FANTACCHIOTTI, Odoardo
Lia Bernini
Nacque a Roma il 20 maggio 1811 da Niccolò Carolina Venturi. L'anno di nascita, che nei repertori risulta erroneamente il 1809, si deduce dall'atto di morte (Firenze, [...] concetti elevati attraverso la bellezza e la grazia: Eva tentata dal serpente (marmo, 1864, commissione diEugeniodi Savoia principe diCarignano; Torino, Galleria civica d'arte moderna), Musidora, soggetto tratto dal poema arcadico inglese Le ...
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LANFREDINI, Alessandro
Rossella Canuti
Nacque a Firenze il 1° nov. 1823 da Tommaso, "magnano" (artigiano in minuti lavori in ferro) e Teresa Muschiora Silli. Nel 1838 venne ammesso all'Accademia di [...] e, nei due anni successivi, Mondo perduto (quest'ultimo, esposto anche a Torino e acquistato da Eugeniodi Savoia principe diCarignano è conservato in collezione privata: Renzoni, 1997, p. 143), e la Lettura del Decamerone (esposto anche a Genova ...
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CAVALLERI, Ferdinando
Antonio Pandolfelli
Figlio del regio architetto torinese Bartolomeo e di Rosa Cremonesi, romana, è da ritenersi sia nato a Roma il 16 marzo 1794 (Arch. storico dell'Accad. di S. [...] Camuccini e del Landi.
Nel 1815 un ritratto del Principe diCarignano, da lui dipinto, gli procurò per sei anni una pensione del conte Amedeo II e della contessa Adelaide, Il principe Eugeniodi Savoia che entra nella tenda del visir dopo la vittoria ...
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PESCI, Girolamo Maria
Rita Randolfi
– Nacque a Roma nel 1679. Non sono noti i nomi dei genitori; una famiglia Pesci, originaria di Città della Pieve, si era stabilita a Filettino, presso Frosinone, [...] Carignano. Nello stesso anno il cardinale Pietro Ottoboni, conosciuto per mezzo di Trevisani, espose all’annuale mostra nel chiostro di a papa Eugenio III, San Bernardo che rimprovera sua sorella e La Vergine Maria e S. Bernardo di Chiaravalle tra le ...
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COMINETTI, Giuseppe
Alessandra Quattordio
Nato a Salasco Vercellese il 28 ott. 1882 da Antonio e da Maria Carignano, ricevette la prima educazione artistica a Torino, ove, negli ultimi anni dell'Ottocento, [...] Moncaldo, n. 35, che lo scultore P. Capurro aveva messo a disposizione di numerosi artisti genovesi (tra gli altri, i pittori Armando Barabino, Paolo de Gaufridy, Eugenio Olivari, Edoardo Zuffo), perché vi installassero i loro studi. Del sodalizio e ...
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