L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] popolazione europea in funzione di una sua presunta discendenza da un popolo antico idealizzato. Eurocentrismo e nazionalismo caratterizzano, quindi, molte delle ricerche antropologiche ottocentesche conferendo loro un consistente spessore ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I cabinets
Krzysztof Pomian
I cabinets
Dal XVI al XVIII sec., il cultore di storia naturale esercita la sua attività generalmente in un cabinet, [...] i criteri stessi della valutazione di ciò che era raro, ma agì più in profondità mettendo in discussione l'eurocentrismo spontaneo e inconscio dei naturalisti, la loro tendenza a scorgere nel consueto una norma a cui andava ricondotto tutto ...
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eurocentrismo
s. m. [der. di eurocentrico]. – La tendenza a considerare, soprattutto in passato, l’Europa come centro politico, culturale ed economico del mondo, spec. in fatto di direzione della grande politica mondiale: la fine dell’e. dopo...
eurocentrico
eurocèntrico agg. [comp. di euro- e centro, sul modello di geocentrico, ecc.] (pl. m. -ci). – Che tende a considerare l’Europa come il centro del mondo (v. eurocentrismo); è in uso anche (e oggi meno com.) la forma europocentrico.