(gr. ῾Ερμιόνη) Nella mitologia greca, bellissima figlia di Menelao e di Elena. Sposò Neottolemo, figlio di Achille, ma senza aver figli. Mentre Neottolemo, che da Andromaca aveva avuto Molosso, era a Delfi [...] di E., questa tramò contro Andromaca e Molosso, che furono salvati da Peleo. Neottolemo fu ucciso in Delfi da Oreste, che E. infine sposò dandogli il figlio Tisameno.
Del mito di E. si parla nell’Andromaca di Euripide e nelle Eroidi di Ovidio. ...
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Figlia di Minosse e di Pasifae, moglie di Teseo. È famosa per l'amore violento concepito verso il figliastro Ippolito, che non volle assolutamente corrisponderle. Poco o nulla si sa di questo episodio, [...] (X, 29, 2) avverte che Polignoto, nella sua rappresentazione dell'Ade nella Lesche di Delfi, aveva insieme congiunto Arianna e Fedra. Euripide portò sulla scena due Ippoliti, il velato e il coronato. Ci è pervenuto il secondo; la scena è in Trezene ...
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MEGARA (Μέγαρα)
S. de Marinis
1°. - Figlia di Creonte, re di Tebe, è nota nell'epos tebano come la prima moglie di Eracle, al quale il padre stesso la dette in sposa come ricompensa per aver liberato [...] , regna un notevole disaccordo fra gli studiosi. Sembra però senz'altro da escludere la possibilità di vedervi un riflesso della tragedia di Euripide, dove la versione stessa del mito è diversa. In essa Eracle compie con l'arco e con le frecce la sua ...
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KANAKE (Κανάκη, Canăce)
E. Paribeni
Eroina figlia di Eolo (v.), personaggio che a sua volta ora è da identificare con il re dei venti, ora con un meno noto dinasta tessalo. La storia di K., vittima di [...] dal padre o costretta a suicidarsi con una spada da questi inviata, risale per noi a una tragedia perduta di Euripide, Eolo. E il tema di una decisa passionalità romantica, che tanto bene rientra nelle predilezioni del grande tragico, potrebbe essere ...
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MANZI, Guglielmo
Egidio Bellorini
Erudito, nato a Civitavecchia il 25 agosto 1784, morto a Roma il 21 febbraio 1821. Viaggiò molto in Italia e fuori, fu viceconsole spagnolo a Civitavecchia e bibliotecario [...] dei primi secoli, come il volgarizzamento trecentistico di varî opuscoli di Cicerone (Roma 1814), quello dell'Ecuba di Euripide fatto da Matteo Bandello (Roma 1813), il trattato Del reggimento e costume di donna di Francesco da Barberino (Roma ...
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MENANDRO (Μένανδρος, Menander)
Goffredo Coppola
Commediografo greco, il più grande rappresentante della cosiddetta commedia nuova. Nacque in Atene il 343-342 a. C. da genitori aristocratici; suo padre [...] che è risultato di osservazione diretta e non è affatto aiutata da reminiscenze letterarie. M. è molto vicino a Euripide, ma tuttavia è più moderno di Euripide, e le creature sue sono normali e comuni. Così nell'Heros dove c'è il dramma d'uno schiavo ...
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ZAGREO (Ζαγρεύς)
È la figura divina il cui mito venne assunto a base di tutta la dottrina soteriologica ed escatologica dell'orfismo.
Divinità originariamente agraria e ctonia, come proverebbero il nome [...] con Ade, Z. è di origine cretese, e aveva un culto mistico in Creta, ricordato in un noto frammento (coro) de I Cretesi di Euripide (fr. 472 Nauck, 2a ed.). Invece nell'orfismo Z. è il nome del secondo Dioniso (v.), figlio di Zeus e di Persefone, al ...
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Poeta latino (Brindisi 220 a. C. - Taranto 130 circa a. C.), uno dei principali tragediografi. Nella produzione di P. già nel colorito drammatico dell'azione e nella stimolante sentenziosità che la punteggia [...] sei tragedie d'argomento greco (Medus, Atalanta, Iliona, Periboea, Dulorestes, Pentheus), tutte variamente derivate da famosi drammi di Euripide. Dubbia l'attribuzione a P. di un Protesilaus e di qualche altra tragedia, di cui è trasmesso il titolo ...
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ONEIROS (῎Ονειρος)
A. Bisi
Personificazione della divinità del sonno, la quale è menzionata per la prima volta in Omero e poi nella Teogonia esiodea.
Nell'Iliade (ii, 6) O. vien detto messaggero di Zeus, [...] accentuare le particolarità fisiche che è tipica nelle personificazioni omeriche). Nella tradizione letteraria successiva, da Alcmane a Virgilio, da Euripide ad Apollonio Rodio e a Nonno, O. vien detto figlio della Notte e di Erebo, o della Terra. Ma ...
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Letteratura erudita antica sui miti, sorta nel periodo ellenistico, con fini filologici, per esporre sistematicamente, secondo un ordine cronologico, il ricco patrimonio mitico presente nella tradizione [...] i miti elaborati dai poeti tragici; altrettanto fecero Dicearco per i miti contenuti nelle opere di Sofocle e di Euripide, e Glauco per quelli portati in scena da Eschilo. Ben presto però questi studi assunsero forma enciclopedica, cercando di ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...