Narratore svedese (Ösmo, Stoccolma, 1901 - ivi 1990). Autodidatta, girò per l'Europa svolgendo i più diversi mestieri e approdò alla letteratura dopo dure esperienze di lavoro manuale. Dedicò gran parte [...] della sua produzione alla denuncia delle disumane condizioni del bracciantato agricolo svedese e della miseria fisica e morale prodotta dall'inurbamento. Ai primi libri di viaggi, artisticamente modesti, ...
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Scrittore norvegese (Bergen 1902 - Berlino 1943). Dopo lunghi viaggi compiuti in Europa, in Cina, in Russia, fondò nel 1930 il giornale comunista Vejen frem, del quale nel 1937 fu corrispondente dalla [...] Spagna. Durante la seconda guerra mondiale militò nella resistenza norvegese e morì partecipando a un'incursione aerea britannica su Berlino. Esordì con una raccolta di liriche, Rundt Kap det gode Haab ...
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Architetto finlandese (Kuortane 1898 - Helsinki 1976), uno dei più importanti dell'Europa moderna: tra le realizzazioni più riuscite il riassetto urbanistico di Rovaniemi (1945-48) e la chiesa di Riola [...] a Bologna (1966-76). Notevole è stato anche il suo contributo nell'ambito del design di arredamento.
Vita
Attivo in patria e negli USA (ha insegnato nel Massachusetts institute of technology dal 1946 ...
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Drammaturgo inglese (Londra 1932 - Brighton 2016). Figlio di ebrei emigrati dall'Europa orientale, W. è autore di commedie i cui personaggi sono costantemente calati nella realtà sociale e politica, specchio [...] del pensiero di W. che considera lo scrivere una forma diretta di azione sociale.
Vita e opere
Esercitò vari mestieri, tra cui quello di cuoco professionista a Londra e a Parigi (1954-58). La sua prima ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Marco Minghetti
Raffaella Gherardi
Molti illustri contemporanei di Minghetti, in Italia e in Europa, sottolineano l’eccezionalità della sua figura, capace di coniugare strettamente la sfera della politica [...] , non esclude che esso divenga da subito essenziale pietra di paragone per il dibattito in tal senso, in Italia e in Europa (una traduzione in francese del progetto vede la luce a Parigi già nel 1862), in particolare per proposte e dottrine orientate ...
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Drammaturgo ungherese (Nagyvárad 1918 - Budapest 2011). Esordì con drammi d'ispirazione antinazista (Európa elrablása "Ratto d'Europa", 1939; Hősök nélkül "Senza eroi", 1942), che incorsero nella censura. [...] Negli anni della guerra diresse a Ginevra la Nouvelle revue de Hongrie, intorno alla quale si raggrupparono gli intellettuali della Resistenza. Ha insegnato all'Accademia di arte drammatica di Budapest ...
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Botanico (Rysel, Fiandra, 1538 - Highgate, Londra, 1616). Viaggiò in diverse parti d'Europa, raccogliendo piante che poi descrisse e illustrò in varie opere. ...
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Cantante (Bergamo 1790 - Bologna 1873). Acclamato tenore, cantò nei principali centri d'Europa, esordendo in Italia nel 1816, e presentandosi poi a Vienna (1822), a Parigi (1824), a Londra (1829). ...
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Cantante (Bologna 1829 - ivi 1901). Contralto, cantò, acclamata, nei principali teatri d'Europa e specialmente a Parigi (1853-60). Anche la figlia Erminia (Parigi 1855 - Bologna 1941) fu cantante teatrale, [...] con voce di soprano ...
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Contralto (Fermo 1846 - Firenze 1905). Esordì diciottenne a Novara. Fu acclamata in Europa e in America per la voce potente ed estesa (2 ottave e mezzo) e per l'ottima arte scenica. ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...