De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] dopoguerra: cattolici, partito, banche
Pio XII e l’Azione cattolica
Il 2 marzo 1939 saliva al soglio pontificio EugenioPacelli. La lunga esperienza diplomatica e politica di Pio XII contribuì a imprimere un nuovo corso alla teologia politica della ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] radicata aderenza a un magistero cattolico intransigente che, sotto il pontificato di Pio XI e ora con quello di EugenioPacelli, rimaneva elemento cardine di una Chiesa intesa come societas perfecta, corpo mistico di Cristo e come tale depositaria ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] ruolo decisivo nei mesi dell’occupazione e al momento della fuga dei tedeschi, proprio per evitare distruzioni nella città. EugenioPacelli, romano di nascita, non si sente più un pontefice confinato tra le mura leonine, ma una vera autorità morale ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] delle Acli, Graziano Zoli per Mani tese e dal padre saveriano Eugenio Melandri per «Missione oggi», si affermava che Cristo è « altri il cardinal Alfredo Ottaviani, Luigi Sturzo, Carlo Pacelli, Giuseppe Pella, Emilio Colombo; direttori erano Salvatore ...
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