ANDROMACA (᾿Ανδρομάκη)
A. Rumpf*
Figlia di Eetion, sposa di Ettore. Come tale, famosa per la scena del commiato nel libro VI dell'Iliade. Nella leggenda posteriore essa diviene, dopo la conquista di [...] Troia, schiava di Neottolemo (dramma di Euripide con la gelosia di Ermione) e, dopo la sua morte, sposa di Eleno (Vergil., Aen., iii).
Diverse rappresentazioni vascolari, nelle quali si vede il commiato di un guerriero dalla moglie e dal figlio, sono ...
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LAIO (Λάιος)
L. Rocchetti
Figlio di Labdaco della stirpe di Cadino, re di Tebe, padre di Edipo che generò insieme a Giocasta.
Eliano (Varia hist., xiii, 5), Dione di Prusa (x, 24) e gli Scolî di Pisandro [...] alle Fenicie di Euripide (v. 1760) ricordano la passione di L. per il giovane Crisippo, che venne da lui rapito durante una gara nell'ippodromo di Pisa o di Nemea.
La scena del ratto è raffigurata sulla Cista Barberini, da Palestrina, al Museo di ...
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FRIEDERICHS, Karl
W. Fuchs
Archeologo, nato il 17 aprile 1831 a Delmenhorst, morto il 18 ottobre 1871 a Berlino.
Studia filologia classica a Gottinga e a Erlangen, dove nel 1853 si laurea con uno studio [...] sulla funzione del coro in Euripide e Sofocle. Trasferitosi a Berlino nel 1854, si rivolge, sotto l'influsso di Eduard Gerhard, agli studî archeologici. Nel 1855 consegue la docenza a Erlangen con uno scritto sull'importanza che ha avuto per la ...
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MIMAS (Μίμας)
F. Canciani
Gigante; probabilmente in origine divinità dei promontorî, collegata a Posidone ἵππιος (cfr. μιμιχμός, nitrito), in seguito assunse varie determinazioni: coribante, uno dei [...] Bebrici, uno dei Troiani, signore eolico, centauro, ma nota soprattutto come gigante. Sappiamo da Euripide (Ion, 215) che M. era folgorato da Zeus nel frontone occidentale del tempio degli Alcmeonidi a Delfi. Il nome Mimos si legge accanto al gigante ...
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Vedi DION dell'anno: 1960 - 1994
DION (Δῖον)
S. Stucchi
Città della Macedonia, a N-E dell'Olimpo, fu piuttosto luogo di raduno di eserciti che città fortificata.
Archelao vi costruì un tempio di Zeus, [...] uno stadio, un teatro (nel quale fu invitato Euripide), mura di cinta. Da Augusto ricevette il nome di Colonia Iulia Diensis.
Della città antica si sono scoperte tre strade, di cui la principale misura 5 m di larghezza, il teatro, case romane con ...
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SILEO (Συλεύς)
E. Paribeni
Personaggio mitico variamente localizzato in Tessaglia o in Macedonia e noto unicamente come avversario di Eracle.
Le tradizioni che si riferiscono a S. sono apparentemente [...] metà del V sec. a. C. precedono con notevole distacco l'immagine in chiave satirica che emerge dal frammento di Euripide (v. syleus, pittore di).
Si tratta peraltro sempre di un personaggio della categoria dei malvagi puniti. Eracle giunge nella sua ...
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PRASSITHEA (Πραξιϑέα)
G. Becatti
Eroina attica, che secondo una tradizione sarebbe stata figlia del Cefiso e moglie di Eretteo. Poiché, secondo un oracolo, per assicurare ad Eretteo la vittoria su Eumolpo [...] dovuto sacrificare una figlia, P. facendo prevalere il fervido amor di patria su quello materno avrebbe acconsentito al sacrificio.
Euripide aveva esaltato la figura di P.; nella tragedia Erechtheus, di cui si hanno frammenti, fra i quali il lungo ...
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DIONE (Διώνη)
F. Brommer
Divinità femminile greca, già menzionata da Omero nell'Iliade (v, 370, 381) quale madre di Afrodite, mentre Zeus (v, 3 12) ne viene considerato il padre. Anche Esiodo nella Teogonia [...] cita D. in stretta connessione con Afrodite (v. 17). Nel periodo classico Euripide (Hel., 1098) e Platone (Symp., 18o D) chiamano Afrodite figlia di Dione. Nella medesima interpretazione, essa ricorre ancora nell'ellenismo e cioè nell'opera di ...
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IFIGENIA
G. Ambrosetti
(᾿Ιºιγεᾒνεια, Iphigenīa). − Con le varianti del nome Ifianassa ed Ifigone è, secondo la versione più corrente del mito, figlia di Agamennone e Clitennestra.
Appare nell'Iliade [...] contropartita (in Eschilo, Agamennone) per concedere la presa di Troia; la fanciulla viene condotta a forza all'altare. In Euripide (Ifigenia in Aulide) una lettera di Agamennone alla moglie la induce a condurre in Aulide, col pretesto di sposarla ad ...
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CREUSA (Κρέουσα, Κρέοισα, Creūsa)
B. Conticello
3°. - Figlia di Creonte, re di Corinto, moglie di Giasone, dopo che questi ebbe ripudiato Medea.
La vendetta della maga si esercitò su C., cui inviò in [...] dono, come pegno di pacificazione, una veste nuziale avvelenata, entro cui C. morì. La vicenda interessò Euripide e Seneca, che dedicarono al mito due tragedie, intitolate a Medea. Le rappresentazioni figurate si ebbero soprattutto nella pittura ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...