Medico, probabilmente arabo (Tunisi 1010-1015 circa - Montecassino 1087). Studiò forse a Baghdād e in Egitto; dopo lunghi anni di viaggi in Arabia, Caldea, Egitto, Etiopia, si stabilì a Salerno. Qui trovò [...] suo ritiro nel monastero di Montecassino. I testi da lui tradotti si diffusero ben presto nei maggiori centri culturali d'Europa, producendo un profondo rinnovamento della scienza occidentale. Tra le opere da lui tradotte si ricordano gli Aforismi di ...
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Erudito e bibliofilo (Firenze 1633 - ivi 1714). Garzone di gioielliere, dal 1673 si dette agli studî e ben presto, dotato com'era di eccezionale memoria, acquistò grande fama per la sua prodigiosa erudizione; [...] gran parte dei fondi antichi della Biblioteca Nazionale di Firenze. Il carteggio che intrattenne con dotti di tutta Europa indica la sua posizione di eccezionale importanza nella cultura italiana tra Seicento e Settecento, come tramite efficacissimo ...
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Sultano ottomano (1359-1403), figlio di Murād I. Successe al padre, in età di trent'anni, sul campo di battaglia di Kossovo, e riprese la vigorosa spinta conquistatrice, in Europa e in Asia, che gli valse [...] il soprannome di Yildirìm ("il fulmine"). In Europa invase l'Ungheria e la Serbia, occupò Salonicco, e costrinse a tributo re Stefano Dušan e lo stesso imperatore bizantino (dapprima Giovanni VII, poi Manuele II Paleologo). In Anatolia gli emirati di ...
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Uomo politico (Hanover County, Virginia, 1777 - Washington 1852); dal 1811 deputato, fu capo della minoranza nazionalista intransigente e, eletto presidente della camera, contribuì a creare quella situazione [...] al Congresso, propugnò il cosiddetto "sistema americano": protezionismo come base di un sistema americano autonomo indipendente dall'Europa; difesa dell'Unione contro le tendenze disgregatrici. Dal 1825 al 1829 fece parte del ministero Adams; fu ...
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Chansonnier e attore francese (Parigi 1888 - ivi 1972); esordì giovanissimo, ma la sua notorietà ebbe inizio dopo la prima guerra mondiale, al Casino di Montparnasse a Parigi; interprete di operette, riviste [...] e canzoni, dalla paglietta e sorriso celebri in tutto il mondo. È stato anche interprete di numerosi film, in Europa e negli Stati Uniti; fra i più noti: The love parade (Il principe consorte, 1929); The merry widow (1934); Folies Bergère (1935); L' ...
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Critico letterario (Roma 1900 - ivi 1974); si è occupato soprattutto di letteratura contemporanea Italiana, sia come redattore dell'Enciclopedia italiana, del Dizionario Enciclopedico Italiano e del Lessico [...] Universale Italiano, sia nella Nuova Antologia (1931-43), nella Nuova Europa (1944-46), nel Risorgimento liberale (1947-194), nel settimanale Il Mondo (dal 1949) e nella Stampa. Ha diretto due collezioni di letteratura e di critica: Nuova biblioteca ...
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Brunello. Sceneggiatore e regista italiano (Tirano, Sondrio, 1924 - Roma 1989), fratello di Gian Luigi. Dotato di grande creatività, collaborò con R. Rossellini (Europa ' 51, 1952; Era notte a Roma, 1960); [...] ma soprattutto con F. Fellini per le sceneggiature dei suoi film più famosi, da La strada (1954) a Le notti di Cabiria (1957); da La dolce vita (1960) a 8 1/2 (1963), due nominations all'Oscar, a Giulietta ...
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Uomo politico austriaco (Vienna 1879 - Zurigo 1960), figlio di Viktor. Fu uno degli esponenti del partito socialdemocratico austriaco e direttore della rivista politica Der Kampf. Per protestare contro [...] (socialista), a Londra (1923-25), a Zurigo (1925-35; nel 1934 era stato esiliato dall'Austria) e a Bruxelles (1935-40). Esule in America nel 1940, vi tenne la presidenza dell'Austrian Labour Committee fino al 1946, quando fece ritorno in Europa. ...
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Musicista italiano (Barletta 1914 - Brescia 2005). Studiò al conservatorio di Santa Cecilia in Roma, perfezionandosi in direzione d'orchestra con B. Molinari. Svolse intensa attività direttoriale nei teatri [...] d'opera e nelle sale da concerto d'Europa e d'America. Direttore stabile dell'Orchestra sinfonica della RAI di Milano (1945-52), fu in seguito direttore della Chicago symphony orchestra (1955-58), della Philharmonic orchestra di Londra (1958) e, di ...
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Pseudonimo del regista Maximilian Oppenheimer (Saarbrücken 1902 - Amburgo 1957). Attore e regista teatrale, avvicinatosi al cinema nel 1930, si fece presto notare con Liebelei (Amanti folli, 1932), un [...] origini ebree, assunse la cittadinanza francese, in Italia, in Svizzera, negli USA, dove riparò nel 1941, e di nuovo in Europa dagli anni Cinquanta. Tra i suoi film, notevoli per il personalissimo linguaggio scenico e per l'analisi dei sentimenti e ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...