TUCHULCHA
G. Camporeale
Denominazione di un dèmone infernale etrusco, dai tratti animaleschi, raffigurato nel riquadro della Tomba dell'Orco (camera più recente) in cui Teseo e Piritoo sono puniti nell'Ade [...] del IV-II sec. a. C., in Annali delle Università Toscane, X, 1926, p. 234 ss.; Fr. De Ruyt, Le Thanatos d'Euripide et le Charun étrusque, in L'Antiquité Classique, I, 1932, p. 70 ss.; id., Les traditions orientales dans la démonologie étrusque, ibid ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] leggere nel testo i tragici greci, conosciuti fin'allora soltanto attraverso le traduzioni latine. Rileggendo in greco l'Alcesti di Euripide, gli si riaccese così forte l'amore di quell'argomento, che, ripreso l'abbozzo in prosa d'una sua Alceste ...
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Artefice mitico, che rappresenta nella civiltà greca gl'inizî della tecnica e dell'arte tra gli uomini, e si può dire un doppione mortale di Efesto. Il nome, che già Pausania (IX, 3, 2) ritiene allegorico, [...] . Già nel sec. V si parlava di D. volatore e la favola fu messa in teatro da Sofocle (I camici, Dedalo), da Euripide (I Cretesi), e da Aristofane (Dedalo, Cocalo). L'artefice alato sarebbe giunto in Sicilia, dove avrebbe servito il re Cocalo, poi ...
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1. Eroe mitico greco. Figlio di Pelia, re di Iolco, partecipò alla caccia del cignale calidonio; e lo troviamo poi nella spedizione degli Argonauti, ai quali si unì, contro il volere del padre, per la [...] stati istituiti il polemarco e i tesmoteti. In origine il giuramento era prestato solo dall'arconte vero e proprio.
Fonti: 1. Euripide, Alcest., 722; Pausania, I, 18; Apollodoro, I, 9, 10, III, 13, 8; Diodoro, IV, 53, 7; Igino, Fab. 24, 2; Eusebio ...
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SERIFO (ἡ Σίριϕος, Seriphus)
Doro Levi
Isoletta del gruppo occidentale delle Cicladi, tra Thermiá e Sifno, dalla quale ultima dista 14 km.; di forma tondeggiante, con una lunghezza massima di circa 10 [...] e tutti i suoi sudditi convocati nell'agorà; soggetto trattato nella commedia Σερίϕιοι di Cratino e nella tragedia Ditti di Euripide.
Bibl.: T. Euangelides, ‛Η νῆσος Σ. καὶ αἱ περὶ σὐτην νησίδης, Sira 1909; Bürchner, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] l'interno delle case dove era, ad esempio, avvenuto un assassinio (cfr. ad esempio l'Ippolito di Euripide). Altro meccanismo, usato particolarmente da Euripide- e, per la prima volta, proprio nella stessa tragedia- era quello del deus ex machina del ...
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Vedi BIBLIOTECA dell'anno: 1959 - 1994
BIBLIOTECA (v. vol. II, p. 93)
V. M. Strocka
Il senso dell'espressione βιβλίων θήκη (per Isid., Orig., VI, 3,1 librorum repositio) rimanda alla cassa di legno (θήκη), [...] di Omero). Nel V sec., con lo sviluppo della coscienza individuale e un benessere crescente, comparvero le prime b. private: Euripide dev'esser stato un divoratore di volumi (Alc., 962) e Socrate aveva già ragione a ironizzare sui meri collezionisti ...
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FORTEGUERRI, Niccolò
Matteo Sanfilippo
Nacque a Pistoia il 6 nov. 1674 da Iacopo e Marta Fabroni. La famiglia paterna era di antica nobiltà toscana e aveva dato numerose personalità illustri alla Chiesa [...] di Platone e dalla scoperta di Lucrezio. In quegli anni lesse i classici e tentò alcune traduzioni da Plauto, Euripide, Orazio, Terenzio e Seneca, oggi conservate nell'archivio Forteguerri. Inoltre non disdegnò la letteratura italiana e studiò con ...
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MICHELOZZI, Bernardo
Paolo Pellegrini
– Figlio dello scultore e architetto Michelozzo di Bartolomeo e di Francesca Galigari, nacque prima del 13 ag. 1455, data in cui il suo nome venne annotato nel [...] 1482 «Quinterni sciolti di Eustathio sopra Homero» (forse l’attuale Plut., LIX, 43 della Biblioteca Medicea Laurenziana), quindi «Euripide e parte di Pindaro e parte di Homero [ …] Apuleio in lettera longobarda e Silio Italico»; nel 1484 «Cleomede ...
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Teatro del Cinquecento, La tragedia - Introduzione
Renzo Cremante
Le ragioni della scelta sono suggerite in primo luogo, come dalla fisionomia della collezione e dalla misura del volume, così dalla [...] lo solleciti, almeno, la fisionomia degli autori (si pensi, per esempio, al volgarizzamento bandelliano dell'Ecuba di Euripide, dall'insolito e curioso profilo metrico, oppure all'inedita tragedia di Daniele Barbaro, notevole anche per l'assunto ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...