BILLY (Billi, Bijlli), Nicola, il Giovane
Fabia Borroni
Figlio di Nicola il Vecchio, fu attivo come incisore a bulino e disegnatore in pieno Settecento, specie nella città di Roma e di Napoli. Tranne [...] opere di Nicola il Vecchio. Il B. incise, per il Museo Capitolino di G. Bottari, i busti di Apuleio,Aristotele,Socrate,Euripide,Erodoto e Due teste incognite, da disegno di Giovan Domenico Campiglia (I, Roma 1741), mentre il busto di Apollo uscì nel ...
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FALCIONI, Gioacchino
Giovanna Odorisio
Figlio di Giovanbattista, nacque a Roma nel 1731 (Pietrangeli, 1983). Il nome del F. compare per la prima volta in una lista di antiquari databile al 1769-1780, [...] solo 800, non riuscendo tra l'altro a vendere le statue moderne, copie dall'antico, raffiguranti Diogene, Zenone, due Putti ed Euripide. Il F. ottenne inoltre che la cifra pattuita fosse tramutata in un vitalizio di 12 scudi al mese (Arch. stor. d ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] gli scriveva il Cesarotti (Lettere di uomini illustri ad A. C., Bassano 1865). Per la loro composizione il C. studiò le Trachinie di Euripide, nonché l'Ercole di Seneca e le Metamorfosi di Ovidio. Ad un solo anno di distanza, il 2 apr. 1796, il C. ne ...
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GAJASSI, Vincenzo
Marco Fabio Apolloni
Figlio di Antonio, nacque a Roma nel 1811 (non nel 1801). Molto precoce è, dunque, il suo esordio come incisore: nel 1826-27 realizzò trenta tavole per illustrare [...] come nel 1843, dovendo eseguire quattro statue di gesso per l'interno del teatro adiacente alla villa (Shakespeare, Racine, Euripide e Rossini, ora distrutte), il G. ricevesse un compenso doppio rispetto a tutti gli altri scultori. Nel 1837 aveva ...
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ASCHIERI, Pietro
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma il 26 marzo 1889, da Emilio, scultore, e da Emma Crispi. Studiò disegno sotto la guida del padre; si laureò a Roma in ingegneria civile nel 1913, dopo [...] di Puccini (Milano, La Scala, 1938), Salomè di Strauss (Roma, Teatro Reale dell'Opera, 1939), Aiace ed Ecuba di Euripide (Siracusa, Teatro Greco, 1939), Rigoletto diVerdi e Tosca di Puccini (Verona, Arena, 1939).
Nel 1932 partecipò insieme con E ...
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CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] 1929); Enrico di Mirval (ovvero Amore è vita, libretto proprio; ibid., 1939); Medea (libretto proprio, dalla omonima tragedia di Euripide; Roma, teatro dell'Opera 1953); il dramma lirico Sacra Terra, in un prologo e tre atti, mai eseguito e composto ...
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Nacque a Palazzolo dello Stella (Udine) il 4 dicembre 1927 da Aldo e da Virginia Gioia.
Gae discendeva da una ricca famiglia originaria di Canneto di Bari (oggi Adelfia) dove era nato (nel 1865) il nonno [...] allestimenti scenici di tre spettacoli: Calderon di Pier Paolo Pasolini, La Torre di Hugo von Hofmannsthal, Le Baccanti di Euripide. Non tardarono a giungere riconoscimenti del suo lavoro anche in questo campo, come il premio Ubu '78 per la migliore ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...