 e il 1863 pubblicava nel giornale fiorentino La nuova Europa un romanzo d'argomento contemporaneo: Sulle lagune. Si era di tutto un passato dinanzi alle leggi brutali della vita moderna (dal dramma V. trarrà nel 1906 il romanzo omonimo). ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] l’Irlanda divenne centro della cultura classica agonizzante in tutta l’Europa. Quando nel 7° sec. si cominciarono a fissare i inglesi e presto assai diffuse. L’inizio della prosa moderna fu segnato dalla traduzione della Bibbia, apparsa, presso i ...
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Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione [...] il Mahābhārata e il Rāmāyaṇa, ampiamente studiati in Europa. Tracce epiche non mancano, infine, nelle letterature (➔ cavalleresca, poesia; Chansons de geste; Cid).
Poesia epica moderna
Con il rinascere degli studi di antichità classica, si elabora ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] in the philosophy of F. H. Bradley). Di nuovo in Europa (1914), allo scoppio della guerra si trasferì in Inghilterra. Stabilitosi (What is a Classic?, 1945). E il cristianesimo come moderna mitologia ritorna in Journey of the Magi (nella collana The ...
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Pseudonimo del poeta cileno Ricardo Neftalí Reyes Basoalto (Parral 1904 - Santiago 1973). Premio Nobel per la letteratura nel 1971, N. è considerato una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea [...] esulare in Messico, da dove compì lunghi viaggi in Europa (Parigi, Polonia, Ungheria). Nel 1949 presiedette a Città aveva potuto fare a meno di allinearsi con le tendenze moderniste, benché la sua ispirazione fosse già orientata verso altre strade ...
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Poeta francese (Charleville 1854 - Marsiglia 1891). Dopo studî molto brillanti, ebbe un'adolescenza assai inquieta e vagabonda, fuggendo più volte di casa e aderendo agli ideali comunardi. Soggiornò quindi [...] due anni di carcere, egli riprese la sua vita randagia per l'Europa, in Svezia, di nuovo in Inghilterra (con un altro poeta, G aveva negato la validità di tutta la poesia antica e moderna (con pochissime eccezioni, Baudelaire, Verlaine, e non senza ...
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Artista e scrittore italiano (Roma 1926 - ivi 2009). Personalità complessa, ha affrontato con modalità espressive diverse (dalla scrittura alla pittura, dall'installazione alla performance) tematiche legate [...] ), installazioni (I numeri malefici, 1978; Muro d'Europa/la barca, 1979; Entartete Kunst, 1985; Interno/Esterno opera è stata esposta in ampie retrospettive alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma (1994, 2007). Nel 2012 è stato pubblicato a ...
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Pseudonimo dello scrittore nederlandese Eduard Douwes Dekker (Amsterdam 1820 - Nieder-Ingelheim, Germania, 1887). Considerato tra i maggiori prosatori olandesi del 19° sec., la sua influenza è stata profonda, [...] sia in senso politico e sociale, per le sue idee moderniste e il suo appassionato desiderio di giustizia, che gli procurarono presa in considerazione, presentò le dimissioni e tornò in Europa, dove visse miseramente. Nel 1860 egli visse ad Amsterdam ...
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Poeta e romanziere svedese (Olshammar 1859 - Övralid 1940). Premio Nobel per la letteratura nel 1916, con le poesie d'esordio Vallfart och vandringsår ("Pellegrinaggi e vagabondaggi", 1888) inaugurò nel [...] edonismo orientaleggiante che tanto aveva attratto i poeti simbolisti d'Europa. In sede critica, propugnò un ritorno all'idealismo proletaria", 1911). Sempre più aspro critico della società moderna, se ne estraniò, cercando l'estremo rifugio nel ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
Swift economy (Swift Economy, Swift-economy, Taylor Swift economy, Swiftonomics, Taylornomics) loc. s.le f. Il giro di affari e attività economiche che ruotano intorno alla figura della cantante e imprenditrice statunitense Taylor Swift. ◆ [tit.]...