LATONA (Λητω, Λατώ, etrusco Letun)
H. Sichtermann
L., figlia del titano Koios e della titana Phoibe, è nota nella mitologia greca specie come madre di Apollo e di Artemide.
In origine era certamente [...] Gr., ii, fr. 318) una statua in bronzo di L. con i figli in braccio si trovava a Delfi e per Euphranor (v.) ci viene tramandata notizia di una Latona puerpera Apollinem et Dianam infantis sustinens, trasportata poi nel tempio della Concordia in Roma ...
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PLUTARCO (Πλούταρχος, Plutarchus)
P. E. Arias
Scrittore e moralista dell'età flavio-traianea, nato a Cheronea circa il 46 d. C. - morto nel 120 d. C., autore delle celebri Vite Parallele (Βίοι παραλλήλοι), [...] 7) su Androkydes autore di un quadro rappresentante una battaglia (De glor. Athen., 2), sulla battaglia di Mantinea rappresentata da Euphranor. Un'altra importante serie di notizie ci è offerta, in tre opere, sul ritratto di Alessandro (Alex., 4; De ...
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AGATHODAIMON (᾿Αγαϑοδαίμων e 'Αγαϑὸς δαίμων)
G. Bermond Montanari
Termine generico per designare una divinità salutare (es. Zeus, Asklepios ecc.); era una denominazione che poteva spettare ad ogni δαίμων [...] ; di fronte a lui sono un dedicante e tre donne. In rilievi votivi da Epidauro e, secondo le fonti, nella statua di Euphranor (Plin., Nat. hist., xxxiv, 77), A. è raffigurato con la patera o il corno dell'abbondanza nella sinistra e spighe e papavero ...
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FICORONI, Francesco de'
L. Guerrini
Collezionista e studioso di antichità. Nato a Lugnano Valmontone (cittadina del Lazio) nel 1664, dedicò molta parte della sua vita allo studio delle antichità etrusche [...] autore della cista F. si deve dunque porre nella seconda metà dei IV sec., forse molto vicino alla produzione di Euphranor; tale opera però non doveva essere una creazione del tutto nuova, ma si richiamava compositivamente a un'opera pittorica famosa ...
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DEMOS (Δῆμος)
S. Meschini
Personificazione del Popolo che appare rappresentata in monumenti figurati soprattutto come D. di Atene, che ebbe appunto in quella città culto come una divinità.
Si ignora [...] si è pensato, oltre che alla immagine di una personificazione, anche alla descrizione di un gruppo di persone diversamente atteggiate. Euphranor nel IV sec. nel portico di Zeus Eleuthèrios (Paus., i, 3, 4) dipinse il D. insieme a Teseo e la ...
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ORANTE
C. Bertelli
Il termine designa una figura, maschile o femminile, solitamente in veduta frontale, con le braccia alzate all'altezza all'incirca delle spalle, in un gesto che si deve interpretare [...] scultura del British Museum che si riferisce stilisticamente alla stessa cerchia del Mausoleo - e la notizia, di Plinio, che Euphranor, Boedas e Sthennis avevano rappresentato figure di uomini e di donne adorantes (Nat. hist., xxxiv, 73; 78; 90) ci ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] B e Thes., 4). Era prima ad Atene, forse nella stoà di Zeus Eleuthèrios, di fronte al Teseo di Silanion e al Teseo di Euphranor, il quale riconobbe la superiorità di quello di P.; da Silla il dipinto venne portato a Roma nell'86 a. C. e collocato in ...
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ERCOLI FARNESE
P. Moreno
La trattazione sul colosso di Eracle in riposo firmato da Glykon (già nella Collezione Farnese), apparsa sotto il nome del copista (v. vol. III, p. 965, s.v. Glykon), va rivista [...] nel mondo attico di simili figure in riposo, sia nella ceramica che nelle stele, porta all'attribuzione dell'opera a Euphranor (v.) il cui Eracle era attestato a Roma da un'erma iscritta (E. Loewy, Inschriften griechischer Bildhauer, Lipsia 1885, p ...
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ALESSANDRO III di Macedonia, Magno (᾿Αλέξανδρος ὁ μέγας, Alexānder Magnus)
G. A. Mansuelli
C. Bertelli
Nacque nel 356 a. C. da Filippo IIdi Macedonia e da Olimpiade, figlia di Neottolemo, re d'Epiro; [...] , era la statua di Filippo a Cheronea (Paus., i, 9, 4) (v. filippo). Difficile stabilire la data relativa per i gruppi di Euphranor, con A. e il padre in quadriga (Plin., Nat. hist., xxxiv, 7) e l'altra coppia di ritratti di Chaireas (Plin., Nat ...
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SPLENDOR
P. Moreno
È la più recente "invenzione" di cui si abbia notizia da Plinio, nel breve disegno storico della pittura greca, dopo quella del chiaroscuro: adiectus est splendor, alius hic quam [...] (lumen et umbras custodiit atque ut eminerent e tabulis picturae maxime curavit, Plin., Nat. hist., xxxv, 131); ad Euphranor risale forse l'epifania del defunto a guisa di simulacro aureo, con le notazioni luministiche echeggiate dalla ceramica àpula ...
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