La disfatta dell’esercito britannico a Yorktown e il trattato di Parigi due anni dopo, con cui viene riconosciuta l’indipendenza delle colonie americane dalla Gran Bretagna, segnano la nascita di una nuova [...] Bretagna del 1812. Questo portò l’autore a spostarsi nel 1815 in Inghilterra per motivi economici. Il viaggio in Europa diviene un elemento centrale nella formazione letteraria dell’autore e, insieme alla ricezione positiva dei suoi racconti da parte ...
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Il XX secolo fu per l’Europa occidentale l’inizio di una serie di profonde trasformazioni a livello culturale e materiale. La seconda rivoluzione industriale e gli straordinari progressi in campo tecnologico [...] e scientifico posero l’uomo occidentale dinanzi ad una profonda crisi di valori. Se la modernità e il progresso erano stati accolti con iniziale entusiasmo, furono in seguito oggetto di critica e di sospetto, ...
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L’ingresso nel processo penale italiano della prova neuroscientifica ha da pochi anni aperto nuovi orizzonti e sollevato ampi dibattiti. La giurisprudenza italiana ha assunto in Europa un ruolo pionieristico [...] con riferimento all’utilizzo in sede penale del bagaglio delle neuroscienze cognitive e della genetica, pur mantenendo ancora un atteggiamento di sospetto verso determinate tecniche. Sebbene talune sentenze ...
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È cosa nota anche a chi non conosce approfonditamente la linguistica che la lingua che parliamo va incontro a continui cambiamenti. Nascono nuove parole, altre vengono abbandonate, le lingue si evolvono [...] . J. Hopper, E. C. Traugott, Grammaticalization, Cambridge University Press 2003 e C. Lehmann, Thoughts on Grammaticalization, Lincom Europa 1995.
Di approccio decisamente antropologico, ma non meno complesso dal punto di vista della linguistica, è B ...
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Nel 1932, in un’intervista con uno dei più noti giornalisti europei, Emil Ludwig, Mussolini parve riconoscere delle vere e proprie similitudini tra la rivoluzione fascista in Italia e la coeva rivoluzione [...] diversa e potenzialmente superiore. Se la rivoluzione russa era pur sempre la rivoluzione di un Paese asiatico traslato in Europa, quella italiana si assumeva l’onere della rinascita di tutta la civiltà occidentale. «Roma o Mosca? Roma» fu la ...
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Gli anni Sessanta ebbero un effetto di “liberazione” da vincoli personali e comunitari divenuto assai presto proverbiale . La loro fama, innervata attorno alla cima del famigerato Sessantotto, non è immeritata. [...] del paese, l’altro al sistema di segregazione razziale che datava agli ultimi decenni dell’Ottocento. Nell’Europa orientale le rivendicazioni giovanili e operaie convergevano verso quello stato di diritto, promesso all’indomani della liberazione dal ...
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Era il 1° giugno 1919 quando l'Italia concesse ai sudditi della sua colonia in Tripolitania gli Statuti, una serie di accordi per il riconoscimento di uno status di parziale cittadinanza alle popolazioni [...] Africa Orientale tra il 1887 e il 1941. Questi numeri, certo in linea con quelli delle principali potenze coloniali dell'Europa occidentale, non sono ancora entrati nel dibattito pubblico italiano, se si pensa alle poche parole spese ancora nel 2005 ...
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I critici letterari Erich Auerbach e Walter Benjamin nacquero nel 1892 nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie della alta borghesia ebraica. Nel 1921 i due collaborarono, insieme ad altri [...] pubblicati da Benjamin in vita. Con l’avvento del nazismo entrambi furono costretti all’esilio: errando per l’intera Europa Benjamin; a Istanbul prima e negli Stati Uniti poi Auerbach.
Grazie all’osservazione delle riforme di Kemal Atatürk, padre ...
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Il paradosso della "vittoria mutilata"
Nel 1918 l’Italia era una delle nazioni vincitrici della Grande Guerra, assieme alla Francia, al Regno Unito e agli Stati Uniti. In un colpo solo era stato spazzato [...] durante la Terza Guerra d’Indipendenza nel 1866. La Regia Marina, infine, era diventata la terza più importante d’Europa, dopo quella britannica e quella francese e, con la fine del controllo asburgico, poteva dirsi pienamente padrona dell’Adriatico ...
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Quando si parla di “profeta”, si indica, in realtà, una figura complessa e molto difficile da descrivere nei suoi tratti specifici. Tutte le religioni della storia, in misura maggiore o minore, sono ricche [...] di figure profetiche, sia che si guardi allo spazio (dall’Africa all’Asia, dall’Europa alle Americhe), sia che si considerino le diverse forme che il "profeta" ha assunto nel tempo (dagli sciamani ai manteis greci, dai visionari medievali alle forme ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...
europirla
s. m. e agg. inv. (spreg.) Governante o sostenitore dell'Unione europea considerato incapace. ◆ Nell’Europa “invertebrata – taglia corto Buonanno [Gianluca, ndr] – non ci sono euroscettici ed europeisti ma solo europirla che non...
(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece i suoi limiti orientali.
In origine...
Europa Verde (EV). - Partito politico italiano fondato nel 2021, nel quale sono confluiti movimenti ambientalisti tra cui la Federazione dei Verdi. Nato come lista elettorale presentatasi alle elezioni europee del 2019, non ha raggiunto la soglia...