Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] fu la più alta carta d’identità della cultura italiana in Europa, il Rinascimento. Essenziale era poi l’introduzione nel titolo di quell’aggettivo, medioevale, chiaramente un’indicazione programmatica sulla necessità di abbandonare l’idolatria del ...
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COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] (1961), pp. 135-40; C. Dionisotti, Per F. C., in Italia medioevale e umanistica, IV (1961), pp. 323-26; E. Menegazzo. Perla biografia . Calvesi, Identificato l'autore del "Polifilo", in L'Europa letter., artistica e cinematografica, VI (1965), pp. 9 ...
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BONVESIN da La Riva (Bonvicinus de Ripa)
d'Arco Silvio Avalle
Le uniche notizie che abbiamo su B. ci vengono dalle sue opere e da una decina di documenti scaglionati fra il 1290 ed il 1315 (cfr. P. Pecchiai, [...] secondo un genere molto comune della letteratura storico-letteraria medioevale, ha un precedente illustre nel Versum de Mediolano di alessandrini, diffusosi dalla Francia al resto dell'Europa, ha trovato echi in letterature anche lontane, come ...
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BILLANOVICH, Giuseppe
Carlo Vecce
Nacque a Cittadella (Padova) il 6 agosto 1913 da Eugenio, medico, appartenente a una famiglia originaria di Traù in Dalmazia, e da Maria Ciani.
La formazione, 1930-1936
Dopo [...] le origini autentiche dell’Umanesimo e dell’Europa moderna andavano ricercate, con pazienza e umiltà 239-273; C. Dionisotti, [Discorso di un vecchio amico per G. B.], in Italia medioevale e umanistica, XLI (2000), pp. 1-5; C. Segre, L’uomo che dava ...
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LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] rimanente de' fanciulli della Italia, anzi pure di tutta l'Europa, i quali non hanno così eccellente e singolar precettore e F. Piovan, L., Bembo e altri (schede d'archivio), in Italia medioevale e umanistica, XXX (1987), pp. 179-197; A. Onorato, Un ...
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FALIER (Falieri, Faliero), Marino (Marin)
Elena Mallucci
Nacque probabilmente a Candia nell'isola di Creta, prima del 1397 (Lazzarini, pp. 220 s.) da Marco e da Agnese di Marino Ghisi.
L'omonimia con [...] liberazione, necessità della imperturbabilità e misericordiosa bontà di Dio. La consolatio, genere molto diffuso nell'Europa occidentale, nella letteratura greca medioevale era pressoché sconosciuta; il poema del F. ne è il primo esempio.
Altre opere ...
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JANDOLO, Augusto
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Roma il 25 maggio 1873 da Antonio e da Ginevra Buzzi, in una stimata famiglia di antiquari.
Lo J., pur manifestando precoci inclinazioni artistiche, [...] . partì per una tournée di circa un anno in varie città d'Europa e in Egitto, sempre al seguito della Duse, di cui, molti anni poesie in cui lo J. canta le vicende dell'Italia medioevale, ispirandosi alle torri sparse nella Campagna romana; qui il ...
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Leonardi, Claudio. – Medievista italiano (Sacco di Rovereto, Trento, 1926 - Firenze 2010). Dal 1960 al 1969 è stato scriptor per i codici latini presso la Biblioteca Apostolica Vaticana; dal 1968 professore [...] fondamentali studi su tutto l’arco della letteratura latina medioevale. Tra le numerose opere si ricordano: I codici , IV, V (1989-1992); Medioevo latino. La cultura dell’Europa cristiana (2004); l’edizione critica di scritti di Girolamo Savonarola De ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] letteratura, che non è più l'universale ‛ognuno' medioevale nè l'individuale ‛uno' del liberalismo bensì un . Il dopoguerra
La letteratura del secondo dopoguerra nasce, almeno in Europa, parecchi anni dopo la fine della guerra: essa infatti continua ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] le inquietudini che scuotono le coscienze degli intellettuali di mezza Europa, prima fra tutte la questione del rapporto tra il autore conclude Il ballo della sposa (1985), fantasmagoria medioevale del tempo della quarta crociata, cioè con la ...
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