PAOLI, Sebastiano
Maria Pia Paoli
PAOLI (Pauli), Sebastiano. – Nacque a Lucca il 1° aprile 1720, primogenito dei cinque figli di Pietro, medico noto e apprezzato soprattutto nel campo della litotomia. [...] (Firenze 1761), aveva tessuto un ampio quadro dei vari esperimenti compiuti in Italia e all’estero e non solo in Europa, ma anche in India e Cina. Come già Manetti, anche Paoli denunciava l’ostilità che incontrava tale pratica medica nonostante ...
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GANDINI, Carlo
Calogero Farinella
Nacque a Verona "honestis parentibus" nel 1705 e nella città scaligera ebbe la prima formazione in un istituto tenuto da religiosi. Completò gli studi superiori di [...] ), pp. 343 ss., 415 s., 419 ss.; F. Cirenei, Un grande teorico del Settecento: C. G., Pisa 1961; D. Bo, L'Europa medica nella Genova settecentesca. Alle origini dell'Università, in Misc. storica ligure, XIII (1981), pp. 23-47, 115-131, 133; B. Fadda ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] regolamentate da legislazioni sanitarie; all’università di Bologna, Mondino de’ Liuzzi instaurò, per primo in Italia e in Europa, lo studio diretto dell’anatomia umana.
Soprattutto a Leonardo da Vinci spetta il merito di essersi emancipato da ogni ...
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vaiolo medicina Malattia infettiva acuta, contagiosa ed epidemica, di natura virale, caratterizzata da un tipico esantema vescicolopustoloso. Può colpire, oltre l’uomo, diversi animali, nei quali, a seconda [...] nel mondo arabo e da qui nel Nord Africa e in Spagna fino ai Pirenei. I crociati lo reintrodussero poi periodicamente in Europa di ritorno dal Medio Oriente. Nel 1518 la malattia fece la sua prima comparsa nel Nuovo mondo fra gli abitanti dell’isola ...
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Biologia
Processo, naturale o artificiale, che porta all’ottenimento di cellule, individui o geni, tutti identici fra loro (cloni). Nel caso della riproduzione asessuale (agamica o vegetativa) degli organismi, [...] del miglioramento della salute dell’uomo stesso. A questo proposito, nel 1998 il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa ha approvato un protocollo addizionale alla Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina (1997), sancendo il divieto ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] di fondare i diritti morali individuali viene soddisfatta nelle più diverse maniere anche nelle culture filosofiche dell’Europa continentale. Così, la filosofia di lingua tedesca, in particolare attraverso gli strumenti dell’ermeneutica, ha cercato ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] libri di L.F. Baum, soprattutto Il Mago di Oz (1900), in cui predomina l’invenzione fantastica. Enorme seguito, più in Europa che in madrepatria, hanno avuto i romanzi di J. London: Il richiamo della foresta (1903); Zanna Bianca (1906); Martin Eden ...
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Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo; è avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di f., caratterizzata dal desiderio imperioso [...] e in alcuni paesi dell’America Centrale e Meridionale. Certo, in alcune aree le carestie sono state sconfitte, soprattutto in Europa (dove l’ultima carestia catastrofica si è avuta in Irlanda nella seconda metà degli anni 1840), in conseguenza dell ...
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Succo condensato (detto anche meconio) ottenuto per incisione delle capsule di Papaver somniferum, pianta erbacea originaria dell’Asia Minore e coltivata in India, Cina, Giappone, Afghanistan, Macedonia, [...] di analettici, eccitanti nervini, diuretici ecc.
L’uso dell’o. come droga, sviluppatosi in tempi antichi nell’Asia occidentale e in Europa, si propagò attraverso la Persia e l’India nella Cina verso la fine del 15° sec., divenendo una delle più gravi ...
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fecondità Attitudine a procreare.
Antropologia
A tutti i livelli culturali, dalle civiltà di cacciatori e raccoglitori preistorici (Paleolitico) e odierni, alle civiltà cerealicole, il produrre naturale [...] di f. generale della donna. Quest’ultimo indice oscilla intorno a valori compresi fra il 50 e il 70‰ in Europa. Le cause più importanti di differenziazione sono: l’effettiva incidenza delle pratiche contraccettive per la limitazione volontaria delle ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...