Calciatore argentino (Lanus, Buenos Aires, 1960 - Tigres, Buenos Aires, 2020), mezzala di grandi qualità tecniche, uno dei maggiori talenti nella storia del calcio. Dopo aver giocato in Argentina nelle [...] fila dell'Argentinos Juniors (1976-81) e del Boca Juniors (1981-82), si è trasferito in Europa (1982), nel Barcellona. Ingaggiato dal Napoli (1984), è diventato il simbolo dell'intera città, guidando la squadra alla conquista di due scudetti (1987, ...
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Diplomatico e storico statunitense (Milwaukee 1904 - Princeton, New Jersey, 2005); formulò per primo nel 1947 la cosiddetta dottrina Truman. Salvo due brevi parentesi (1952-53 e 1961-63, quando fu rispettivamente [...] anni Cinquanta, di una politica tendenzialmente neoisolazionista, sostenne la necessità di un disimpegno militare graduale e bilanciato dall'Europa e fu stato contrario alla guerra nel Vietnam e in generale agli interventi militari nel Terzo Mondo in ...
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Storico e uomo politico russo (Mosca 1859 - Aix-les-Bains 1943), dal 1897 prof. di storia generale all'univ. di Sofia. Rientrato in Russia, vi pubblicò i suoi primi Očerki po istorii russkoj kultury ("Saggi [...] di storia della cultura russa", 3 voll., 1896-1903); dopo un secondo periodo di viaggi in Europa, fu tra i fondatori (1905) del partito costituzionale democratico o dei "cadetti". Deputato alla 3a e alla 4a Duma, dal febbraio 1917 fu ministro degli ...
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Uomo politico francese (Montpellier 1912 - Parigi 1990). Studioso di etnologia, fu vicedirettore del Musée de l'homme (1937-39). Nel 1940 raggiunse in Inghilterra de Gaulle e, dopo la liberazione, fu ministro [...] , tornò in Francia in seguito a un'amnistia (1968); successivamente rappresentò la Francia presso il Consiglio d'Europa (1973) e divenne membro dell'Académie française (1983). Scrisse varî volumi sulle antichità azteche, Archéologie et anthropologie ...
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Figlio (n. circa 956 - m. 1015) del principe Svjatoslav, nel 970 succedette al padre a Novgorod mentre i fratelli Jaropolk e Oleg succedevano rispettivamente a Kiev e nella regione di Drevljan. Coinvolto [...] e dal possedere un'adeguata organizzazione unitaria. Di fondamentale importanza per lo stato russo e per la civiltà dell'Europa orientale furono la conversione di V. al cristianesimo (988) e le sue nozze con la principessa bizantina Anna, sorella ...
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Uomo politico ateniese (n. 540 a. C. circa - m. prima del 462), figlio di Lisimaco. Contribuì alla cacciata dei tiranni (510) e partecipò alla battaglia di Maratona (490). Fu arconte nel 489-88 e poco [...] guerra il ricavato delle nuove miniere del Laurio e fu perciò ostracizzato. Amnistiato in occasione della spedizione di Serse in Europa (480), accorse a Salamina e partecipò a quella battaglia. Nel 478-77 partecipò, forse a capo delle forze ateniesi ...
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Uomo politico (Loreto Aprutino 1888 - Roma 1969), prof. di economia e politica agraria nell'univ. di Roma (dal 1927). Più volte decorato al valor militare, deputato fascista (1921), dopo la marcia su Roma [...] amnistiato. Op. princ.: Storia e ordinamento del credito agrario nei diversi paesi (1929), Le riforme agrarie del dopoguerra in Europa (1931), La cooperazione agraria in Italia (1932), La economia dei cereali nell'Italia e nel mondo (1934), I cereali ...
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Scrittore (Milano 1896 - Napoli 1961). Condirettore, dal 1928 al 1934, dell'Italia letteraria; direttore (1946-1948) della rinnovata Fiera letteraria e, dal 1952, della rivista L'approdo letterario, collaboratore [...] , spesso felicemente, con le esperienze stilistiche della Ronda. Pubblicò anche varî volumi di saggistica e polemica letteraria (Scrittori d'Europa, 1928; Le carte parlanti, 1941; Un europeo d'Italia, 1951; L'uso della parola, 1958; I grandi ospiti ...
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Sindacalista e uomo politico inglese (Winsford, Somerset, 1881 - Londra 1951); di famiglia poverissima, esercitò i più umili mestieri; associato dal 1910 nell'organizzazione sindacale dei portuali, nel [...] 'impero e dell'imperialismo britannico sostenendo l'autogoverno in Birmania, in India, a Ceylon, a Malta e a Terranova. Con il patto di Bruxelles collaborò all'avviamento verso l'unità dell'Europa occidentale. Si dimise il 13 marzo 1951 per malattia. ...
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Figlio (Mosca 1818 - Pietroburgo 1881) dello zar Nicola I, succedette al padre il 2 marzo 1855. Conclusa subito la guerra di Crimea (trattato di Parigi, 1856), intraprese l'esecuzione di un vasto piano [...] (1877) contro la Turchia, intrapresa da A. nonostante le sue tendenze pacifiste e la sua politica di raccoglimento in Europa per avere mani libere in Asia, mentre vendeva l'Alasca agli Stati Uniti (1867). Stava iniziando una politica interna più ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...