Studio delle culture umane, delle loro forme e dei loro processi di trasformazione. Oggetto specifico dell’e., come dell’antropologia culturale (➔ antropologia), sono tecniche, costumi, credenze, forme [...] a lungo scarsa di ricerche sul campo, sia per mancanza di interesse, data la predominanza della nostra tradizione umanistica eurocentrica, sia per carenza, fino agli anni 1930, di più diretti interessi coloniali, sia per la negativa influenza del ...
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Il culto dei monumenti
Claudio Varagnoli
Patrimonio e patrimoni
Poco più di un secolo fa, il grande storico dell’arte Alois Riegl tracciò l’origine e lo sviluppo del «culto dei monumenti», individuando [...] mille distinzioni, che vanno dalla inalterabile tradizione italiana alla vivacità dei Paesi asiatici o all’insofferenza per l’eurocentrismo manifestata dai Paesi ex coloniali.
Il ruolo marginale che sembra oggi rivestire la conoscenza del mondo greco ...
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Stato soggettivo d’incertezza, da cui risulta un’incapacità di scelte teoretiche o pratiche, essendo gli elementi oggettivi considerati insufficienti a determinarle in un senso piuttosto che in quello [...] segnata dalla crisi della cultura rinascimentale, dalla rottura dell’unità del popolo cristiano e dalla fine dell’eurocentrismo: Montaigne ne sarà il portavoce più raffinato e sensibile. La fine delle certezze tradizionali, la consapevolezza che ...
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BUONDELMONTI, Giovanni, detto il Vecchino
Ugo Tucci
Di uno dei rami della nobile famiglia, nacque a Firenze il 20 maggio 1540 da Raffaello di Giovanni e da Margherita di Giovanni da Panzano. Dal padre, [...] con preziosissimi orecchini che gli arrivavano fino alle spalle, il monarca gli sembra tuttavia non privo di maestà. L'eurocentrismo del viaggiatore diventa ancora più marcato nella descrizione dei costumi degli Indiani, gente che "non tiene fede, e ...
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di Giuseppe Alberigo
Il contesto mondiale nel quale operano le C. c. appare all'inizio del nuovo millennio profondamente mutato. La modificazione politico-ideologica più vistosa riguarda la caduta del [...] di fraternità ('Chiese sorelle') piuttosto che di opposizione. Vi sono inoltre alcune novità assolute: la fine dell'eurocentrismo e la scomparsa dei regimi sovietici. Tutte le Chiese sono presenti in ogni continente e, soprattutto, quelle europee ...
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Sesso e religione
Birgit Heller
La religione ha un sesso?
Per molti anni gli sforzi degli studiosi della religione hanno mirato a raggiungere conoscenze oggettive e avaloriali su Homo religiosus. Al [...] per la sua strada senza toccarla nel fondo. Sul piano scientifico l’androcentrismo è obsoleto così come lo è l’eurocentrismo o l’etnocentrismo. Per comprendere la religiosità umana, ogni singolo problema specifico deve essere considerato dal punto di ...
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Seline Trevisanut
Abstract
La definizione di rifugiati viene analizzata attraverso lo studio principalmente della Convenzione di Ginevra relativa dello status dei rifugiati. L’evoluzione storico-normativa [...] dalla situazione politica e sociale presente in Europa al momento della sua elaborazione. Essa venne infatti criticata per il suo “eurocentrismo”, in particolare a causa dell’art. 1, par. B(1), che restringeva il campo di applicazione materiale della ...
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Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] nostra cultura in quanto comprensiva di esperienze eventualmente specifiche di altre civiltà (tanto per evitare ogni tentazione di eurocentrismo). Comunque sia, pure questo è un motivo di inquietudine per chi intenda occuparsi di poesia, visto che l ...
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BEONIO-BROCCHIERI, Vittorio
Arturo Colombo
Nacque a Lodi il 4 maggio 1902. Figlio unico di Augusto e di Carmela Boggiali, compì gli studi al liceo classico della città natale; poi, all'università di [...] occhi nuovi sul mondo e prendere atto, anche in termini di prospettive culturali, dell'urgente necessità di superare ogni miope eurocentrismo (come avrebbe ribadito più tardi in Europa e oltre, Torino 1967).
Ma la personalità del B., il suo carattere ...
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L'Ottocento: biologia. L'antropologia fisica
Renato G. Mazzolini
L'antropologia fisica
È difficile concepire una dissonanza maggiore tra quanto affermò il farmacista e naturalista Julien-Joseph Virey [...] popolazione europea in funzione di una sua presunta discendenza da un popolo antico idealizzato. Eurocentrismo e nazionalismo caratterizzano, quindi, molte delle ricerche antropologiche ottocentesche conferendo loro un consistente spessore ...
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eurocentrismo
s. m. [der. di eurocentrico]. – La tendenza a considerare, soprattutto in passato, l’Europa come centro politico, culturale ed economico del mondo, spec. in fatto di direzione della grande politica mondiale: la fine dell’e. dopo...
eurocentrico
eurocèntrico agg. [comp. di euro- e centro, sul modello di geocentrico, ecc.] (pl. m. -ci). – Che tende a considerare l’Europa come il centro del mondo (v. eurocentrismo); è in uso anche (e oggi meno com.) la forma europocentrico.