Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di demografia e statistica
Rosella Rettaroli
Parlare di una scuola di demografia e statistica individuandone genesi ed evoluzione nel periodo tra l’unificazione italiana e la metà del secolo [...] scelte di Bodio verso le indagini esaustive e contro i primi tentativi di indagini campionarie sviluppate nel nord Europa; atteggiamento rafforzato in seguito dagli statistici italiani (Favero, Trivellato 2000, p. 84).
A ciò si aggiunga la critica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Programmazione economica e politica industriale
Fabio Lavista
Dai primi studi empirici sui consumatori all’econometria
La programmazione è un’opzione che si presenta ogniqualvolta sia necessario prendere [...] le raccolte sistematiche di dati sulle condizioni di vita delle classi lavoratrici si andarono diffondendo un po’ in tutta l’Europa: si registrarono così estese indagini sulla povertà in Sassonia, in Prussia e in Belgio.
L’altro e parallelo campo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] sviluppare la forza diffusiva nelle persone. Anche per l’esperienza storica del Regno di Napoli, noto in tutta l’Europa del tempo per la corruzione delle leggi e degli amministratori, Genovesi e Filangieri confidavano poco nello strumento delle pene ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giusnaturalismo
Roberto Lambertini
Secondo Guido Fassò (Giusnaturalismo, in Dizionario di politica, diretto da N. Bobbio, N. Matteucci, G. Pasquino, 1983, ad vocem),
il giusnaturalismo è la dottrina [...] . Furto e mercato nella storia dell’Occidente, Bologna 2009.
I beni di questo mondo. Teorie etico-economiche nel laboratorio dell’Europa medievale, Atti del Convegno della Società italiana per lo studio del pensiero medievale (S.I.S.P.M.), Roma (19 ...
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Maturità economica
Charles P. Kindleberger
Introduzione
L'espressione 'maturità economica' non è del tutto univoca: essa può indicare una fase di intenso sviluppo economico successiva a un periodo di [...] 'età dell'oro', in Francia gli anni dal 1945 al 1975 'i trent'anni gloriosi'. In tale lasso di tempo dapprima l'Europa e il Giappone recuperarono terreno nei confronti degli Stati Uniti, e poi il Giappone e la Germania si posero all'avanguardia nel ...
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Cameralismo
Pierangelo Schiera
1. Introduzione
Il cameralismo non è fenomeno facile da definire preliminarmente, sulla base di criteri interni attinenti, come di consueto, ai contenuti della sua esistenza [...] del basso livello di elaborazione teorica del cameralismo, in confronto con le scuole di pensiero che, altrove in Europa, si dedicavano ai problemi della nuova politica. In realtà, il cameralismo sembra rispecchiare, proprio nella sua pragmaticità e ...
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Economia-mondo
Michele Rostan
Il termine e la sua origine
Il termine 'economia-mondo' è la traduzione del termine inglese world-economy e di quello francese économie-monde. Quest'ultimo è tratto, a [...] Anderson and Wallerstein, in "Comparative politics", 1978, X, pp. 419-438.
Hunt, V.F., The rise of feudalism in eastern Europe: a critical appraisal of the Wallerstein 'world-system' thesis, in "Science and society", 1978, XLII, pp. 43-61.
Kimmel, M ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] periodo compreso fra il 1960 e il 1980 quando nel nostro Paese sono stati adottati i modelli socialdemocratici del Nord Europa. È di notevole interesse ripercorrere il momento formativo dello Stato sociale del nostro Paese anche perché il dibattito ...
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ESTERLE, Carlo
Claudio Pavese
Nacque a Trento il 1° nov. 185 3 da Carlo e da Maria Rizzi. Il padre, medico e docente di ostetricia, fu, nel 1848, delegato tirolese all'Assemblea costituente di Francoforte, [...] sull'Adda con una potenza installata di 9.500 kw (che al momento della sua inaugurazione sarebbe stato il maggiore d'Europa) e l'elettrificazione della rete traniviaria urbana. La caduta della Banca generale, alla quale la Edison si appoggiava, e la ...
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JUNG, Guido
Nicola De Ianni
, Nacque a Palermo il 1° febbr. 1876 da Mario, discendente da una famiglia israelita d'origine svizzero-tedesca, e Natalìa Randegger.
Dal gennaio 1867 il padre era stato [...] febbraio e marzo 1922 fu in missione a Londra, come delegato per la costituzione del Consorzio per la ricostruzione dell'Europa orientale. Nell'aprile e nel maggio del medesimo anno fu tra i rappresentanti italiani alla conferenza monetaria di Genova ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...