eurocentrismo
Tendenza a considerare l’Europa come centro politico, culturale ed economico del mondo, sia nel senso dell’egemonia nella politica mondiale (e in tal senso l’e. fu di fatto superato dopo [...] la Seconda guerra mondiale) sia sul piano culturale, muovendo dal presupposto – dichiarato o implicito – di una sostanziale superiorità della civiltà europea (o occidentale in genere), e giudicando le ...
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Diplomatico e storico indiano (Alleppey, Travancore, 1895 - Misore 1963); prof. all'univ. musulmana di Aligarh (1919), direttore del Hindustan Times (1925), ministro dell'Educazione del Bikaner (1939-43), [...] storiografica di P. è basata su una radicale rivendicazione della cultura e della civiltà del Terzo Mondo contro ogni eurocentrismo. Opere principali: History of India (1956); Asia and western dominance (1956; trad. it. 1958); The problems of new ...
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BUONDELMONTI, Giovanni, detto il Vecchino
Ugo Tucci
Di uno dei rami della nobile famiglia, nacque a Firenze il 20 maggio 1540 da Raffaello di Giovanni e da Margherita di Giovanni da Panzano. Dal padre, [...] con preziosissimi orecchini che gli arrivavano fino alle spalle, il monarca gli sembra tuttavia non privo di maestà. L'eurocentrismo del viaggiatore diventa ancora più marcato nella descrizione dei costumi degli Indiani, gente che "non tiene fede, e ...
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I cristianesimi nella storia
Alberto Melloni
Ogni sete di conoscenza, inclusa quella di conoscenza storica, nasce da una spinta complessa: intellettuale, politica, psicologica, spirituale, che la pratica [...] che, da una storia che leggeva le vicende cristiane come articolazione in periferie geografiche o teologiche di un eurocentrismo divenuto più orgoglioso delle sue «radici» monoreligiose a valle della Shoah, si è iniziato a percepire un pluralismo ...
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dispotismo
Governo esercitato da una sola persona o da un ristretto gruppo di persone in modo assolutistico e arbitrario, senza alcun rispetto per la legge. Il d. è uno dei concetti politici che, illustrato [...] ’assolutismo. La categoria superò la crisi del pensiero illuministico, accentuando il proprio carattere di sublimazione dell’eurocentrismo. La staticità che veniva riconosciuta nei Paesi dominati dal d. orientale fu successivamente interpretata da K ...
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L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] culture non possedessero conoscenze naturali utili e significative; non possiamo qui seguire Jenisch nel suo arrogante eurocentrismo. Non ci occupiamo della conoscenza naturale extraeuropea soltanto perché essa ha influito poco sugli sviluppi in ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] , o di paesi ex coloniali, mentre la 'nuova storia d'oltremare' continua a essere, anche nella versione più critica dell'eurocentrismo, opera di storici europei, vale a dire operanti in strutture di ricerca dell'area 'europea' e interni ai metodi e ...
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eurocentrismo
s. m. [der. di eurocentrico]. – La tendenza a considerare, soprattutto in passato, l’Europa come centro politico, culturale ed economico del mondo, spec. in fatto di direzione della grande politica mondiale: la fine dell’e. dopo...
eurocentrico
eurocèntrico agg. [comp. di euro- e centro, sul modello di geocentrico, ecc.] (pl. m. -ci). – Che tende a considerare l’Europa come il centro del mondo (v. eurocentrismo); è in uso anche (e oggi meno com.) la forma europocentrico.