Termine ebraico («tempesta devastante», dalla Bibbia, per es. Isaia 47, 11) col quale si suole indicare lo sterminio del popolo ebraico durante il Secondo conflitto mondiale; è vocabolo preferito a olocausto [...] via con le conquiste del Terzo Reich, colpendo gli Ebrei dei paesi occupati, vale a dire di quasi tutta Europa. Essi furono in una prima fase ‘ghettizzati’, cioè forzosamente concentrati in appositi quartieri delle città (il principale ghetto europeo ...
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Telefonica
Telefónica Società di telecomunicazioni spagnola, leader in Europa e azionista di Telecom Italia (➔). È un operatore integrato in grado di offrire infrastrutture per la telecomunicazione, [...] 300 milioni di clienti nel mondo, proviene dall’estero. L’organizzazione delle attività verte su due divisioni geografiche (Europa e America Latina) e una globale dedicata alla telefonia digitale. Sono 4 i marchi principali con cui commercializza i ...
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Pittore (La Plata 1892 - Parigi 1971). Vissuto in Europa dal 1913 al 1924, guardò al futurismo e al cubismo, in particolare alla lezione di J. Gris, che assorbì in modi fortemente personali (Bicchiere [...] di rinnovamento delle arti. Direttore del museo di La Plata (1930-47), con l'avvento della dittatura di Perón tornò in Europa e, stabilitosi a Parigi, continuò la sua ricerca con una logica serrata che lo portò nuovamente alla piena astrazione delle ...
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Nome con cui si indicano vari popoli dell’Europa settentrionale, formanti uno dei rami della maggiore famiglia etno-linguistica degli Ugro-Finni (➔). Sono di antico stanziamento in Europa; il loro primitivo [...] habitat doveva occupare buona parte della Russia tra gli Urali e i bacini della Dvina e del Volga. Le migrazioni cui parteciparono con gli Slavi antichi portarono i F., nei primi secoli dell’era cristiana, ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI GERMANIA
BBernhard Diestelkamp
In Europa nel Medioevo dominavano due scenari giuridici: quello del diritto scritto e quello delle consuetudini giuridiche non scritte. La [...] des 12. Jahrhunderts, "Viator", 32, 1990, pp. 103 ss.; P. Moraw, Der Lebensweg des Studenten, in Geschichte der Universität in Europa, a cura di W. Rüegg, I, Mittelalter, München 1993, pp. 238 ss.: E. Kantorowicz, Die zwei Körper des Königs - The ...
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Il crollo del sistema sovietico nell’Europa centroorientale fra il 1989 e il 1991 ebbe effetti contraddittori. Il primo, accolto con grande soddisfazione dall’opinione pubblica occidentale, fu quello [...] divorzio, in questo caso dolce e incruento, avvenne il 1°gennaio 1993. A partire da quel giorno apparvero sulla carta d’Europa due nuovi Stati molto più ‘nazionali’ di quanto non fosse stata nei decenni precedenti la loro casa comune, la Repubblica ...
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Rifugiati
Fiorella Rathaus
(App. II, ii, p. 711)
Nell'uso comune del termine, si tende ad appiattire le differenze tra coloro che sono stati costretti a lasciare del tutto il proprio paese e coloro [...] r., mentre dei 20.347 Liberiani che hanno inoltrato domanda di asilo fra il 1991 e il 1995 in 15 paesi dell'Europa occidentale solo 214 hanno ottenuto tale status.
Tra il 1985 e il 1995 sono stati registrati nei paesi industrializzati oltre 5 milioni ...
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Magistrati che nell’alto Medioevo, in tutta l’Europa occidentale, esplicavano molteplici funzioni (amministrative o giurisdizionali, in genere in ambito cittadino), variabili a seconda delle aree geografiche [...] e spesso non bene definibili ...
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europeismo s. m. [der. di europeo]. – 1. Movimento politico e di idee che, sulla base delle fondamentali affinità culturali e storiche che legano tra loro i popoli d’Europa, tende a promuovere un progressivo avvicinamento tra i varî stati nazionali...