Figlio di Alberico di Spoleto e di Marozia (m. Roma 954), reagendo (questa la tradizione) a un'offesa fattagli da Ugo di Provenza, re d'Italia, terzo marito della madre (932), con l'aiuto dell'aristocrazia [...] l'impegno di eleggere pontefice, alla morte di Agapito, suo figlio Ottaviano. Nella disgregazione politica e civile dell'Europa del sec. 10º il tentativo di A. spicca tra gli analoghi episodî a carattere locale per aver sviluppato coerentemente ...
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Attrice svedese (Stoccolma 1915 - Londra 1982). Esordì nel cinema nel 1935 e, sotto la direzione di G. Molander, acquisì in breve notorietà (Intermezzo, 1937) per quella profondità di espressione, triste [...] , si trasferì in Italia; è in questo periodo che acquista una maggiore profondità espressiva in film quali Stromboli (1950), Europa '51 (1952), Viaggio in Italia (1954), Die Angst (1954), tutti diretti da Rossellini. Tornò in seguito a parti meno ...
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Famiglia normanna, di piccoli feudatari di Hauteville-le-Guichard (od. dipartimento della Manica), il cui primo personaggio è un Tancredi (sec. 10º-11º). I figli di lui, valorosi, avidi e senza scrupoli, [...] . Con lui finiva la dinastia, che nel periodo del suo massimo splendore era stata una delle più potenti d'Europa, imparentata con numerose famiglie regnanti o di grandi feudatari, e l'Italia meridionale e la Sicilia passavano agli Hohenstaufen ...
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Generale francese (Bona, Algeria, 1888 - Parigi 1967). Partecipò alla campagna del Marocco (1912-14) e alla prima guerra mondiale; comandante di divisione (1940), fu catturato nella regione di Lilla dopo [...] ; quindi (1947) fu residente generale in Marocco e (1951-56) capo del settore centrale di tutte le forze della NATO in Europa. Nel 1952 fu nominato maresciallo di Francia e fu chiamato a far parte dell'Académie française. Nel 1961 la sua ferma ...
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Cardinale e uomo di stato (Roma 1757 - ivi 1824). Giudice del tribunale della segnatura e uditore di Rota, incaricato nel 1797 di organizzare l'esercito pontificio, diede le prime prove della sua abilità [...] di stato, si sforzò di salvare il dominio temporale dei papi, con coraggiose riforme (libertà di commercio, ecc.), e rialzò in Europa il prestigio della S. Sede col concordato di Francia del 15 luglio 1801. Ma Napoleone non tardò a riconoscere in lui ...
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Uomo politico statunitense (West Branch, Iowa, 1874 - New York 1964); ingegnere minerario, fu (1914-17) presidente della Belgian relief commission, poi (1917-19) commissario ai viveri degli Stati Uniti [...] il New Deal di Roosevelt (1934), e alla vigilia della seconda guerra mondiale si batté per il non intervento in Europa, pur organizzando il fondo di soccorso alla Finlandia (1939); durante la guerra fu quasi sempre contrario a Roosevelt, osteggiando ...
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Pittore e scultore italiano (n. Firenze 1946). Formatosi a Firenze all'Accademia di belle arti, ha viaggiato in India, in Turchia e in Europa, prima di stabilirsi a Roma nel 1970. Inizialmente orientato [...] verso l'arte concettuale, a metà degli anni Settanta Ch. si è accostato alla figurazione, emergendo tra i protagonisti della transavanguardia. Dal 1981 si è trasferito a New York, lavorando tra gli Stati ...
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Uomo politico (Buenos Aires 1780 - Cadice 1845). Partecipò alla resistenza contro le invasioni britanniche del 1806-07 e al moto indipendentista del maggio 1810. Convinto centralista, fu segretario della [...] giunta rivoluzionaria e ispiratore della politica del primo triunvirato (1811-12), quindi svolse incarichi diplomatici in Europa (1814-20). Come ministro dell'Interno e degli Esteri nel governo di M. Rodríguez (1821-24), R. avviò una serie di riforme ...
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Prelato (Nigoline, Iseo, 1831 - ivi 1914); sacerdote (1855), insegnò teologia a Brescia, fu poi prevosto a Lovere (1866) e vescovo di Cremona (1871; preconizzato, 1867). Dopo l'unità d'Italia, espresse [...] fondare (1900), d'accordo col governo italiano, l'Opera B. per fornire assistenza religiosa e sociale agli emigranti italiani in Europa. I buoni rapporti che B. intrattenne con Margherita di Savoia, A. Fogazzaro, ecc. resero popolare la sua figura di ...
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Storico inglese di origine ebraico-polacca (Wola Okrzejska 1888 - Londra 1960); trasferitosi (1906) a Oxford, naturalizzato, lavorò nel tempo di guerra per la propaganda del Foreign Office e pubblicò saggi [...] ricostruzione biografica delle singole personalità. Nei suoi studî di storia diplomatica contemporanea, Diplomatic prelude, 1938-39 (1948) e Europe in decay: a study in disintegration, 1936-40 (1950), mosse alle democrazie occidentali, su un piano di ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...