(gr. Πυλάδης) Mitico figlio di Strofio, re della Focide, e di Anassibia, sorella di Agamennone; cugino e inseparabile amico di Oreste. Accompagnò l’amico nell’impresa vendicatrice contro la madre Clitennestra [...] ed Egisto; sposò poi Elettra, sorella di Oreste, e ne ebbe due figli, Medonte e Strofio. Secondo Euripide (nell’Ifigenia in Tauride) fu compagno di Oreste anche nel viaggio purificatorio in Tauride, ove voleva sacrificarsi in luogo dell’amico in una ...
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(gr. Μακαρία) Mitica figlia di Eracle e di Deianira. Spense il rogo del padre sul Monte Eta, poi si rifugiò a Trachis, in seguito ad Atene, e si offrì spontaneamente al sacrificio, per assicurare la vittoria [...] di Eracle su Euristeo. Il sacrificio è l’episodio saliente degli Eraclidi di Euripide. ...
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Mitico re di Argo e di Micene, figlio di Pelope e Ippodamia, fratello di Tieste, padre di Agamennone e Menelao (detti perciò Atridi). Venne in lite col fratello Tieste, secondo una leggenda posteriore [...] all'epopea omerica, di cui si hanno accenni nell'Agamennone di Eschilo e nell'Oreste di Euripide e una rappresentazione completa nel Tieste di Seneca. ...
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Filologo classico tedesco (Lubecca 1906 - Monaco 1986), prof. all'univ. di Amburgo dal 1954. Si è occupato di varî aspetti della cultura e della letteratura greca: il pensiero di Cratete di Pergamo; le [...] esperienze di viaggio di Pitea di Marsiglia; momenti del teatro tragico (in particolare Eschilo ed Euripide) e comico (Menandro); Omero. Tra le opere: Sphairopoiia. Untersuchungen zur Kosmologie des Krates von Pergamon (1936), Parateresis. ...
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PRASSITHEA (Πραξιϑέα)
G. Becatti
Eroina attica, che secondo una tradizione sarebbe stata figlia del Cefiso e moglie di Eretteo. Poiché, secondo un oracolo, per assicurare ad Eretteo la vittoria su Eumolpo [...] dovuto sacrificare una figlia, P. facendo prevalere il fervido amor di patria su quello materno avrebbe acconsentito al sacrificio.
Euripide aveva esaltato la figura di P.; nella tragedia Erechtheus, di cui si hanno frammenti, fra i quali il lungo ...
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L'Erinni è una delle più antiche creazioni della religione greca. A una o a più E. alludono tanto Omero quanto i poeti posteriori senza differenza di significato. Il numero di tre non compare se non in [...] Euripide, e i nomi di Aletto, Tisifone e Megera solo con Virgilio e lo pseudo-Apollodoro. L'E. è in origine la personificazione della nuvola tempestosa: perciò appunto è "colei che procede nella scura nebbia" è "la nero-procellosa" e "la veloce", è " ...
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Scrittore romeno (Verria, Macedonia, 1868 - Bucarest 1957). Autore di uno Studiu asupra elementului grec antefanariot în limba română ("Studio sull'elemento greco pre-fanariota nella lingua romena", 1894) [...] e di varî volumi di versi, si è imposto soprattutto come eccellente traduttore dal greco: Iliade (1916), Odissea (1924), tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide. ...
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DIONE (Διώνη)
F. Brommer
Divinità femminile greca, già menzionata da Omero nell'Iliade (v, 370, 381) quale madre di Afrodite, mentre Zeus (v, 3 12) ne viene considerato il padre. Anche Esiodo nella Teogonia [...] cita D. in stretta connessione con Afrodite (v. 17). Nel periodo classico Euripide (Hel., 1098) e Platone (Symp., 18o D) chiamano Afrodite figlia di Dione. Nella medesima interpretazione, essa ricorre ancora nell'ellenismo e cioè nell'opera di ...
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tetralogia Insieme di 4 drammi, cioè 3 tragedie (trilogia) e un dramma satiresco, che nell’antica Grecia, durante il 5° sec. a.C., ogni poeta doveva presentare all’agone. In luogo del dramma satiresco [...] poteva essere presentata una tragedia a lieto fine, come sappiamo fu il caso dell’Alcesti di Euripide.
In età moderna, complesso di quattro opere drammatiche o musicali (anche romanzi e opere pittoriche) che costituiscano un’unità. In particolare, ...
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Letterato (Firenze 1483 - ivi 1530 o 1531), nipote del Magnifico. Cugino del cardinale Giulio de' Medici, cui dedicò il Discorso sulla riforma dello stato di Firenze (1522), fu ambasciatore a Venezia (1527) [...] e membro della Balia (1530). Tradusse in latino la Poetica di Aristotele (post., 1536) e in volgare tragedie di Euripide e Sofocle; compose inoltre la tragedia Didone in Cartagine. ...
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euripideo
euripidèo agg. e s. m. – Di Euripide, grande poeta tragico ateniese (480-406 a. C.), autore di numerose tragedie, di cui sono a noi pervenute 17 insieme a un dramma satiresco e numerosi frammenti; che è proprio dell’opera, dello...
lecizio
lecìzio s. m. [dal gr. ληκύϑιον «boccetta» (dim. di λήκυϑος: v. lekythos), che compare nel v. 1200 delle Rane di Aristofane, dove Eschilo ridicolizza i versi delle tragedie di Euripide, aggiungendo, dopo la cesura dei trimetri giambici...