VALLA, Lorenzo
Delio CANTIMORI
Lorenzo della Valle, in latino Laurentius Vallensis, detto comunemente il Valla, oriundo piacentino, nacque nel 1407 a Roma, dove morì il 1° agosto 1457. È il maggiore [...] uomo degli stoici) il V. riscontra, con gli epicurei, l'esigenza fondamentale della felicità e del piacere. Tale eudemonismo francamente professato sbocca nel misticismo, in quanto il vero piacere non è raggiungibile su questa terra. Il cristianesimo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] Sessanta del secolo; dall’altro lato, vi è lo sviluppo di una linea d’indagine che collega esplicitamente l’eudemonismo settecentesco con l’economia politica. Questa linea d’indagine è il filo conduttore del notevole volume dei Discorsi del Conte ...
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socratiche, scuole
Il processo e la tragica morte di Socrate nel 399 a.C. segnarono profondamente gli ambienti culturali e politici ateniesi, suscitando un’intensa eco, destinata a mantenersi viva nel [...] cirenaica (➔ cirenaica, scuola), fondata secondo la tradizione da Aristippo di Cirene, nella quale il cardine dell’ideale etico greco (e socratico in partic.) dell’eudemonismo sembra rovesciato nella dottrina che identifica il bene con il piacere. ...
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liberta
libertà
Capacità del soggetto di agire (o di non agire) senza costrizioni o impedimenti esterni, e di autodeterminarsi scegliendo autonomamente i fini e i mezzi atti a conseguirli. La l. può [...] ’altro come ciò che è preferibile. Di qui l’equazione socratica di scienza e virtù, strettamente connessa all’eudemonismo che caratterizza tutta l’etica socratica. Di qui, implicitamente, una concezione della l. come meta raggiungibile attraverso la ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] quanto piuttosto su una definizione della natura essenziale dell’uomo. Fine supremo della condotta umana è la felicità ( eudemonismo), che potrà essere raggiunta adeguando il comportamento alle esigenze proprie della natura umana. Una volta colto il ...
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SCHOPENHAUER, Arthur
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Danzica il 22 febbraio 1788, morto a Francoforte il 21 settembre 1860. Il padre, ricco banchiere, voleva indirizzare il figlio al commercio, [...] Italia. Attirava poi l'attenzione anche la sua personalità, che appariva in singolare contrasto, nel suo bene assicurato eudemonismo celibatario, col pessimismo irrimediabile del suo credo filosofico. Il quale del resto, nonostante il danno che gli ...
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La Germania che abbiamo amata
Domenico Conte
Germanofilia
La Germania che abbiamo amata è il titolo di un famoso scritto crociano pubblicato originariamente nella rivista bernese «Die Nation» nell’agosto [...] insegnerebbero infatti a guardare alla storia con occhi nuovi e come ripuliti, rifiutando utopismo, umanitarismo ed eudemonismo, aborrendo giustamente l’egalitarismo e il democratismo, e stringendo viceversa stretti legami con una considerazione ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] l'influsso di Socrate e continuavano in forma di scuola: i cirenaici (da Aristippo di Cirene), che guardarono all'eudemonismo socratico; i megarici (da Euclide di Megara), che sottilizzarono nelle ricerche logiche fino a dar alimento agli scettici; i ...
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Politica e ‘alta politica’: Croce e la Germania
Andrea Orsucci
Intellettuali in trincea
Risulta ben presto evidente, tra il 1914 e il 1918, come il conflitto mondiale costituisca «un fenomeno nuovo [...] della figura di Zarathustra, simbolo dell’intransigente rifiuto dell’utilitarismo inglese: il superuomo, che respinge il «volgare eudemonismo», diventa il fatale punto nevralgico in cui convergono le dottrine morali di Immanuel Kant e di Arthur ...
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AMADUZZI, Giovanni Cristofano
Angelo Fabi
Nato a Savignano di Romagna il 18 ag. 1740, appartiene a quella generazione di eruditi romagnoli che fiorì tra la seconda metà del sec. XVIII e la prima del [...] in difesa dei suoi ideali, che costituivano un quid intermedio fra Arcadia e Illuminismo, mirando a conciliare sensismo, eudemonismo e tollerantismo illuministico con l'ortodossia cattolica.
Così cercava di provare, nel citato discorso arcadico su La ...
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eudemonismo
s. m. [dal gr. εὐδαιμονισμός; v. eudemonia]. – La dottrina che considera naturale per l’uomo la felicità e assegna alla vita umana il compito di raggiungerla (va distinta dall’edonismo, che pone tale compito nel conseguimento del...
eudemonia
eudemonìa s. f. [dal gr. εὐδαιμονία, der. di εὐδαίμων «felice», comp. di εὖ «bene1» e δαίμων «demone; sorte»]. – Nel linguaggio filosofico, la felicità intesa come scopo fondamentale della vita (secondo la dottrina dell’eudemonismo).