Terzogenito (Chambéry 1528 -Torino 1580) del duca Carlo III e di Beatrice di Portogallo. Al servizio dell'imperatore Carlo V e di Filippo II d'Asburgo, si distinse in particolare per la sconfitta inferta [...] evitare ogni possibile ripetersi del disastroso periodo d'occupazione franco-spagnola: e va sottolineato che fra i primi in Europa formò, sia pure tra difficoltà, un esercito costituito di forze locali. Insieme con le forze di terra organizzò anche ...
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Cossiga, Francesco. - Uomo politico e giurista italiano (Sassari 1928 - Roma 2010). Deputato e senatore della DC, nelle cui vesti fu ministro, presidente del Consiglio e presidente del Senato, nel 1985 [...] 1998 nell'ingresso nel governo D'Alema. Nel febbraio 1999 uscì dall'UDR (divenuta in apr. Unione democratici per l'Europa, UDEUR). Nell'autonomia offerta dalla carica di senatore a vita, negli anni successivi ha sostenuto nel voto di fiducia governi ...
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Famiglia che deve il suo nome al castello di Zollern nella Svevia, e riporta le sue fortune a Federico III conte di Zollern, fautore degli Hohenstaufen, il cui matrimonio con Sofia, figlia del conte Corrado [...] 'anni e nel corso delle lotte di Luigi XIV con l'Impero, rafforzò oltremodo la posizione dei H. in Germania e in Europa. Con Federico, I come re di Prussia, figlio del Grande Elettore Federico Guglielmo, la dinastia ottenne nel 1701 il titolo reale ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco (Augusta 1898 - Berlino 1956). Nato da genitori di agiata borghesia, frequentò gli ambienti dell'avanguardia artistica monacense e berlinese abbandonando, senza concluderli, [...] esilio nel 1933, fu successivamente in Svizzera, Danimarca, Svezia, Finlandia e Stati Uniti, da dove nel 1948 rientrò in Europa, stabilendosi a Berlino Est. Qui, insieme alla moglie Helene Weigel, fondò nel 1949 il Berliner Ensemble, cui dedicò quasi ...
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Uomo politico statunitense (Shadwell, Virginia, 1743 - Monticello, Virginia, 1826). Sostenne la ribellione delle colonie americane contro la Gran Bretagna, redigendo la Dichiarazione d'indipendenza (4 [...] (1789), fu fautore di una federazione decentrata, di un'economia a base agraria e di una politica di isolamento dall'Europa, scontrandosi con A. Hamilton e ponendo le basi del Partito repubblicano. Presidente dal 1801 al 1809, nel 1803 acquistò dalla ...
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Figlio (Carskoe Selo 1868 - Ekaterinburg 1918) di Alessandro III, zar dal 1894. Poche figure di sovrano sono state discusse e criticate come quella di N., di cui si è posta in rilievo l'incapacità a reggere [...] ministro delle Finanze S. J. Witte per la modernizzazione economica dell'impero. Favorevole al mantenimento dello status quo in Europa (nel 1899 promosse la conferenza per la pace dell'Aia), lo zar seguì invece una politica espansionistica in Estremo ...
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Myrdal, Karl Gunnar. - Economista e uomo politico svedese (Skattungbyn, Orsa, 1898 - Stoccolma 1987). Docente di Politica economica all’Università di Stoccolma, ha affiancato all’attività scientifica [...] per i piani economici, ministro dell'Industria e commercio (1945-47), segretario esecutivo della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (1947-57).
In campo economico M. si è dedicato soprattutto allo studio di problemi monetari ...
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Generale e uomo politico statunitense (Denison, Texas, 1890 - Washington 1969).
Esponente del Partito repubblicano, fu presidente della repubblica statunitense (eletto nel 1952; confermato nel nov. 1956). [...] (vertice di Ginevra del 1955). Dopo la morte di Dulles (maggio 1959) accentuò il suo impegno in politica estera (viaggi in Europa, Asia e Nord-Africa nel dic. 1959, in America Latina ed Estremo Oriente nel 1960); l'avvio di un processo di dialogo ...
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Figlio (Firenze 1768 - Vienna 1835) di Leopoldo di Asburgo-Lorena, granduca di Toscana e poi Leopoldo II imperatore, e di Maria Luisa, figlia di Carlo III di Spagna, fu inviato nel 1784 a Vienna, dove [...] Metternich, nel 1813 entrò nella grande alleanza, decisiva, contro l'imperatore dei Francesi, divenendo l'antesignano dell'Europa monarchica e conservatrice. In seguito ai deliberati del congresso di Vienna fu rafforzata molto, sia politicamente sia ...
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Matematico (n. Pisa 1175 circa - m. 1235 circa). È da considerarsi, per il suo Liber abbaci (1202; rielaborato nel 1228) e per la sua Practica geometriae (1220) tra i più grandi matematici del Medioevo. Influenzato [...] in 15 capitoli) il F. espone la numerazione posizionale indiana (adottata dagli Arabi), fino a quel momento ignorata o quasi in Europa, e tratta di una gamma assai vasta di problemi: dalle operazioni elementari con le cifre arabe a un complesso di ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...