Nato presso Lione il 22 gennaio 1775, morto a Marsiglia il 10 giugno 1836, dotto ricercatore in molti e svariatissimi rami del sapere, soprattutto nella fisica e nella matematica, celeberrimo per la scoperta [...] già imparata l'algebra e la geometria, si presentò all'abate Daburon, bibliotecario del collegio di Lione, chiedendo le opere di Eulero e di Bernouilli: in poche settimane imparò dal padre tanto di latino da poterle leggere, e dal Daburon ebbe il ...
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PLANA, Giovanni Antonio Amedeo
Emilio BIANCHI
Matematico e astronomo, nato a Voghera l'8 febbraio 1781, morto a Torino il 20 gennaio 1864. Allievo della Scuola politecnica di Torino, fu dapprima professore [...] Carlini. Associatisi nella difficile impresa, P. e Carlini iniziarono il lavoro nel 1813, prendendo le mosse dai lavori di Eulero e del Laplace sullo stesso argomento. Già erano giunti a buon punto, allorché l'Accademia delle scienze di Parigi bandì ...
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EINAUDI, Renato
Francesco Lerda
Nacque a Torino il 4 luglio 1909 da Costanzo, medico, fratello di Luigi Einaudi. La madre, Bianca Colla, era insegnante di storia e filosofia nelle scuole secondarie [...] e lettere, scienze matem., fis…., XVII [1933], pp. 853-79), con le quali, in particolare, l'E. aveva ridotto le equazioni variazionali di Eulero alle equazioni canoniche di Hamilton (Sopra le relazioni che intercedono tra le equazioni variazionali di ...
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Runge-Kutta, metodo di
Runge-Kutta, metodo di locuzione che indica una famiglia di metodi numerici per la risoluzione di equazioni differenziali i quali, per la stima dell’integrale soluzione dell’equazione, [...] ordine la funzione incremento si scrive Φ = ƒ(xi, yi) e il metodo si riduce in pratica al metodo di → Eulero. All’aumentare dell’ordine del metodo, aumenta la precisione dell’approssimazione, ma anche la complessità del calcolo. Il metodo più usato ...
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sviluppo asintotico
sviluppo asintotico (di una funzione) serie di funzioni che, pur non convergendo in alcun punto, fornisce informazioni atte allo studio asintotico della funzione sviluppata. Precisamente, [...] concernenti le funzioni di → Bessel, le funzioni ipergeometriche e i polinomi ortogonali. Anche la formula di sommazione di → Eulero-Maclaurin fornisce lo spunto per svariati sviluppi asintotici (si veda la tavola degli sviluppi asintotici). ...
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Lo scopo principale dell'a. c. consiste nello studio di raggruppamenti di elementi in insiemi. Di norma, si ha soltanto un numero finito di elementi e i raggruppamenti debbono soddisfare condizioni particolari [...] chiamata un "quadrato greco-latino".
L'esistenza di quadrati greco-latini di ordine n S-110??? 2 (mod 4) si stabilisce facilmente. Eulero congetturò nel 1782 che non esistono quadrati greco-latini di ordine n ⊄ 2 (mod 4); per n = 6 ciò equivale alla ...
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Matematico, nato a Sinigaglia il 6 dicembre 1682, morto ivi il 26 settembre 1766. Compì i primi studî nel collegio Clementino a Roma e fu console del re di Spagna e Sicilia nella sua città. Per diletto [...] n parti uguali, purché n sia della forma 2.2m, 3.2m, 5.2m. Furono questi risultati che gli meritarono le lodi di Eulero.
Varî lavori del F. interessano l'algebra e in particolare nuovi metodi per la risoluzione delle equazioni dei primi quattro gradi ...
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matrice wronskiana
matrice wronskiana per un sistema omogeneo y′ = A(x)y di n equazioni differenziali ordinarie lineari nell’incognito vettore y(x), è una matrice W(x) le cui colonne sono costituite [...] completo y′ = A(x)y + b(x). Ponendo infatti y(x) = W(x)q(x) e sostituendo, si ricava
Il metodo, dovuto a Eulero, viene detto metodo di variazione delle costanti in quanto l’espressione W(x)q(x) appare ottenuta da quella dell’integrale generale W(x ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata [...] di n lati è intimamente legata alla risoluzione (nel campo c.) dell’equazione xn=1 (➔ poligono). Una terza rappresentazione dei numeri c., è la rappresentazione esponenziale, che si ottiene da quella trigonometrica applicando la formula di Eulero: ...
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Matematico (Beaune 1746 - Parigi 1818). Studiò nella scuola militare di Mézières, dove fu poi (1768-80) prof. di matematica. In questo periodo elaborò un metodo razionale per la rappresentazione grafica [...] da un'elevata sintesi di tecnica e scienza; egli è anche ricordato come uno dei fondatori della teoria delle equazioni alle derivate parziali e della geometria differenziale (rigate sviluppabili, ecc.), insieme con L. Eulero e C. F. Gauss. ...
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euleriano
agg. – Relativo al matematico svizzero L. Euler 〈òülër〉 (1707-1783), cognome di solito italianizzato in Eulèro: triangolo sferico e. (o ordinario), ogni triangolo sferico i cui lati sono tutti minori di una semicirconferenza massima;...
indicatore
indicatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo indicator -oris]. – 1. Chi indica; più spesso, dispositivo, apparecchio, scritta o altro elemento che indica o segnala qualche cosa: indicatori di direzione, negli autoveicoli, i lampeggiatori...