GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] rivolse la già ricordata Exhortatio ad defendenda pro Europa Hellesponti claustra, in cui, fra l'altro Klibansky, Plato's "Parmenides" in the Middle Ages and the Renaissance, in Medieval and Renaissance Studies, I (1941-43), pp. 289-304; A. Mercati, ...
Leggi Tutto
GIACOMO DA LENTINI
RRoberto Antonelli
Caposcuola della Scuola poetica siciliana, è più dubbio che possa esserne riconosciuto anche quale primo promotore (Monteverdi, 1971, p. 282; Antonelli, 1994, pp. [...] soprattutto nell'Italia comunale e quindi in tutta Europa, fino ai giorni nostri, divenendo da Petrarca da Lentini et le problème de la genèse de l'amour, "Cahiers de Civilisation Médiévale", 14, 1971, pp. 329-339; A. Monteverdi, Giacomo da Lentini e ...
Leggi Tutto
I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] formazione stessa dei maggiori promotori delle ‘nuove’ letterature dell’Europa di sud-est: quella romena, con Gheorge Asachi e nel XV canto dell’Inferno. Il dantismo e il medievalismo sono in definitiva sottratti a una dimensione puramente letteraria ...
Leggi Tutto
BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] attesta l'affetto dell'autore per questa bizzarra fiaba medievale piena di scene cupe e di raffinati virtuosismi poi venne più volte rappresentato nei maggiori teatri d'Italia, d'Europa e d'America con consensi di pubblico e di critica ugualmente ...
Leggi Tutto
BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] Il cavaliere bruno e Il castello di Monforte) di ambiente medievale - ambedue incompiute - nelle quali è evidente la decisa mire di conquista dei Turchi) che aveva commosso l'Europa ed aveva trovato tanta più viva partecipazione nel cuore ...
Leggi Tutto
La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] si lamenta la scarsa diffusione presso i più giovani. Maestri medievali come Goffredo di Vinosalvo (prima metà del XIII sec.) e nel dilettare.
Ben diverso è il clima nel resto d’Europa dove gli assunti ciceroniani hanno minor vigore e dove si assiste ...
Leggi Tutto
DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] ambientazione e temi desunti dalla storia e dalla letteratura medievale o classica, a motivi di tipo romantico. Dalle influenzò profondamente gli studi mitologici e folklorici in Italia e in Europa.
A partire dalle analisi conclusive di F. Bopp, che ...
Leggi Tutto
EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] J. Buret e G. B. Martini. La "decadenza" medievale del gusto musicale è ricondotta all'uso barbarico di un canto of music…, II, London 1776, pp. 21 n., 104, 168; Bibliografia generale corrente Europa, I (1779), pp. 30-34; II (1780), pp. 296 s.; S. ...
Leggi Tutto
CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] la polemica nei confronti del mito dell'età medievale in nome della giustizia sociale e della consapevolezza ed t. 1, pp. 425-427), mentre avvertiva che la libertà in Europa dipendeva dai due Stati costituzionali, la Francia e l'Inghilterra (ibid., ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] successivo sviluppo dell’uso colto latino in tutta l’Europa. Né la fortuna delle Elegantiae può confondersi con una parte, a lamentare il suo influsso su alcuni esiti medievali del latino e la presunzione che alcune colorite espressioni volgari ...
Leggi Tutto
lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione...
salamandra
s. f. [dal lat. salamandra, gr. σαλαμάνδρα]. – 1. Genere di anfibî urodeli (lat. scient. Salamandra) diffusi in Europa, nell’Asia nord-occid. e nell’Anatolia; in Italia si trovano tre specie: la s. giallo-nera (lat. scient. Salamandra...