Poeta-cantore dei popoli celti. I b. si accompagnavano con uno strumento simile alla lira, detto crotta, e costituivano una specie di ordine. Disparvero dalla Gallia dopo la conquista romana; sopravvissero [...] di Ossian (1760-65). Dopo la sua riuscita mistificazione e dopo l’ode di T. Gray, The bard (1757), venne in voga in Europa la poesia bardita ove il b. diviene il poeta per eccellenza, in quanto trarrebbe la sua poesia dall’intimo e dai sentimenti ...
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Poeta indonesiano (Harianboho, Sumatra settentr., 1923 - Apeldoorn 2014). Combattente nella guerra di liberazione contro gli Olandesi, dopo un soggiorno in Europa s'impose con le raccolte di versi Surat [...] kertas hijau ("Lettera su carta verde", 1953), Dalam sajak ("Dentro la poesia", 1954), Wajah tak bernama ("Visi senza nome", 1955), che accanto a suggestioni di poetiche occidentali (simbolismo, ermetismo, ...
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Ugrešić, Dubravka. – Scrittrice e saggista croata (Kutina 1949 - Amsterdam 2023). Autrice policentrica e dallo stile aspro e tagliente con cui perlustra le nevrosi della modernità, ha esordito nella narrativa [...] citanje (2000; trad. it. Vietato leggere, 2006), Napad na minibar (2010; trad. it. Cultura Karaoke, 2014) e Europa u sepiji (2014; trad. it. Europa in seppia, 2016) e i romanzi Ministarstvo boli (2004; trad. it. Ministero del dolore, 2007), Baba Jaga ...
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Scrittore africano di lingua francese (n. Gibuti 1965). Trasferitosi in Francia nel 1985, a partire dal 1994 ha pubblicato una trilogia narrativa costituita da due raccolte di racconti (Le Pays sans ombre,1994; [...] 2007), opera ambiziosa ambientata in una sorta di mondo alla rovescia in cui all'Africa ricca e opulenta si contrappone un'Europa oppressa da carestie, guerre ed epidemie, e Passage de larmes (2009). Nel 1996 ha ricevuto Il Grand Prix Littéraire de l ...
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Narratore svedese (Ösmo, Stoccolma, 1901 - ivi 1990). Autodidatta, girò per l'Europa svolgendo i più diversi mestieri e approdò alla letteratura dopo dure esperienze di lavoro manuale. Dedicò gran parte [...] della sua produzione alla denuncia delle disumane condizioni del bracciantato agricolo svedese e della miseria fisica e morale prodotta dall'inurbamento. Ai primi libri di viaggi, artisticamente modesti, ...
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Scrittore algerino di lingua francese e araba (Constantine 1929 - Grenoble 1989). Nato in una famiglia di intellettuali della tribù di Keblout, frequentò la scuola coranica, poi la scuola francese. Nel [...] al partito comunista, collaborò come giornalista ad Alger républicain. Allo scoppio della guerra d'Algeria si esiliò in Europa. La sua opera romanzesca (Nedjma, 1956; Le polygone étoilé, 1966), tesa a ricostruire l'identità nazionale dell'Algeria ...
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Poeta cinese (Qin'an, Gansu, 701 - Dangtu, Anhui, 762), detto anche Li Po o Li Tai Po. Di famiglia originaria del Turchestan, crebbe nel Sichuan. Nel 742 fu chiamato a corte dall'imperatore dei Tang Xuanzong, [...] cinesi. La sua fama postuma è fondata soprattutto sulle poesie brevi, che hanno avuto grande fortuna anche in Europa. Di mirabile equilibrio formale e straordinaria intensità espressiva, sono animate da profondo spirito contemplativo con accenti di ...
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Autrice drammatica statunitense (New Orleans 1905 - Vineyard Haven, Massachusetts, 1984). Esordì nel 1934 con The children's hour, ottenendo un lusinghiero successo. Dopo un viaggio in Europa (1936-37), [...] che le permise di conoscere la situazione sociale della Spagna e dell'Unione Sovietica, si avvicinò alla sinistra radicale. La sua polemica sociale si volse contro il nuovo industrialismo, come testimonia ...
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Missiroli, Marco. – Scrittore italiano (n. Rimini 1981). Laureato nel 2005 in Scienze della comunicazione presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, ha esordito nella scrittura con il romanzo Senza coda [...] la sua vocazione a indagare la complessità delle relazioni umane, scandagliando tra i vincoli familiari e lungo i difficili percorsi di crescita individuali in storie credibili e ben costruite, che sono state tradotte in Europa e negli Stati Uniti. ...
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Poeta polacco in lingua latina (Sarbiewo, Płock, 1595 - Varsavia 1640). Gesuita dal 1612, a Roma, dove studiò teologia (1622-25), acquistò il favore di Urbano VIII. Insegnò poi nell'Accademia di Vilnius. [...] sec. 20º (De perfecta poesi, 1954; De acuto et arguto, 1958; ecc.), ebbero circolazione nei collegi gesuitici dell'Europa orientale, contribuendo all'introduzione del nuovo gusto barocco presso i poeti polacchi, bielorussi, ucraini e russi del tardo ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...